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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

"L'arte di amare" di Erich Fromm

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Erich Fromm  (1900-1980) Nel saggio "L'arte di amare" Erich Fromm si chiese: "E' l'amore un'arte? Allora richiede sforzo e saggezza. Oppure l'amore è una piacevole sensazione, qualcosa in cui imbattersi è questione di fortuna?" Lo stesso autore afferma che se l'amore è una capacità del carattere maturo e produttivo, ne segue che la capacità d'amare in una vita individuale, in qualunque civiltà, dipende dall'influenza che questa civiltà ha sulla formazione e sulla coscienza della persona. Nella civiltà occidentale egli considera che non ci sia affatto uno spirito propizio allo sviluppo dell'amore, a causa dello sviluppo della società capitalistica edel suo sistema economico che ha prodotto, come risultato finale, il distacco dell'uomo contemporaneo da se stesso, dai suoi simili, con la conseguenza che l'amore diviene un "oggetto" di scambio, anziché un'attività o (meglio) una potenzialità e capacit

I nostri fratelli ebrei

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Ebrei e cristiani in un convegno dell'Amicizia ebraico cristiana di Napoli Dopo quanto sta avvenendo in alcune nostre città contro le persone di religione ebraica, sentiamo più che mai la necessità di un dialogo fraterno e vitale con gli amici di cultura ebraica che la vita ci mette accanto. Fra i tanti manifesti e comunicati che abbiamo letto segnaliamo questo dell’Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli, il cui contenuto ha un valore universale: L’Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli esprime , costernata, la più ferma condanna di ogni progetto violento, discriminatorio e razzista. Chiede con forza ai napoletani, alle istituzioni civili e religiose di vigilare per prevenire ogni azione razzista e violenta. Invita   i media a sottolineare le tante e valide iniziative cittadine a favore del dialogo e del rispetto di ogni diversità. Auspica una risposta positiva e chiara dal mondo giovanile già impegnato in azioni di accoglienza , dia

"Sogno una Chiesa di frontiera"

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Mons. Raffaele Nogaro ad un corteo Mariapia Bonanate ha incontrato il Vescovo emerito di Caserta Raffaele Nogaro, un pastore battagliero sempre dalla parte degli ultimi, di “chi non ha voce”e sulla strada accanto agli immigrati. Riportiamo alcuni passi significativi della lettera   del Vescovo e che ha spinto la scrittrice ad incontrarlo: “L’amore è il vero alfabeto della vita. Ti porta ad accogliere ogni situazione come grazia e aiuta Dio a vincere le dinamiche negative che affliggono gli uomini.” Ai laici dice: “Voi siete i discepoli scelti da Dio per aiutare la Chiesa a rimanere   lontana dal potere e vicina agli ultimi. La morale, l’onestà, la giustizia, la legalità son o cometa fede. Bisogna difendere l’uomo con la stessa sacralità di quando ci s’inginocchia per pregare. Quando fai del male all’uomo, offendi te stesso nella parte più profonda del tuo credo. Non esistono paletti e regole da rispettare per amarlo e non sono quattro mura che possono diventare escl

"Una società senza poveri" di Chiara Lubich

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Chiara Lubich parla ai giovani Riportiamo un brano di un incisivo discorso che Chiara Lubich fece nel 1991 ai gen (i giovani del Movimento dei Focolari) parlando della difficile situazione  dell'economia nel mondo: creare aziende, coperative  di lavoro per realizzare il progetto di "un'economia di comunione". Un impegno che diventa più che mai attuale e necessario oggi.   C’è una “formula magica” per realizzare questo progetto: mettere i beni in comune e non ci sarà nessun bisognoso. Cominciamo noi che conosciamo il Comandamento nuovo e così potremo offrire al mondo un modello di società senza poveri; vivremo anche noi, nel ventesimo secolo la realtà dei primi cristiani…Le aziende, le piccole industrie che sorgeranno nelle nostre cittadelle dovranno mettere in comune il loro guadagno.    Esso sarà ripartito in tre parti: la prima per far sviluppare l’azienda stessa, la seconda per i poveri della zona, la terza per la cittadella che fa capire a tutti l’im

Ritornano le elezioni!

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Ritornano le elezioni, purtroppo senza poter scegliere chi mandare alla Comera e al al Senato. Un grande passo indietro della democrazia italiana che favorisce la desgerazione dei partiti in caste di potere. Lo denunciava già nell'800 il poeta e politrico Alphonse de Lamartine, richiamando il "senso intimo" della Rivoluzione francese del 1879: “ Sì, il senso intimo della rivoluzione del 1 78 9 fu di sottrarre le elezioni ai privilegi, alle corporazioni, alle caste...Ebbene, se nella nostra legge elettorale dimenticate questo grande significato della Rivoluzione, se voi l'omettete fino a un determinato grado di ingiustizia, voi procedete contro la stessa corrente di idee che vi ha portato al potere, e certe classi, certi diritti, certe forze del progresso vengono a essere pregiudicate.”  Alphonse de Lamartine 

La musica è condivisione

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Luca Belcastro Il compositore comasco Luca Belcastro, che dal 2007 porta le proprie competenze in America Latina, per aiutare mondi lontani dalla globalizzazione a non perdere i propri valori, dopo l'ultimo viaggio in America Latina, così confida al giornalista Andrea Pedrinelli: “Ero abituato, senza rendermene conto a un ambiente competitivo. Che nel nostro sistema educativo è puro modello da seguire, e però produce solitudine, invidia, blocca la condivisione di far musica e il piecere che ne dovrebbe derivare. In Sudamerica i bambini, anche nelle difficoltà, avvicinano la musica suonando con genitori e nonni: per loro la musica non è mai individualismo. Inoltre lì vivono l'arte con un entusiasmo e con una grande spiritualità...Oggi sento di andare più a fondo nel cercare in me stesso. E poi sono allegro. Non lo ero, negli schemi competitivi della musica occidentale...Ora so ascoltare di più oltre che creare in maniera più personale...Dal 2007 agiamo in dieci paes

Raul Bova e gli ultimi

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Una scena del film "Ultimo-l'occhio del falco" L'attore Raul Bova è stato il protagonista della seguita serie televisiva Ultimo – L'occhio del falco sulla vita del Capitano dei Carabinieri, Sergio De Caprio, noto per aver arrestato Totò Riina e per tante lotte per la giustizia nelle nostre città. “Mi sento onorato, dice l'attore, di poter ritornare a raccontare questo carabiniere che ha sempre vissuto in prima linea pagando un prezzo altissimo per la sua fame di legalità.” Molto sensibile ai temi della legalità e all'importanza di ideali forti che aiutino gli uomini a costruire una società più giusta e sana, Raul Bova ama sempre ricordare la frase di Giovanni Falcone:” Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di qualcun altro”. Oltre a portare avanti con impegno il suo lavoro di attore, egli lavora anche nel campo del volontariato sociale ed ha dato vita alla” Fondazione Capitano Ultimo”, proprio insieme a De Caprio. real

Occorre una nuova stagione politica

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In politica dobbiamo saper immaginare una nuova stagione esplicitamente cooperativa, se vogliamo veramente arrestare quel declino già da tempo iniziato, che è molto più profondo del debito e del Pil. Una strada, una volta chiusa questa fase elettorale e assegnato a ciascuno il ruolo e il peso stabiliti dal voto popolare, è dare vita ad un processo condiviso e cooperativo, analogo a quello che ha ispirato la Costituzione repubblicana, frutto di una ritrovata concordia che riuscì a trasformare le macerie della guerra in un nuovo Patto civile..Un primo passo però richiede fin d'ora la capacità di coltivare le ragioni della concordia e del consenso, un cercare insieme. Occorre avere il coraggio di mettere in primo piano l'immaginazione e la proiezione verso il futuro da costruire, anziché esaurire le energie nell'affanno di garantire il controllo del presente. Luigino Bruni da Luigino Bruni, Politica, non mercato di voti, Avvenire 6 gennaio 2913

“La conoscenza” per Francois Truffaut

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una scena del film Il ragazzo selvaggio La conoscenza è come il fisico di un atleta che deve affrontare una maratona. Richiede allenamento costante, impegno e dedizione. E serve a tutti noi ogni giorno, in quella difficile competizione che è la vita. Nessuno è obbligato a vincere, ma tutti siamo chiamati a fare del nostro meglio. In questo senso, alcuni aspetti fondanti dell'educazione di “chi ignora” legati all'età della formazione ci sono offerti dal...film di Francois Truffaut Il ragazzo selvaggio (L'enfant sauvage) del 1970, ispirato a una storia vera. Nel 1798, nei boschi dell'Aveyron, in Francia, alcuni cacciatori trovano un ragazzo di circa undici anni che non parla e si comporta come un animale selvatico. Il medico, filosofo e pedagogista, Jean Itard, lo prende con sé. Per sei anni tenta faticosamente di insegnare a “Victor” il linguaggio umano, e di educarlo al mondo della ragione. Alla fine deve arrendersi. Tuttavia il ragazzo compie enormi progr

Il Metodo Montessori

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Maria Montessori (1870-1952) La scuola italiana della prima infanzia e dell'obbligo soffre per i tagli che infieriscono su docenti, strutture, mezzi, provocando un danno incalcolabile alla società. Lo affermava già, più di mezzo secolo fa, Maria Montessori, una donna che ha lottato per ridare centralità alla scuola all'interno della società, una scuola a misura di bambino e in particolare dei bambini fra i tre e i dodici anni che “sono il vero oro di una comunità, il suo futuro, il suo senso”. In Germania oggi 1140 scuole si rifanno al suo metodo, in Gran Bretagna 800, in Olanda 220, in Italia solo 136, nonostante una Circolare ministeriale del 2007 dia la possibilità di costituire sezioni e classi “Montessori” nelle scuole statali. Riportiamo alcuni passi di un interessante articolo del giornalista Carlo Vulpio. Maria Montessori, la prima donna italiana a laurearsi in medicina, la donna che aveva fatto parlare di sé per le sue battaglie a favore del voto femminile ne

Dialogo a Praga

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Cattedrale di San Salvatore a Praga Un interessante inchiesta dalla Cechia, condotta dal giornalista Andrea Tarquini, porta in evidenza il crollo della religiosità passato dal 93,9 % nel 1950, all'attuale 14% e la necessita di un dialogo rispettoso e non idelogico fra le persone. Fra le testimonianze egli riporta quanto dice Padre Tomas Halik, docente di sociologia e parroco della Cattedrale del Salvatore a Praga: “Sappiamo di essere una minoranza... e dobbiamo saper vivere in una società post-secolare, accettare fedeli e no e una maggioranza di atei. Da cattolici bisogna capire che essere minoranza è appassionante...Io punto tutto sul dialogo con gli atei, sul vivere iniziative culturali e per i giovani insieme a loro...Il silenzio di Dio va preso come esperienza del reale, non come una sua morte nella società secolarizzata...Devo imparare ad essere una voce fra tante, colta, aperta, informata e legata al presente giovane, in una società dalle tante voci e valori”. Da: A

"La regola del silenzio" di Robert Redford

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Brit Marling in una scena del film Fin quando la violenza e l'ingiustizia bagneranno la terra, le reazioni violente e radicali, non ultima quella del terrorismo, saranno sempre possibili, lacerando le coscienze, minando la società e privando un futuro di pace e serenità. Anche il rinserimento sociale di chi prende le distanze dal passato è reso difficile, imponendosi spesso, per sopravvivere, “la regola del silenzio” e del nascondimento. Su questo tema sempre attuale, Robert Redford ha costruito il suo ultimo avventuroso e drammatico film denso di emozioni e carico di richiami ad un'umanità riappacificata e ad una speranza di ravvedimento cosciente in vista di una fraternità vissuta. Bravissimi gli attori, Robert Redfor nella parte del protagonista, Susan Sarandon e Julie Christie e i giovani Brit Marling e Shia LaBeouf,

Stanley Weber e il mestiere di attore

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Stanley Weber Mi piace pensare al mio mestiere di attore come a quello di un artigiano. Uno che fabbrica una sedia ha bisogno di conoscere le tecniche, gli strumenti, i dettagli. Così io penso che l'attore debba studiare, studiare, studiare. Avere una solida base su cui lavorare. E solo successivamente arrivare alla pienezza di un ruolo mettendoci un po' di talento. Io non credo alla retorica per cui gli attori giocano a fare la star. La star per me è chi sa mettersi professionalmente in gioco. Per questo io mi vedo quasi come un “utensile” di lavoro, a disposizione di un regista e di una storia da raccontare...Nella mia vita gli amici sono fondamentali...Dobbiamo smetterla di pensarla in solitaria. Il team, lo spirito di gruppo, ci può salvare. Nella vita privata, all'Eliseo, a Bruxelles... E' molto gratificante essere al centro della scena, ma è molto pericoloso. Io resto vigile, invece. So che non devo perdere la voglia di conoscere gli altri. Altrimenti finisc

"Un lavoro per tutti"

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India: donne che lavorano Tra i diritti e i doveri civili e politici maggiormente minacciati vi è il diritto al lavoro. Ciò è dovuto al fatto che sempre più il lavoro e il giusto riconoscimento dello statuto giuridico dei lavoratori non vengono adeguatamente valorizzati, perché lo sviluppo economico dipenderebbe soprattutto dalla piena libertà dei mercati. Il lavoro viene così considerato una variabile dipendente dai meccanismi economici e finanziari. A tale proposito ribadisco che la dignità dell'uomo, nonché le ragioni economiche, sociali e politiche, esigono che si continui “a perseguire quale priorità l'obiettivo dell'accesso al lavoro e del suo mantenimento per tutti”. In vista della realizzazione di questo ambizioso obiettivo è precondizione una rinnovata considerazione del lavoro, bastata su principi etici e valori spirituali, che ne irrobustisca la concezione come bene fondamentale per la persona, la famiglia, la società. A un tale bene corripondo

Notte di capodanno con Erri De Luca

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Bevo a chi è di turno, in treno, in ospedale, cucina, albergo, radio, fonderia, in mare, su un aereo, in autostrada, a chi scavalca questa notte senza un saluto, bevo alla luna prossima, alla ragazza incinta, a chi fa una promessa, a chi l’ha mantenuta, a chi ha pagato il conto, a chi lo sta pagando, a chi non è invitato in nessun posto, allo straniero che impara l’italiano, a chi studia la musica, a chi sa ballare il tango, a chi si è alzato per cedere il posto, a chi non si può alzare, a chi arrossisce, a chi legge Dickens, a chi piange al cinema, a chi protegge i boschi, a chi spegne un incendio, a chi ha perduto tutto e ricomincia, all’astemio che fa uno sforzo di condivisione, a chi è nessuno per la persona amata, a chi subisce scherzi e per reazione un giorno sarà eroe, a chi scorda l’offesa, a chi sorride in fotografia, a chi va a piedi, a chi sa andare scalzo, a chi restituisce da quello che ha avuto, a chi non capisce le barzellette

Il calore dell'amicizia

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Giusto o sbagliato sarà stato un anno in cui sembra non sia stato possibile sapere e giudicare. Ora bisogna vivere ogni attimo assaporare il calore dell'amicizia che ci rende unici nel darsi e ricevere essere leali sinceri. Noi che viviamo e sbagliamo noi che amiamo e sappiamo come sia difficile accettare ed accettarsi noi che ci diamo ed aspettiamo un sorriso noi tutti diciamo a tutti gli altri e a noi stessi che siamo nel tutto. Buon anno per tutto ciò che verrà giusto o sbagliato che sia perché sappiamo che sbagliando impariamo anche ad amare. Rita Averino