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Visualizzazione dei post con l'etichetta politica

Nelson Mandela: Il mio ideale

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Nelson Mandela Nel corso della mia vita ho combattuto contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l'ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivano insieme in armonia e con pari opportunità  E' un ideale per il quale spero di vivere e che mi auguro di raggiungere. Ma, se sarà necessario, è un ideale  per il quale sono pronto a morire. Nelson Mandela Ultima parte del discorso:  Processo di Rivonia -  da "Umanesimo dialogo e fraternità eredità di Chiara", atti del convegno  Castelgandolfo 1-.3 aprile 2011

Ada Colau: In politica i soldi non risolvono le questioni

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Ada Colau La politica è fatta da persone, non è un algoritmo. Il progresso, che nasce dalla società e si riflette col tempo nelle istituzioni, ha momenti in cui si va avanti, poi indietro, pause, dubbi... Non possiamo dimenticare quello che  abbiamo detto sempre: il cambiamento reale si deve produrre nella società. Se smettiamo di lavorare nei quartieri, nella vita quotidiana, nei luoghi di vita e di lavoro, per molto che tu indovini il messaggio o il candidato, sarà sempre una vittoria effimera. Una persona o uno slogan non cambiano il paese…Bisogna difendere in senso profondo  la sovranità di tutti i popoli… Decentrare il potere; la cittadinanza deve avere l’ultima parola. Quando più si tenta di impedire ai cittadini di esprimersi tanto peggio sarà, sempre… L’eccesso di democrazia, però, è una caricatura diffusa da chi non vuole che le cose cambino. Quando parlo di sovranità della cittadinanza parlo di pratiche che la gente ha già messo in atto, non di  ...

Vedere con occhi nuovi la Politica

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Martina Palomba E' necessario vedere con occhi nuovi la politica e sperimentare che una nuova politica si può fare alla luce della fraternità, principio di vita per una città, perché ci permette di costruire rapporti nuovi tra noi tutti.  R apporti interpersonali che sono la grande ricchezza di un percorso nuovo che abbiamo iniziato e che continua ancora oggi, pur se con alti e bassi e con più o meno entusiasmo. Non è sempre facile relazionarsi in un gruppo così vario, fatto di adulti e giovani di varie età, ma il segreto è sostenerci a vicenda, il confrontarsi senza  pensare ai diversi ruoli che uno rappresenta. L'importante è capire che ognuno è importante... tutti costruiamo la nostra città e si possono ottenere risultati positivi concreti  se alla base dell'impegno civile e politico c'è sempre questa reciproca collaborazione tra amministratori e cittadini. Martina Palomba  Stralci dell'intervento dal titolo "Il Convegno di Massa Martana: un'esperienza d...

IGINO GIORDANI: GLI ONESTI IN POLITICA

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  Igino Giordani (1894-1980) "Ai giornali arriva  l'eco del diffuso sentimento di disistima per i partiti e per la politica. Ne sappiamo qualcosa anche noi, sentendo quello che ci dicono e leggendo quello che ci scrivono. Pare a molti che la politica sia un'attività inferiore ed equivoca, da lasciarsi ai maneggioni: e non capiscono che se dalla politica si allontanano gli onesti , il suo campo è invaso dai disonesti: e la politica tira con sé tutta la nostra vita, da quella fisica a quella morale. E una politica   fatta da disonesti porta ai dissesti finanziari, alla rovina della ricchezza pubblica e privata, al malcostume, alla guerra. Comprendiamo allora che se la politica diventa sporca, va ripulita non disertata perché il suo compito è - dovrebbe essere - quello di assicurare il bene comune dei popoli, la protezione nella giustizia dei cittadini, l'integrazione sociale dei più deboli…" Igino Giordani da Igino Giordani, Quale Stato, Città Nuova 1983

DARIO FO: "La follia di politici divisi "

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Dario Fo (1926-2016) Coltivo la speranza che non prevalga la follia dei politici divisi da un odio atavico fra destra e sinistra. Spero che non mandino tutto all’aria solo per dispetto…Penso che nessuno voglia essere accusato di essere il responsabile della catastrofe in cui rischiamo di cadere davvero. Comunque questo è un momento epocale di grande svolta. Forse nascerà qualcosa di buono…Non ci vogliono leader, ma idee intorno alle quale unirsi. E questo i giovani l’hanno capito molto bene. Hanno capito che sono saltati tutti i luoghi comuni e le vecchie divisioni. L’unica grande divisone oggi è fra i poveri, di cui fanno parte gli studenti, i lavoratori, gli immigrati, insomma: tutti i cittadini senza privilegi, e i ricchi: ovvero la casta. Per questo la gente ormai disprezza la politica. Dario Fo ricece il Premio Nobel 1997 per la letteratura Da Federica lamberti Zanardi, Vista da Dario Fo l’Italia è ancora un “mistero buffo”, il Venerdì di Repubblica 25/11/2011

SPARTACO LUCARINI: Mafia e Politica

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  Spartaco Lucarini (1924-1975) La società non guarisce di mafia solo con la repressione,  che funziona, quando funziona, come la chiusura della stalla quando  i buoi sono scappati.  Nel nostro caso sono "scappati" gli uomini. Sono scappati - si sono  esclusi, emarginati - dalla "società normale" per entrare nella società  mafiosa. Recuperarli vuol dire recuperarli alla loro umanità, formarli a  una libera circolazione nel tessuto sociale senza paura di ricatti  di violenze morali o fisiche. Ma per far questo, occorre che la società "normale" abbandoni   anche essa la strada del clientelismo che vige in tanta parte della  vita politica, amministrativa ed economica del Paese, la smetta con  quella "borbonizzazione" che ha inquinato le relazioni sociali,  diffondendo semi di parassitismo, ora diventati piante prosperose.   Spartaco Lucarini   da Spartaco...

Alcide de Gasperi: Quale differenza tra un politico e uno statista

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Alcide De Gasperi Un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione. Alcide De Gasperi

Riscopriamo il valore "alto" della politica

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Ho semre avuto un forte interesse per i problemi sociali, le ingiustizie, la povertà, lo sfruttamento sul lavoro, il razzismo ecc. Ritengo l'agire politico il terreno privilegiato per intervenire contro queste forme di disagio, pur sapendo che sulla politica si concentrano interessi economici e ambizioni di potere che ne hanno svilito il ruolo "alto" che le compete. Stefano Talamonti da Insieme per l'Albania,  da In dialogo per un mondo più unito Atti del Convegno a castelgandolfo dal 31 maggio al 1 giugno 1997

Francis Fukuyama: La democrazia è in declino?

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Francis Fukuyama Francis Fukuyama, studioso americano di politica, famoso per il saggio Fine della Storia (1992), nel suo ultimo libro Political Order and Political Decay , sostiene che, il destino della Storia politica  resta la democrazia e le prospettive attuali sono incoraggianti, nonostante  in alcuna società come quella americana si osservi un declino di essa, dovuto ad una classe politica molto mediocre. Declino che è dovuto ad alcuni fattori importanti tra i quali sono rilevanti: una disuguaglianza di reddito che aumenta gli interessi privati in modo smisurato e una contrapposizione tra le parti politiche, sempre più  litigiose e violente, che determina l’allontanamento dei cittadini dalla vita politica con una conseguente forte crisi di rappresentanza. Pertanto se oggi vogliamo combattere tale declino dobbiamo cercare di ridurre di molte le disuguaglianze retributive e smetterla di demonizzare l’avversario politico. Infatti l’eccessiva distanza fra il ...

Quando un comune si ritrova senza fondi

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il comune di Vervio in Valtellina Riportiamo l'esperienza  del Comune di Vervio di fronte alla mancanza di fondi pubblici: "Nel luglio 2004, dopo che il governo aveva deciso di ridurre i fondi destinati agli enti locali di un ulteriore 10%, la giunta di Vervio, in Valtellina, ha deciso di dedicarsi essa stessa ai lavori pubblici. Il sindaco e gli assessori si sono improvvisati stradini: hanno preso il camioncino municipale, un gruppo elettrogeno e hanno girato per le vie, ridipingendo le strisce pedonali e gli stop sull’asfalto per rendere più sicura la circolazione stradale. Il sindaco Giuseppe Saligari, intervistato da “la Repubblica”, ha spiegato così la loro decisione: “Anche se siamo un comune di appena 243 abitanti, avremmo bisogno di altri 50.000 euro per le necessità più impellenti. Ma il governo invece di darceli, i soldi ce li leva. Così abbiamo deciso di attivarci da soli”. Francesco Ges...

"I fondamenti della Costituzione sono in pericolo" di Ermanno Olmi

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Ermanno Olmi “La patria di tutti è la patria della democrazia, in particolare per voi giovani: adesso è venuto il vostro tempo. Non fate come noi che ci siamo accontentati di affermare i principi della democrazia e non abbiamo vigilato abbastanza sui nostri comportamenti. Oggi i fondamenti della Costituzione sono in pericolo. E’ sotto gli occhi di tutti il rischio che  si scivoli lungo una china dove i principi di giustizia e di solidarietà potrebbero essere incrinati dagli interessi di pochi. La democrazia è un affermazione di civiltà e insieme un atto d’amore.” Ermanno Olmi Da Ermanno Olmi,  L’apocalisse è un lieto fine, Rizzoli 2013

Il Comune: casa di tutti

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Conselice (Ravenna) Riportiamo un brano significativo dell’esperienza di Nerio Cocchi, già Sindaco di Conselice (Ravenna)   “…Questo senso comunitario ha fatto da trama nella pratica di governo del Comune che amministro e si è maggiormente espressa in questi anni, rivelandosi come una chiave per superare i pregiudizi nei rapporti con l’opposizione, con le tante anime della società civile. Quando si sceglie questo percorso comunitario, la pratica del dialogo diventa concreta ed è più facile ascoltarsi: al suo interno si consolida una nuova tolleranza, che scaturisce in un’azione di governo che non si pone contro qualcosa, contro le opposizioni o contro qualcuno in genere. Il senso sta tutto dentro allo sforzo di non sentirsi solo espressione di una maggioranza. Ed è con questo spirito che ho ricercato, al di là dei vecchi steccati ideologici e nel rispetto delle culture, l’incontro con i giovani cattolici…L’ho fatto partendo dal sentirmi un amministratore non so...

"In quell'aula di Montecitorio funestata di odio"

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Igino Giordani (1894-1980) Nel 1954 in un Parlamento rissoso, con le parti politiche fortemente contrapposte e in un clima di guerra fredda, Igino Giordani, parlamentare della DC e Padre della Costituzione, parlà di pace nazionale ed internazionale. La lettera che pubblichiamo è di Gino Lubich, all'epoca giornalista dell'Unità. « Caro, carissimo Giordani, ho appena letto il riassunto del tuo magnifico discorso nelle pagine de L'Unità. Scusami se prendo questo foglio di carta dozzinale - è il primo che mi capita sottomano - per scriverti subito tutta la mia gioia, la mia commozione, la mia gratitudine.  Sicuro, la mia gratitudine di uomo, di italiano, di amico, per te che - non della mia parte - ti sei alzato coraggio­samente in piedi, in quell'aula di Montecitorio da troppi anni funestata di odio, per dire solo parole di saggezza, di comprensione, di fratellanza, parole d'amore per tutti, per la salvezza del nostro Paese, per la salvezza di tutti i P...

Ritornano le elezioni!

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Ritornano le elezioni, purtroppo senza poter scegliere chi mandare alla Comera e al al Senato. Un grande passo indietro della democrazia italiana che favorisce la desgerazione dei partiti in caste di potere. Lo denunciava già nell'800 il poeta e politrico Alphonse de Lamartine, richiamando il "senso intimo" della Rivoluzione francese del 1879: “ Sì, il senso intimo della rivoluzione del 1 78 9 fu di sottrarre le elezioni ai privilegi, alle corporazioni, alle caste...Ebbene, se nella nostra legge elettorale dimenticate questo grande significato della Rivoluzione, se voi l'omettete fino a un determinato grado di ingiustizia, voi procedete contro la stessa corrente di idee che vi ha portato al potere, e certe classi, certi diritti, certe forze del progresso vengono a essere pregiudicate.”  Alphonse de Lamartine 

Occorre una nuova stagione politica

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In politica dobbiamo saper immaginare una nuova stagione esplicitamente cooperativa, se vogliamo veramente arrestare quel declino già da tempo iniziato, che è molto più profondo del debito e del Pil. Una strada, una volta chiusa questa fase elettorale e assegnato a ciascuno il ruolo e il peso stabiliti dal voto popolare, è dare vita ad un processo condiviso e cooperativo, analogo a quello che ha ispirato la Costituzione repubblicana, frutto di una ritrovata concordia che riuscì a trasformare le macerie della guerra in un nuovo Patto civile..Un primo passo però richiede fin d'ora la capacità di coltivare le ragioni della concordia e del consenso, un cercare insieme. Occorre avere il coraggio di mettere in primo piano l'immaginazione e la proiezione verso il futuro da costruire, anziché esaurire le energie nell'affanno di garantire il controllo del presente. Luigino Bruni da Luigino Bruni, Politica, non mercato di voti, Avvenire 6 gennaio 2913

Si avvicinano le elezioni politiche

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Si avvicinano le elezioni politiche in Italia e ne sentiremo di belle promesse dalla voce di tutti i candidati. Ma sarebbe più opportuno che, questa volta i cittadini tutti scendessero in piazza per fare i loro comizi e dire a tutti i candidati ciò che chiedono al nuovo governo. Intanto la difesa della salute di tutti e la possibilità per chiunque, povero o ricco, di avere una risonanza magnetica entro 24 ore. E per la salute un ritorno massiccio all’agricoltura. Come diceva il contadino Giovanni Parolin, la salute dell’uomo comincia nel momento in cui il seminatore getta il seme nel solco. Poi la difesa dell’ambiente e la lotta all’inquinamento e a chi avvelena la vita della gente; inoltre la Scuola, una scuola per tutti e a misura di ciascuno   che guardi ogni alunno prima di tutto come persona: senza una scuola rinnovata nei metodi e nei programmi è compromesso il futuro di una nazione. Le tasse per tutti ma proporzionate allo stipendio, per esempio non più di un t...

Lavoro e democrazia

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"L'italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro". Si sarebbero potuto scrivere altre parole come libertà , giustizia, uguaglianza o persino fraternità ; invece in quell'incipit del patto fondativo    della nuova società  italiana fu inserita la parola lavoro...Una scelta doppiamente coraggiosa, se si pensa alla retorica del lavoro che aveva caratterizzato il Ventennio. Nella semantica di quel lavoro c'era la vicenda storica dell'Italia contemporanea, dove la democrazia stava avanzando proprio grazie al grande movimento di lavoratori, uomini e (poche) donne, che divennero veramente cittadini quando...divennero lavoratori nelle fabbriche, nelle officine, nelle scuole, negli uffici e nelle cooperative...I padri costituenti, in quella felice e originale formulazione del primo articolo della Costituzione...hanno creato la più bella equazione della nostra storia repubblicana, quella che pone l'eguaglianza tra democrazia e lavoro: la Repubblica...

"Non fare della Politica una professione" di Giuseppe Dossetti

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Giuseppe Dossetti Vengono pubblicati in un interessante volume “Il Vangelo nella storia. Conversazioni 1993-1995” (Edizioni Paoline) le ultime interviste a Giuseppe Dossetti sulla sua esperienza politica. Con forza egli sottolinea alcune condizioni indispensabili per l’impegno politico: la pura gratuità , la doverosa non professionalità (un deciso NO ai politici di professione!) e un necessario limite della durata dell’impegno. Sono temi oggi molto dibattuti, ma che Dossetti con chiarezza estrema enunciava già nel 1993, all’indomani di “mani pulite”. Ne riportiamo alcuni passi. Una prima condizione sarebbe proprio questa: che non ci sia un proposito di impegno politico che nasca dalla convinzione di una “missione a fare”. Nego “la missione a fare”. Nella politica non c’è. Mentre abitualmente e nell’esperienza concreta, la politica è stata pensata come una “missione a fare”. E’ questo che secondo me avvelena tutto. La seconda condizione è la gratuità, che si misura...

Una nuova classe dirigente

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giovani in un'aula universitaria Più che di un rinnovamento anagrafico,  la politica necessita oggi di una forte iniezione etica.  Con una nuova classe dirigenre  che non pensi solo a "sitemarsi" con vitalizi e benefici vari.  Chi va in politica deve "rimetterci".  E non guadagnarci.  Servire il paese è già un grande onore.  E dopo uno o due mandati si torna tutti alle occupazioni di prima. da Famiglia Cristiana - L'armata brancaleone nel Paese del Bengodi - 30 settembre 2012

Il Manifesto di Todi

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Andrea Olivero, presidente nazionale ACLi, tra gli estensori del Manifesto di Todi Pochi giorni fa la stampa nazionale ha dato ampio rilievo al manifesto di Todi, un manifesto proveniente da area cattolica, che ha offerto spunti interessanti e condivisibili anche dall’area di convinzioni non religiose. E’ un manifesto “per la buona politica” e a noi è sembrato molto importante perché in realtà esprime quello che anche noi ci aspetteremmo dall’impegno politico dei nostri concittadini Per prima cosa si afferma che quando si parla della politica si intende “lo spazio privilegiato per la costruzione del bene comune ”, ovvero il bene di tutti e non solo di qualcuno. Inoltre si legge che la buona politica “promuove la libertà e la giustizia e sa rispettare i valori e interpretare i bisogni del popolo…tenendo nel giusto equilibrio diritti e doveri”. Si impegna a trovare la strada della crescita nell’equità, senza lasciare indietro i poveri, e valorizzando “la ricchezza come motore...