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Visualizzazione dei post da febbraio, 2021

Erri De Luca: E' il tempo dei profeti

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Erri De Luca Nessuno è profeta in patria, ripete un vecchio detto, ma quando patria è il mondo, allora è pronto il tempo dei profeti. Erri De Luca da Robinson n.151 La Repubblica sabato 26 ottobre 2019

Gabriele Mainetti: il valore della propria identità

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il regista Gabriele Mainetti   Mi affascina il disagio dell'individuo, non discrimino… Quel che m'interessa è la lotta per la propria identità. Essere quel che dentro sentiamo di dover essere è faticoso, perché ti scontri con una comunità che ti dice : Omologati se ti vuoi integrare. E le persone più fragili più deboli cascano in questo tranello…L’essere umano  ha bisogno delle storie per introdurre senso in un reale che di per sé è ambiguo…Scelgo per i miei film storie che siano una sfida. Gabriele Mainetti  Da  Pier Andrea Canei,  Quaranta volte Peter Pan,  Style, novembre 2016

Vivere per servire

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  Riceviamo questo bellissimo scritto dalla nostra amica Miranda di Torino 

Daniel Pennac: I segreti della letteratura per l'infanzia

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Daniel Pennac Quando raccontiamo una storia ai bambini, non facciamo altro che rispondere al loro ontologico bisogno di mitologia...Le storie consentono loro di appropriarsi di un universo di miti e narrazioni necessario alla costruzione dell'identità e ad affrontare l'esperienza della vita... E non è vero che ai piccoli si debbano raccontare  solo storie semplici e brevi: si possono proporre loro anche storie di grande respiro...La scrittura per i piccoli è il risultato di un'alchimia misteriosa, nella quale lo scrittore cerca di conservare la propria voce specifica, le proprie peculiarità di narratore, ma mettendosi al livello di destinatari speciali, nei confronti dei quali bisogna evitare di essere pedanti e didascalici. Per raccontare una storia ai più piccoli, occorre trovare le parole, la musica e il tono giusti. Nella letteratura per l'infanzia le frasi infatti sono meno complesse e con meno subordinate, ma proprio per questo bisogna scegliere con più atten

Cristiani e musulmani insieme per la pace

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Aderenti del Movimento dei Focolari e rappresentanti delle Comunità islamiche delle varie regioni d’Italia si sono ritrovati insieme per un convegno all’Augustinianum di Roma. Le due comunità, inoltre, erano presenti in Piazza San Pietro per l’Angelus del Papa per testimoniare che un dialogo tra cristiani e musulmani è possibile. “Andate avanti con coraggio nel vostro percorso di dialogo e di fraternità”. E’ questo l’invito che Papa Francesco, durante l’Angelus, ha rivolto loro Non poche sono state le iniziative, soprattutto dopo i fatti di Parigi. E l’appuntamento di domenica 13 è stato l’occasione per stringere un Patto di prossimità e di collaborazione da estendere a quanti in Italia e altrove vorranno raccoglierlo.   Lo sottolinea Rosalba Poli, coordinatrice del Movimento dei Focolari in Italia: "Vorremmo che  questo convegno fosse una testimonianza di una vita già sperimentata come solidarietà, come aiuto reciproco fra le famiglie, ma  anche come impegno e servizio pe

Eraldo Affinati: Scuola senza voti

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Eraldo Affinati nella sua scuola Penny Wirton Senza voti. Senza classi. Senza valutazioni. Come se leggere e scrivere fossero acqua, pane e vibo. La scuola si chiama "Penny Wirton" dal titolo di un racconto di Silvio D'Arzo, il cui protagonista è un orfano che non ha mai conosciuto suo padre.  La scuola insegna gratis la lingua italiana  ai ragazzi stranieri. Tutto cominciò sei anni fa a Roma nei locali della chiesa di San Saba sull'Aventino messa a nostra disposizione dai Gesuiti con 5 docenti volontari. Oggi solo a Roma siamo più di cento. Grazie a Marco Gatto, giovane e appassionato scrittore, abbiamo aperto numerose sedi in Calabria, Poi sono nate sedi a Padova, Torino, Aversa, Monterotondo. Quest'anno a Roma abbiamo avuto 400 studenti, anche adulti. Si utilizza un manuale scritto da me e mia moglie Anna Luce Lenzi: Italiani anche noi (Il Margine Editore) con molti esercizi e altrettanti disegni... Uno spettacolo meraviglioso sono i ragazzi ripetenti, es

Moran Atias: Come fermare il terrorismo?

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l'attrice israeliana Moran Atias Vivo il conflitto tra israeliani e palestinesi con molto dolore e ponendomi mille domande. Di recente sono tornata a Haifa per sei mesi e ho capito che la situazione è molto più complessa di quello che ci raccontano i media. Sono confusa e non riesco a immaginare una soluzione per una terra in cui si cresce con l’odio nelle ossa. E pensare che in passato ho girato dei film in cui noi israeliani convivevamo felicemente con attori e tecnici palestinesi. Oggi mi domando: come si può fermare il terrorismo? Per trovare una risposta mi sono messa a scrivere un film ambientato durante il conflitto. Sarà un appello ad abbandonare la violenza; a scegliete il perdono e la pace. I miei genitori mi hanno parlato della Shoa, ma mi hanno insegnato a non odiare i tedeschi. Ora vorrei dare un contributo alla convivenza serena tra i due popoli…Sogno di raccontare storie significative per portare un po’ di gentilezza nel mondo, di unità dove c’è divisione. Mora

Bruno Bettleheim: La fiaba e il bambino

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Bruno Bettleheim (1903-1990)   La fiaba ha un tipo di coinvolgimento che si conforma al modo in cui un bambino pensa e percepisce il mondo, per questo l a fiaba è così convincente per lui. Egli può trarre molto  più conforto da una fiaba che non da una manovra consolatoria basata su un ragionamento degli adulti: un bambino si fida della sua fiaba perché la visione del mondo della fiaba concorda con la sua. Bruno Bettleheim pediatra e psicologo

David Maria Turoldo e la donna

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David Maria Turoldo David Maria Turoldo scriveva delle donne: “Donna, forma estrema del Sogno, anima del mondo, tu sei il grido della creazione” (Le mie notti con Qohelet, 56). Ma nei fatti nessuna sublimazione. Nei fatti. David chiedeva, esigeva, una presenza femminile necessaria per capire se stesso e l’esserci davanti all’ “altro di lui” (cosi mi fece tradurre y’ezer keneado di Gen 2,18.20). Una donna non sublimata. David era vaccinato contro la mistica dell’oblatività, così cara al magistero ecclesiastico e a un certo mondo cattolico che pensa l’amore come dono di sé all’altro, innescando il perverso meccanismo di un ricatto che dura una vita. E’ presunzione pensare di avere qualcosa da donare ed è la forma più raffinata di autoaffermazione e di possesso dell’altro. Quanti mariti, quanti figli sono stati umiliati e schiacciati sotto il peso del dono di sé, della moglie, della madre. David sa che amare è chiedere l’altro, di fronte al quale si è disarmati, a man

4 febbraio 2021 - Giornata della fratellanza umana

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  Penso che sia desiderio di tutti noi rafforzare i fondamenti morali e spirituali della società e promuovere l'incontro pacifico delle culture, delle civiltà, delle religioni. Nel dilagare del terrorismo, delle guerre che oggi infiammano tante parti del mondo e nell'immane tragedia che si consuma nel Medio Oriente a noi vicino, spesso intravediamo   uno scontro di civiltà. Scontro che purtroppo è acuito anche dalle diverse appartenenze religiose. Non possiamo negarlo: ci sono spesso nelle religioni, ma anche in gruppi laici, atteggiamenti e forme estreme di violenza che distorcono il pensiero religioso o laico con conseguenze   laceranti nella loro crudezza, e ci fanno pensare che l'umanità sia in grave pericolo. A mio parere sono   episodi forti ma parziali , che non devono indurci in un errore di valutazione globale, in quanto mai come in questo tempo e in quest'ora, responsabili di tutte le religioni e persone di buona volontà hanno sentito di lavorare ins

MORENO ORAZI: "Ho letto RITROVARCI NELLA BRASSERIE LIPP"

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Ho letto recentemente  Ritrovarci nella Brasserie Lipp (IOD edizioni) di Pasquale Lubrano Lavadera. Biografia-romanzo del rapporto tra Marino Moretti e Juliette Bertrand. È il secondo libro che leggo di questo particolare genere letterario . Il penultimo è stato M il figlio del secolo di Scurati. In passato ho letto delle autobiografie che sono tutt'altra cosa. Fra tutte quella monumentale di Elias Canetti, genere in cui mi sono personalmente cimentato scrivendo  una sorta di autobiografia collettiva a otto mani che si intitola Per ricordarci- Storie di vita parallele , edito da Era Nuova, che racconta i dieci anni in cui Insieme agli altri autori che sono i miei amici con i quali  ho gestito un circolo culturale dell'ARCI. Cercare di entrare dentro la dinamica delle relazione e dei sentimenti che legavano Juliette a Marino e entrambi a Aldo Palazzeschi  è stato da parte di Lubrano un gran lavoro....il libro ha il merito di farli quasi ritornare in vita tanto è intensa ed