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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Roberto Roche: Educazione al prosociale

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  Roberto Roche E ducare gli alunni delle scuole ad un comportamento prosociale dovrebbe essere l obiettivo educativo di ogni docente. Roberto Roche

Alberta Levi Temin: Finché avrò vita parlerò

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Alberta Levi Temin (1919-2016)    Conoscere Alberta Levi Temin, ebrea, è stato per me un’esperienza indimenticabile che si è incisa nel mio animo generando  riflessioni profonde sul mondo di eri e sul mondo di oggi. Scampata per  miracolo all'accidio del 1945 a Roma da parte dei nazisti e fascisti, ha avuto quasi tutta la sua famiglia uccisa nei campi di concentramento ad Auschwitz. Dal rapporto con lei è nato un libro Alberta Levi Temin - Finché avrò vita parlerò Edizioni L'isola dei ragazzi Napoli 2018, da cui  è tratta questa intervista, che pubblichiamo per onorare la memoria dei milioni di ebrei barbaramente trucidati.     Nei primi anni del dopoguerra, tranne che a tuo marito, non hai più voluto tirare fuori quanto avevi tragicamente vissuto. Ma poi è successo qualcosa di importante per cui hai cominciato a raccontare, divenendo così un personaggio pubblico: nterviste in televisione, sui giornali, partecipazione a convegni e ad incontri con gli studenti nelle scuo

Jorge Luis Borges: la discussione

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ANNA MAGNANI: TRASPARENZA

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  L o so, sono la donna più discontinua del mondo. Tutto cambia dentro di me da un’ora all’altra. Il fatto è che seguo il mio istinto ed il mio cuore. Non mi curo di quel che sembro, mai. Sono così come la vita, le speranze, le delusioni, le gioie e le emozioni mi hanno fatta, senza riserve né ipocrisie. Anna Magnani

GABRIELE CAMELO: STOP AI VOTI TRADIZIONALI A SCUOLA

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  Gabriele Camelo (Foto da la Repubblica Palermo) Stop ai voti tradizionali, ora i compiti a casa corretti dall’insegnante vengono valutati con suggerimenti e giudizi emotivi e coinvolgenti. Un metodo educativo utilizzato dal maestro di scuola elementare, Gabriele Camelo, docente di italiano e inglese all’istituto comprensivo “Rita Borsellino”, a Palermo. “Non faccio nulla di speciale. Ogni insegnante crea un rapporto di fiducia coi propri alunni, a modo suo. Io li motivo con delle frasi, perché senza una motivazione non si fa nulla nella vita”, dice Camelo. Su Repubblica Palermo l’articolo completo di Marta Occhipinti

Giovanna Cerruti Schiaffino: Costruire un rapporto educativo forte con gli alunni

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  Giovanna Ceruti Schiaffino   Un’ordinanza ministeriale auspica la presenza, in tutte le scuole italiane, di sezioni che adottano il Metodo Montessori. Tuttavia essa non ha trovato ancora grande applicazione in quanto sono necessari insegnanti qualificati. In altre nazioni nel mondo, invece, la presenza di scuole con tale indirizzo educativo è diffusa. Abbiamo incontrato l’insegnante Giovanna Cerruti Schiaffino, che ha dedicato la sua vita professionale nelle scuole primarie all’applicazione del Metodo Montessori ed è confondatrice di Andersen. Come è nata la passione per l’insegnamento e, poi, per il Metodo Montessori? In modo graduale. Fin da bambina mi piaceva giocare alla maestra con mio fratello e i miei cugini. Non era tanto un gioco in cui esprimere il ruolo di comando, quanto il desiderio di anticipare l’idea che un giorno sarei diventata maestra. C’era una tradizione familiare in tal senso? No, nessun insegnante nelle mie due famiglie di origine. Ero atti

Lavoriamo per un cambiamento della Scuola

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studenti che studiano in piccoli gruppi   Occorre impegnarci per un cambiamento dell'Istituzione SCUOLA, perché gni alunno è unico per intelligenza e talenti: l'istruzione di massa in vigore da secoli nelle scuole va modificata!

SEVERINO DIANICH: E' SEMPRE SPORCA LA GUERRA

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  Severino Dianich La mia infanzia è stata segnata dalla guerra. La massa degli orrori, i terrori,   le notti trascorse a letto senza svestirsi per essere pronti a fuggire   al rifugio, le privazioni di tutti i generi, l’idiozia della propaganda. Non posso frenare l’indignazione quando sento deplorare le bestiali “crudeltà” che il “nemico” sta commettendo, come se fossero violazioni delle nobili regole della guerra. Questo è a mio parere un modo ignobile di propagandare l’idea che esista una guerra accettabile. Non esiste e non è mai   esistita una guerra pulita. Ci si sorprende   del continuo scoppiare   delle guerre: ma se c’è qualcosa   di terribilmente vecchio (dire antico sarebbe nobilitarla) è la guerra. Alla sassata, alla clava e all’arco si sono sostituiti i droni, ma la logica della guerra è sempre quella: la sopraffazione. Severino Dianich Da Intervista di Donatella Puliga a Severino Dianich,  E’ sempre sporca la guerra," La lettura" del Corriere della s