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Visualizzazione dei post da 2010

E' Natale!

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E' Natale ogni volta che sorridi a un fratello... e gli tendi la mano. E' Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro.. E' Natale ogni volta che speri con quelli che disperano nella povertà fisica e spirituale. E' Natale ogni volta che riconosci con umiltà i tuoi limiti e la tua debolezza. E' Natale ogni volta che permetti al Signore di rinascere per donarlo agli altri.... Madre Teresa

Centinaia di servizi fondamentali a rischio

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Don Peppino Gambardella e Fedele Salvatore, rispettivamente presidente e vice presidente della Cooperativa IRENE 95, hanno iniziato da Lunedì 13 lo sciopero della fame, insieme ad altri 19 operatori di altre cooperative del terzo settore, tra cui il colosso GESCO. Durerà fino a lunedì 20 dicembre, se al tavolo interistituzionale convocato dal Prefetto di Napoli, ci saranno impegni concreti, altrimenti lo sciopero continuerà. Da più di un anno sono stati bloccati i finanziamenti per i servizi già effettuati e con i tagli della finanziaria il loro futuro sarebbe praticamente già segnato. Solo nella città di Napoli sono stati chiusi oltre 50 servizi e centinaia sono quelli a rischio di tutta la Regione. Si tratta di comunità, centri diurni, case famiglia, strutture residenziali per bambini e ragazzi, anziani disabili, sofferenti pschici... Ieri sera, nella Rettoria del Carmine a Pomigliano, si è tenuta una veglia di preghiera con una discreta partecipazione. E' stato un

Antonio Borrelli dona una scultura a Napoli

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Scultore micro-mega. Una definizione insolita nell’arte del Novecento, ma calza a pennello ad Antonio Borrelli. Classe 1928, una vita scandita dall’insegnamento all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e dalla ricerca artistica che volge, sul finire degli anni ‘70, verso modalità astratto-geometriche. Oggi una delle sue sculture appartiene a Napoli. Si tratta di “Composizione”, creazione quasi “spaziale” che nell’accostamento e sovrapposizione di elementi geometrici sembra venire direttamente dal futuro. Alla cerimonia di consegna dell’opera alla nostra città, svoltasi al Castel dell’Ovo, erano presenti il sindaco Rosa Russo Iervolino e l’assessore alla cultura del Comune Nicola Oddati. L’artista napoletano ha esercitato proprio nel cuore del secolo passato la sua abilità. I risultati sono sorprendenti: nel passaggio dalle mega strutture monumentali, come la scultura per il Circolo Didattico Villanova a Napoli, alle micro strutture dei gioielli e degli oggetti d’arredament

Il tempo dell'attesa

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Dio, tu hai scelto di farti attendere tutto il tempo di un Avvento. Io non amo attendere. Non amo attendere nelle file. Non amo attendere il mio turno. Non amo attendere il treno. Non amo attendere prima di giudicare. Non amo attendere il momento opportuno. Non amo attendere perché non ho tempo e non vivo che nell’istante. D’altronde tu lo sai bene, tutto è fatto per evitarmi l’attesa: gli abbonamenti ai mezzi di trasporto e i self-service, le vendite a credito e i distributori automatici, le foto a sviluppo istantaneo, i telex e i terminali dei computer, la televisione e i radiogiornali… Non ho bisogno di attendere le notizie: sono loro a precedermi. Ma tu Dio tu hai scelto di farti attendere il tempo di tutto un Avvento. Perché tu hai fatto dell’attesa lo spazio della conversione, il faccia a faccia con ciò che è nascosto. Tu sei già dato nell’attesa e per te, Dio, attendere, si coniuga con pregare. J. Debr

"Noi credevamo" di Mario Martone

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Tra i film italiani in programmazione, è da vedere “Noi credevamo” di Mario Martone, un film che ribalta la concezione di un Sud parassitario e vede il processo di unificazione dell’Italia, un processo complesso e ricco di ombre e di luci ma certamente un processo valido e che dobbiamo difendere da chi tenta di distruggerlo. Riportiamo una risposta del regista napoletano Mario Martone al giornalista del “Corriere del Mezzogiorno” Francesco Durante, proprio sul contributo dato dal Sud all’unità d’Italia: “Se si imposta l’idea di un Sud parassitario, credo si debba anche al tipo di unità che abbiamo subito, non guidato. Che il nostro sia solo un paese di fannulloni non collima col profilo della cultura e delle eccellenze che abbiamo prodotto nel tempo. E allora perché siamo diventati i campioni del parassitismo? No, quelli non siamo noi, anche se c’è chi nel crimine e nella corruzione ci ha sguazzato.Ma sta a noi venirne fuori. Più il tempo passa, più si diffonde la malattia del

Un patto di fraternità per l'Italia

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All’inizio del terzo millennio, nel nostro Paese si riaffacciano, fra il resto, antichi problemi solo parzialmente risolti e nuove sfide. Non sarà quindi bene, oggi, ricordarsi che ieri l’Italia si è risollevata dalla guerra perché ha saputo ripartire di un nucleo fondamentale del valori condivisi, alla cui base stava, prima di ogni altra cosa, la fraternità. Lo scopo specifico del Movimento politico per l’unità, a cui partecipano militanti dei più diversi partiti, è questo: aiutare e aiutarsi ad essere prima di tutto persone che, nella fraternità, credono nei valori profondi, eterni dell’uomo e poi si muovono nell’azioni politica. Non si vuol confondere religione e politica, come è avvenuto per gli integralismi di cristiani e anche non cristiani. Si propone solo e si testimonia uno stile di vita che permetta alla politica di raggiungere nel migliore modo il suo fine: il bene comune nell’unità del corpo sociale. Anzi, si vorrebbe proporre a tutti quanti agiscono in polit

Premio Napoli agli artisti di strada in memoria di Petru

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la fisarmonica di Petru Il 26 maggio 2009, nella Stazione della Cumana, a Montesanto, moriva Petru Birladeanu, un suonatore di fisarmonica che proponeva la sua musica nelle vie di Napoli. Viveva di pochi soldi,come tutti gli artistiu di strada. Era un rom, figlio del vento, di nazionalità rumena. Portava in giro le note del suo popolo. Le offriva a spettatori di culture differenti, in un ideale mondo senza frontiere. Petru è stato assassinato durante lo scontro in strada tra killer di clan camorristici rivali, colpito da un proiettile vagante. Gli autori del raid sono stati tutti identificati. Altri artisti, con il violino o la fisarmonica in spalla, continuano oggi a diffondere le stesse note e la stessa arte nelle piazze, sugli autobus e nei vagoni della metropolitana, ambasciatori e messaggeri globali di una cultura che parla la lingua universale della musica; anche a Montesanto, cuore di una Napoli che accompagnò con indifferenza l’agonia di Petri, ma che di quell’i

"Passione " di John Turturro

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John Turturro , attore italo-americano, alla prese con la sua personale visione della città e la storia della canzone napoletana, rievocando storie lontane e miti vicini. Ne è nato un film corale, magico e per certi versi inquietante: in uno scenario di intenso degrado ambientale ecco levarsi la musica, il canto e la danza, reinterpreati in maniera nuova e drammatica, quasi un desiderio di trascendenza lì dove tutto parla di morte e di abbandono. Una frase del film: "A Napoli la musica, sia per chi ha una fede religiosa sia per chi non ce l’ha, è come una preghiera.”

Alessandro Preziosi e i giovani

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Dopo il grande successo di Elisa di Rivombrosa mi chiedevo: "Che ci faccio con questo successo?" Non sapevo come e dove convertirlo...Poi ho incontrato l'Associazione nazionale Adricesta che si occupa di bambini malati di leucemia, ed ho capito che potevo essere loro di aiuto. Cercano di collocare negli ospedali apparecchiature specialistiche per dare loro la possibilità di continuare a vivere il rapporto con l'esterno - studio, rapporti... - nei lunghi mesi di degenza ospedaliera. Incontrare queste persone e scoprire il loro grande senso di responsabilità mi ha fortificato dentro ed oggi ripongo in loro una grande fiducia...Penso che vivere con impegno la solidarietà sia una molla fondamentale che spinge in avanti la società, e può essere fondamentale per i giovani oggi, nel senso che vedere i propri genitori, le persone adulte dedicarsi ai problemi e alle sofferenze di tanti, è una testimoniuanza che li può sensibilizzare molto, e una volta sensibilizzati i giovan

Corsi paramilitari nelle scuole?

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“Nei licei della scuola italiana stanno partendo corsi paramilitari, validi come crediti formativi, dal titolo “Allenati alla vita”. Sconcertati dall’incredibile decisione dei ministeri della Difesa e dell’Istruzione, intendiamo affermare che questa iniziativa risulta altamente dannosa, perché estranea alla finalità della scuola e stravolge il contenuto del progetto: “Cittadinanza e Costituzione”. Siamo di fronte a una novità pericolosa e antipedagogica. Insegnare a sparare non è compito della scuola della Repubblica italiana, dove risplende l’articolo 11 della Costituzione. E dove sono maturate ipotesi di difesa non violenta anche tramite corpi civili di pace, che ora non vengono adeguatamente organizzati…Il compito della scuola è quello di educarci alla pace come costruzione di una vita ricca di amicizie e relazioni,aperta alla speranza. Non ci può essere futuro senza educazione alla pace.” Pax Christi Italia

Una cartolina da Trento

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P iù di trenta parteciparono ai tempi di Cles e di Madruzzo al Concilio che fu la linea del Piave del cattolicesimo in rotta Piuttosto eptadentum che tridentum nell’orrida porta che mostrando i denti dispensa un Buon Consiglio. Non le diedero ascolto Cesare, Fabio e Damiano morti ammazzati non sulla croce, bensì sparati, nel cortile sul retro. Del sangue dei Martiri dell’Italia redenta si fregiò il fascismo ondeggiante, come noto, tra passatismo e futurismo. A Trento il pendolo della storia fasciovestita oscilla tra il peristilio disposto a corona sul DOSS e le meccaniche Marionette deperiane come candeline sulla torta, il polo a, come fantasmagoriche coreografie da Ballo Excelsior, l’antipalo b. Nella Trento liberata finalmente libero, Libera potè parlare senza mediazioni il linguaggio pieno dell’architettura nuova. Nel nuovo Buon Consiglio concepì ardimenti statici proiezioni di pietra dei sentimenti estremi

Don Luigi Ciotti: Vangelo e giustizia

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“Come prete ho due grandi riferimenti: il Vangelo da una parte, la costituzione e la Carta universale dei diritti umani dall’altra. Testi che su piani diversi affermano la dignità della persona umana, l’impegno per la giustizia e per la ricerca di verità. Nella Chiesa ci sono testimonianze stupende, di grande umiltà e valore. Però. Lo dico con amarezza, ci sono anche silenzi, forme di compromesso, persino di complicità. A me piace la Chiesa dei don Puglisi, la Chiesa che interferisce, che interviene per illuminare le coscienze, per denunciare gli affari criminali e le ingiustizie sociali. Che testimonia nelle parole e nei fatti l’assoluta incompatibilità del Vangelo con il crimine e la violenza.” Da Roberto Zichitella, Serve più vangelo e più giustizia – Famiglia Cristiana n.41 Ottobre 2010

"La festa dei nonni 2010" Abbadia San Salvatore

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Da quattro anni ad Abbadia San Salvatore (Siena) si svolge nella prima decade di ottobre la “Festa dei nonni”. Voluta e organizzata da Nicola Cirocco , con il sostegno e l’aiuto di Luciana Scalacci, sua moglie, da due anni vede anche la presenza e la collaborazione di Raffaella Bellucci Sessa. L’incontro tra loro è avvenuto grazie ai “Gruppi del dialogo” promossi dal Movimento dei Focolari ad Abbadia e a Torino. Dopo anni di partecipazione ai convegni a Castelgandolfo, hanno trovato questo interesse e filone comune, e con grande naturalezza è nata una collaborazione, che si fa sempre più stretta, grazie anche alla profonda intesa che il gruppo ha consentito di far nascere e crescere. La “Festa dei nonni” è divenuta così un’occasione per diffondere il dialogo: fra generazioni, fra le varie regioni d’Italia, fra cittadini e amministratori. Sono giornate di grande intensità, in cui si avvicendano nonni e scolaresche da tutta Italia a presentare i loro lavori sulla memoria, ma fo

Faruk Redzepagic

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Colpito da un ictus molto grave Faruk Redzepagic, di Zagabria, membro della “Commissione internazionale” del “Centro del Dialogo con persone di convinzioni non religiose” del Movimento dei Focolari, ci ha lasciato il 29 settembre 2010. Nato a Plavo, piccola cittadella nelle montagne del Montenegro, Faruk è stato da ragazzo particolarmente legato a suo nonno, un sapiente islamico, che trasferiva in lui la sua sapienza e le sue convinzioni, e lo istruiva nella fede, nella storia e cultura islamica, nella scienza, insegnandogli il parlare e lo scrivere arabo. Adolescente lascia il suo paese natio con il fratello maggiore per Zagabria, dove diventa un brillante studente delle scuole medie.A Zagabria incontra l’umile Ena: nasce l’amore e inizia una bellissima storia che finisce solo con la sua scomparsa. Finiti gli studi, trova lavoro nell’Istituito per le terre in via di sviluppo e con tanta passione incomincia a studiare l’Africa. Scrive articoli e traduce libri su questo tema, coll

"Benvenuti al Sud" di Luca Minieri

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Remake della commedia francese Giù al Nord , il film Benvenuti al Sud di Luca Minieri risulta primo al botteghino di queste prime due setttimane di programmazione. Un successo meritato e dovuto ad un’intelligente sceneggiatura e ad un’ottima interpretazione dei protagonisti: Claudio Bisio, Angela Finocchiaro, Alessandro Siani, e di tutti gli altri interpreti. La storia, ricca di ilarità e di argute osservazioni su quei pregiudizi ideologici tra nord e sud che spesso creano sofferenza e malessere, prende e commuove, lasciando il segno nell’animo dello spettatore che, a schermo spento, ritrova in se stesso una verità fondamentale: la famiglia umana è una ed occorre imparare a dialogare ed oltrepassare sempre quei pregiudizi che minano l’esigenza di vera fraternità fra tutti gli uomini .

La passione di Carlo Mazzacurati

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Carlo Mazzacurati E’ sui nostri schermi il film La passione del regista Carlo Mazzacurati, un film molto interessante che merita di esser visto. Dall’intervista che la giornalista Federica Lanberti Zanardi fa al regista sul Venerdì di Repubblica del 24 settembre 2010 riportiamo la risposta data da Mazzacurati alla domanda: Perché ha narrato La Passione , lei che non è religioso? “La passione di Cristo funziona ancora perché racconta qualcosa che riguarda ognuno di noi. E’ la storia di un uomo che viene messo solo di fronte alla folla, sbeffeggiato, ucciso e poi risorge. E’ la nostra vita tutte le volte che cadiamo. Cosa che accade quando perdiamo il lavoro, quando veniamo lasciati da un amore, quando siamo traditi da un amico. Cadiamo e dobbiamo rinascere…Il film parte da una storia vera capitata a me.” Carlo Mazzacurati