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Visualizzazione dei post da settembre, 2013

"Fare silenzio dentro di noi" di Simone Weil

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Simone Weil (1909 - 1943) Prima ancora di metterci in ascolto dobbiamo saper fare silenzio dentro di noi, far tacere le tante parole che giudicano, che stigmatizzano, che interpretano, che a tutti i costi vogliono trovare soluzioni veloci. Le parole che presumono di aver già capito senza prima aver affiancato, condiviso, amato. Solo da questo silenzio può nascere l’ascolto, un silenzio che è spazio, apertura all’altro. Un silenzio che ci permette di cogliere verità che altrimenti resterebbero celate per sempre. Solo allora capiremo che ascoltare non è solo porgere l’orecchio ma aprirci al mondo che ci circonda. Simone Weil

"Guardano per caso le costellazioni" di Robert Frost

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Robert Frost  Puoi aspettare tanto, tanto tempo prima che in cielo accada qualcosa di più dello scorrere delle nuvole e delle Luci del Nord, che corrono come brividi pungenti. Il sole e la luna s'incrociano, ma non si toccano mai, nè fuoriescono fiamme, nè' si scontrano violentemente. Sembra che i pianeti s'incontrino nei loro tragitti, ma non accade nulla, non viene fatto nessun male. Possiamo tranquillamente continuare la nostra vita, e guardare ovunque tranne che alle stelle, alla luna e al sole perchè abbiamo bisogno di colpi e di cambiamenti per non impazzire. E' vero che la siccità più lunga finirà in pioggia, che la pace più lunga in Cina finirà in conflitto. Ma verrà deluso chi restera sveglio nella speranza di veder rompere la calma del cielo, di fronte a lui nella sua vita. Quella calma sembra proprio essere certa fino all'ultima notte  da:  Poesia di Robert Frost - Guardando per caso le costellazioni | Poesie di Rob

Infanzia rubata, oggi come ieri?

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Chivasso (Torino) Italia Un importante convegno sul tema INFANZIA RUBATA, OGGI COME IERI? si terrà il 26 ottobre 2013 nel Palazzo Einaudi di Chivasso (Torino) Italia. Il convegno verrà proposto in associazione alla mostra fotografica dedicata al sociologo e fotografo Lewis Wicked Hine (1874-1940), che sensibilizzò l’opinione pubblica del suo Paese, gli Stati Uniti d’America, al tema del lavoro minorile. Lo stesso obiettivo si propone il convegno, che approfondirà ed amplierà alcuni temi della mostra, grazie a esponenti di alto profilo sia istituzionale sia culturale. RELATORI INVITATI: Jeffrey Newman - National Child Labor Committee di New York: L’attività del NCLC ieri e oggi. Constance Thomas, ILO di Ginevra: Programma internazionale per l’eliminazione del lavoro minorile. Linee guida. Anna Teselli, Associazione Bruno Trentin: Il lavoro minorile oggi in Italia. Tito Boeri, economista, Milano: Globalizzazione e lavoro minorile. Gianni Oliva: Inquadramento storico del lavoro

Vale solo il successo professionale?

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Si crede e si fa credere che le società funzionino solo per l’abbrivio del talento, per la forza dei migliori, dimenticando che il benessere della società è frutto di un processo corale, collettivo, e la serenità degli individui (anche degli “eccellenti”) non è connessa al di fuori di un miglioramento della vita, se non di tutti, di molti. E’ vero che la selezione dei meritevoli è, nel nostro paese, inceppata, spesso umiliata dal clientelismo, dalle baronie, dalla mafiosità. Ma non è umiliando o dimenticando i secondi, e i terzi, e i quarti, che i primi avranno soddisfazione. Il successo professionale, tra l’altro, non è la sola misura del valore umano. Ce ne sono infiniti altri. Ho conosciuto qualche “eccellente” odioso, e umanamente minimo, e molte persone umili di grande spessore, capaci di dare agli altri qualcosa che non è quantificabile in uno stipendio o in un titolo di studio. Credo, o spero, che i ragazzi che scendono in piazza sappiano che la posta in palio non è solo s

Sono entrato nel carcere di Lauro

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Per fortunata coincidenza  ho conosciuto – in un saggio di Scuola Alberghiera – Educatori, Dirigenti e alcuni Detenuti del carcere di Lauro (pene brevi al massimo 10 anni). Il contatto è stato piacevole e mi hanno chiesto se qualche volta andavo a trovarli. Il Magistrato, dopo aver verificato la mia fedina penale,  mi ha concesso l’entrata nella parte interna della Casa Circondariale. Nasce così con alcuni di loro una buona amicizia e il desiderio di svolgere qualche iniziativa insieme. Coinvolgo i Giovani di Baiano nel Progetto di un Quadrangolare di Calcio; presenti anche le famiglie dei detenuti (figli, genitori, mogli in grande sofferenza). Finite le gare “forzo un pochino la mano”  ed ottengo dagli Educatori che anche i loro familiari possono venire a cena insieme a noi. Poi un Torneo di Ping Pong ( con doppio chiavistello che ci chiude “dentro” con loro ). Nel frattempo i Giovani del Forum si scrollano paure, pregiudizi e… si lanciano chiedendomi un Convegno su “Leg

Amos Gitai: Come vivere insieme su questo piccolo pezzetto di terra

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Una scena del film "Ana Arabia" Amos Gitai regista israeliano presente al Festival di Venezia con lo splendido  film in concorso "Ana Arabia", sulla possibile coesistenza pacifica tra israeliani e palestinesi, nell'intervista concessa al giornalista Luca Pellegrini,  ha spiegato i motivi che lo hanno portate a girare questo ultimo suo film: Credo fermamente nel potere delle idee. Non sono mai qualcosa di debole. Possono cambiare il mondo. Al mio popolo faccio spesso questa domanda: se non avesssimo avuto la forza delle nostre idee, come saremmo sopravvissuti alla storia? Non certo impugnando delle armi…Dobbiamo essere capaci di progettare, in un momento così buio, un’idea di coesistenza. Il nostro mondo non può essere governato solo dalle bombe, dal denaro, dalla violenza e dalla brutalità. Dobbiamo avere  e comunicare un’idea ben precisa di umanità. Dobbiamo continuare a cercarci e a guardarci per capire come vivere insieme su questo piccolo pezzetto

"Nella crisi attuale" di Giuliano Montaldo

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Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini in una scena di "L'industriale" Nel suo ultimo film L’industriale, Giuliano Montaldo, autore di film come Sacco e Vanzetti,  Giordano Bruno, L’Agnese va a morire , ha raccontato la crisi economica che attanaglia  l’Italia oggi. Nella lunga e interessante intervista concessa a Federica Lamberti Zanardi ha detto tra l’altro: Una crisi così totale non la ricordo nemmeno nel 1970 e negli anni Ottanta…Allora il momento difficile riguardava solo l’Italia..Abbiamo vissuto la violenza della dinamite, delle Brigate Rosse, i grandi misteri delle bombe sugli aerei, sui treni,, nelle banche e nelle piazze. E’ incredibile, ma siamo ancora prigionieri di questa strana, lunga, oscurità. Mi piacerebbe conoscere finalmente tutte le verità, quali esse siano, per poterci guardare negli occhi meglio, liberi e consapevoli. Sì l’Italia è un paese che ogni tanto fa soffrire. Però dà anche delle grandi gioie. Quando ho visto i ragazzi del f