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Visualizzazione dei post da aprile, 2024

Ciovanni XXIII: Perché sia la Pace

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Elizabeth Enright: Finalmente fu Primavera

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Finalmente fu primavera piena e i fiori sbocciarono dappertutto. Il bosco era un tappeto di fiori: c’erano fiori di sanguinaria avvolti nei loro mantelli come principesse indiane; c’erano tuberose, garofani selvatici, roselline di macchia, anemoni che pareva sbocciassero da un piccolo calice peloso, e viole canine. Giù vicino al ruscello, migliaia e migliaia di violette ricoprivano le sponde con le loro foglioline a forma di cuore. Anche gli alberi erano in piena fioritura: fiorivano i meli e i ciliegi, e fiorivano i peri con i loro fiori bianchi come la neve. Erano fioriti anche i due grossi cespugli che crescevano vicino a casa: uno si era ricoperto improvvisamente di un esuberante fioritura di piccoli fiori di colore arancione, e l’altro, in un notte sola, si era trasformato in un cascata di rose….e l’odore che penetrava nelle camere dalle finestre aperte era un odore così nuovo, così misterioso e così invitante, che non era assolutamente possibile rimanere a casa

Lamartine: Quando la società esercitava il diritto di vita e di morte sull'uomo

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Alphonse de Lamartine (1790-1869) Noi non pensiamo che la società abbia mai avuto o creduto di avere  diritto di vita o di morte sull'uomo…pertanto ritengo necessario  abolire la legge della pena di morte... La società confuse la vendetta con la giustizia, e consacrò la legge  brutale del taglione che punisce il male col male, che lava il sangue  nel sangue e che dice all'uomo: Guarda io non so punire il delitto che  commettendolo.  Fu una legge sanguinaria, una legge di impotenza, di  disperazione. Lamartine da Alphonse de Lamartine, Scritti scelti, Utet, 1948.

Chiara Lubich: Sconfiggere la povertà

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Chiara Lubich (1920-2008) Sentiamo più che mai attuale il messaggio che Chiara Lubich inviò nel maggio del 2007,  ai partecipanti al Convegno “Dialogo su coscienza e povertà” promosso dal “Centro per il dialogo con persone di convinzioni non religiose” del Movimento dei Focolari. Lo riproponiamo integralmente: "Carissime e carissimi, vi do il mio cordiale benvenuto a questo ottavo convegno a Castelgandolfo, per il quale avete scelto l’impegnativo titolo: “Dialogo su coscienza e povertà”. Con queste tre parole voi avete evidenziato i valori e gli ideali di cui l’umanità ha oggi grande bisogno. Nessuna persona responsabile può infatti sottrarsi all’affascinante imperativo di togliere la povertà sulla terra e di alleviare i dolori e le sofferenze che ne conseguono. Il fatto che finora non si sia riusciti a risolvere questo grosso problema rappresenta un lato oscuro, una tenebra, che paralizza il progresso umano e ci induce quindi a porvi rimedio con vigore. Qu

ESSERE TESTIMONI DI FRATERNITA'

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Cezar Kurti Ci è mai capitato di essere testimoni di un evento insolito che ci ha segnato e di sentire il desiderio di condividerlo con gli altri? Oppure, al contrario, che qualcuno abbia condiviso con noi qualcosa che è stato di vitale importanza per lui? L'idea di questo mese ci invita a testimoniare e a condividere esperienze positive che possono trasformare la nostra vita e la nostra società. Cezar Kurti, scrittore e traduttore albanese di convinzioni non religiose, diceva sempre che le parole di Gesù storico, da lui considerato uno dei più grandi martiri dell’umanità, lo avevano sempre affascinato. E in tutta la sua vita, con amore e umiltà, ha voluto testimoniare il valore dell’unità e della fraternità fra tutti gli uomini, traducendo la Divina Commedia di Dante e il libro Meditazioni di Chiara Lubich per il suo popolo. La storia di molte comunità che nei secoli hanno condiviso la proposta di vita che Gesù fece agli uomini del suo tempo, ci invita a esplorare la forza intrins