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Visualizzazione dei post da febbraio, 2011

La festa del 17 marzo 2011

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Sarebbe importante che la festa del 17 marzo 2011 fosse l’occasione per ritrovare, in ogni famiglia, quel tassello di storia patria custodito spesso dalle donne, che alla terra dei padri tengono ancor più degli uomini. Tutti insieme, quei tasselli sono il grande racconto del nostro passato, spesso ribadito da lettere, carte, oggetti, simboli: un patrimonio prezioso, che però i nostri figli e nipoti non hanno mai visto e compreso fino in fondo. Un giorno di riposo che divenisse l’occasione per narrare e recuperare quel che ogni famiglia ha dato al nostro paese, gioverebbe al sentimento dell’unità nazionale più di tante celebrazioni. Aldo Cazzullo da "Gli italiani contro voglia" di Aldo Cazzullo - Corriere della sera del 13 febbraio 2011

Alex Langer: "Il viaggiatore leggero"

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Per i tipi della Sellerio, torna "Il viaggiatore leggero", la raccolta di scritti del politico ed ecologista Alexander Langer, morto suicida nel1995. Riportiamo un brano dalla prefazione di Goffredo Fofi. Se si dovesse chiudere in una formula ciò che Alex Langer ci ha insegnato, essa non potrebbe che essere: piantare la carità nella politica. proprio piantare, non inserire, trasferire, insediare. E cioè farle mettere radici, farla crescere, difenderne la forza, la possibilità di ridare alla politica il valore della responsabilità di uno e di tutti verso la “cosa pubblica”, il “bene comune”, verso la solidarietà tra gli umani e tra loro e le altre creature…La “diversità”di Alex, la sua superiorità sui suoi amici e compagni,gli veniva anche da una storia famigliare più ricca, a cavallo tra lingue e culture, tra Germania e Italia e tra ebraismo e cattolicesimo, ma nessuno vide mai in questo il marchio di un privilegio, poiché essa era caratterizzata in lui da una convinz

Si indignano solo le donne?

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C’è una riflessione da fare e una domanda da porre con urgenza: perché quasi solo le donne si indignano per le donne? Perché solo le donne alzano la voce e organizzano manifestazioni? Perché deve parlare la segretaria “donna” della Cgil, Susanna Camusso, nel totale assordante silenzio di tanti uomini altrettanto impegnati nella politica e nel sindacato, su uno stile nefasto di modello femminile che ormai si sta diffondendo nel Paese? L’indignazione per donne considerate oggetti, per frotte di ragazze equivalenti a scuderie di puledre, dovrebbe percorrere il Paese da un capo all’altro e interrogare tutti. Invece sembra che l’indignazione sia una questione di genere. In piazza vanno le donne, la voce l’alzano le donne. E neppure tutte, perché c’è chi attende di conoscere la verità giudiziaria, mentre si scivola via dal piano culturale. Ormai espressioni come “carne fresca” per definire lo stato di povere ragazze impigliate in una vita grama, oggetto di desiderio morboso da parte di u