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Visualizzazione dei post da agosto, 2023

Essere grati

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Martin Heidegger (1889-1976)     Appartiene all’essenza dell’uomo farsi domande, cercare il senso ultimo della vita. Per questo l’uomo, davanti a quello che legge, vede e vive, in genere, non rimane passivo, ed escono dal cuore canti, poemi e preghiere, che esprimono i suoi sentimenti, ora tristi ora lieti, dichiarazioni umili che fioriscono spontanee davanti alle cose che contempliamo e che vanno al di là di noi stessi, e di cui non sempre sappiamo dare un nome. Di fronte alla domanda “Qual è il giusto cammino dell’uomo nella terra?” qualche volta rimaniamo senza risposta. Può illuminarci la frase di Martin Heidegger:  «La grandezza dell'uomo si misura in base a quello che cerca e all'insistenza con cui egli resta nella ricerca.»   Cercare quindi con insistenza e rimanere nella ricerca, cercando di capire come vivere e come dare un senso pieno alla vita quotidiana, sapendo però che tutti noi, sia di convinzioni religiose sia di convinzioni non religiose, abbiamo un substrato

Umberto Galimberti: Non tutti possono essere docenti

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Jordi Illa: I conflitti, un'opportunità per trasformare la realtà sociale

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Barcellona: Il porto Più che nuove definizioni di dialogo, occorrono spazi concreti in cui esso possa praticarsi, ed ancora di più, nei quali ci si possa allenare. In questo modo saremo capaci, non soltanto di qualificare come parlano gli altri, ma di mettere in pratica le capacità comunicative di ciascuno in un clima di rispetto reciproco.  Soltanto se pratichiamo il dialogo in maniera frequente e sistematica - soprattutto con quelle persone che la pensano molto diversamente da noi – possiamo allenarci per fare della comunicazione uno spazio di crescita e arricchimento mutuo e per fare dei conflitti non un problema, ma un’opportunità per trasformare la realtà sociale. Questo processo risulta efficace solamente dal punto di vista dell’apporto che possono costituire le nostre differenze e non dal confronto che nega l’avversario e lo qualifica come nemico. Le ragioni esposte rappresentano il merito più grande del “Gruppo del Dialogo” di Barcellona, un’esperienza che si real