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Visualizzazione dei post da luglio, 2015

Arturo Paoli: "Se il cuore si spegne che ne sarà di noi?"

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Arturo Paoli  Ricordiamo l'amico Arturo Paoli scomparso a 102 anni con questo suo pensiero: “Io posso fare da me!” Questa è una bestemmia, una bestemmia! Perché noi non siamo stati pensati soli, noi siamo pensati nella relazione. L'uomo è relazione altrimenti non è nulla, sono dita che si muovono su un tasto, niente di più. E' quello che si apprende attraverso l'amicizia che ti aiuta, che ti incoraggia, che ti dà forza, è la bellezza della vita. Quello che c'è di bello non sono le nostre dita (il miracolo della tecnica che ci permette di fare tutto toccando una macchina, ciascuno a casa propria) ma il nostro cuore. Se il cuore si spegne che cosa sarà di noi? Arturo Paoli

Per la pace tra Israele e Palestina

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Flavio Lotti Sappiamo di uomini e donne di pace in Israele e Palestina che stanno testimoniando, con forza, che la fraternità e la pace tra i due popoli è possibile. Un esempio per tutti: il grande impegno della scrittrice israeliana Emanuela Dviri attraverso il “Centro Peres per la pace” per aiutare i bambini palestinesi a curarsi negli ospedali israeliani. Per questo siamo convinti che , come scrive Flavio Lotti, “chiunque voglia aiutare gli israeliani e i palestinesi a fare la pace, sa che deve considerare in modo equilibrato le ragioni degli uni e degli altri… Garantire la sicurezza di Israele è un obiettivo importante di cui l'Onu e l'Europa si devono fare carico. Ma tutti sanno che il solo modo per raggiungere davvero questo obiettivo è operare per chiudere quanto prima il conflitto israelo-palestinese che è la chiave della più ampia pace in Medio Oriente. I veri amici di Israele sono quelli che operano assiduamente a questo scopo nel rispetto della legalità e

L'italia oggi è malata

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Dionigi Tettamanzi --> "L'Italia di oggi è malata, come lo era Milano ai tempi di San Carlo e della peste. Ogni giorno leggendo i giornali si è portati a pensare che si stia sprofondando sempre più in basso. L'immoralità è dilagante, a tutti i livelli della società. Purtroppo, è diffusa l'idea che la vita debba essere per forza spensierata e allegra e talvolta si finisce per stordirsi sino all'ebbrezza. L'opinione pubblica sembra distratta da frivolezze, non avvertendo la gravità del momento. Ho però la speranza che prima o poi la nostra società trovi la forza di reagire e di rinnovarsi". Dionigi Tettamanzi