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Visualizzazione dei post con l'etichetta guerra o pace

SEVERINO DIANICH: E' SEMPRE SPORCA LA GUERRA

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  Severino Dianich La mia infanzia è stata segnata dalla guerra. La massa degli orrori, i terrori,   le notti trascorse a letto senza svestirsi per essere pronti a fuggire   al rifugio, le privazioni di tutti i generi, l’idiozia della propaganda. Non posso frenare l’indignazione quando sento deplorare le bestiali “crudeltà” che il “nemico” sta commettendo, come se fossero violazioni delle nobili regole della guerra. Questo è a mio parere un modo ignobile di propagandare l’idea che esista una guerra accettabile. Non esiste e non è mai   esistita una guerra pulita. Ci si sorprende   del continuo scoppiare   delle guerre: ma se c’è qualcosa   di terribilmente vecchio (dire antico sarebbe nobilitarla) è la guerra. Alla sassata, alla clava e all’arco si sono sostituiti i droni, ma la logica della guerra è sempre quella: la sopraffazione. Severino Dianich Da Intervista di Donatella Puliga a Severino Dianich,  E’ sempre sporca la guerra," La ...

Mio padre avrebbe voluto cancellare la parola guerra

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  La parola "guerra" andrebbe eliminata dal linguaggio umano  in quanto esprime l'atto più disumano che si possa compiere!  Mandare esseri umani ad ammazzare altri esseri umani. Capite l'assurdo?  Mio padre era partito dall'Italia convinto che andava in Albania a difendere la patria.  Sul campo si rese conto che erano stati lì inviati per togliere la patria agli Albanesi e ai Greci...e pianse amaramente quando vide morire la maggior parte dei suoi compagni... Fu salvato da un emoragia allo stomaco per cui fu inviato dalla trincea all'ospedale da campo e poi in convalescenza in  Italia .  Da quel momento  la guerra fu per lui   dolore e strazio  di fronte a una carneficina di esseri umani... e per tutta la sua vita cerco di rintracciare quai pochi militari che la furia distruttrice della geurra non aveva annientato: per ogni compagno ritrovato erano abbracci e lacrime senza alcun pudore.. Pasquale Lubrano Lavadera

ANDREA PAGANINI: DAVIDE E GOLIA

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Mi è sempre piaciuto questo uomo che va controcorrente. Contro la stupidità, l'irrazionalità e la malvagità. Ci vorranno anni, decenni forse. Ma di chi sa patire e resistere è la vittoria... "omnia vincit Amor (et Veritas)". Andrea Paganini nell'anniversario di Tienanmen Andrea Paganini 8nell'anniversario di Tienammen

La guerra va eliminata come prassi politica

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guerra in Ucraina   Dobbiamo una buona volta smetterla con le guerre, perché non possiamo più pensare di perseguire scopi politici mandando a morire migliaia di esseri umani. Sapendo tutti, come genitori cosa è la vita di un nostro figlio. Penso che tutti i giovani del mondo dovrebbero rifiutarsi di andare in guerra. Purtroppo, poiché ci sono popoli ancora bellicosi che come i primitivi urlano e aggrediscono, le guerre ancora prolificano. Pasquale Lubrano Lavadera

SE TUTTE LE MAMME DEL MONDO SCENDESSERO IN PIAZZA CONTRO LA GUERRA!

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  Da migliaia e migliaia   di anni   le società sono state formate e dominate dal principio della dominazione. Effetto primo di tale principio il conflitto interpersonale e i conflitti tra gli Stati regolati dalle guerre, ritenute da millenni strumento necessario; i libri di storia ne sono testimonianza. Quello che è avvenuto in Russia ultimamente è un elemento nuovo di grande forza morale che ci fa sperare. E' infatti la prima volta che le madri scendono in piazza per condannare apertamente la guerra. Gridano: Ridateci i nostri figli. E ne hanno diritto, perché la guerra - se ci riflettiamo bene - è un assurdo omicidio di massa legalizzato. Risolvere problemi di dominazione e di aggressione mandando a combattere milioni di uomini per uccidersi a vicenda è quando di più disumano possa esserci. Lo gridava con forza nell’800 Lamartine nel parlamento francese, nel mentre sia la destra che la sinistra lo vessavano con ingiurie calunniose. Lo hanno ripetuto nel 900 sia...

ANSELMO PALINI : LE RELIGIONI SI INCONTRANO NEL NOME DELLA PACE

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  Anselmo Palini Il teologo di pace, il protestante Dietrich Bonhoeffer , impiccato a Flossemburg nel 1945, da un lato sognava di poter andare in India per apprendere da Gandhi la pratica della nonviolenza e utilizzarla contro Hitler, dall'altro operava a livello ecumenico affinché tutte le chiese sottoscrivessero un appello per la pace al fine di porre un freno ai venti di guerra. Questo appello non vide mai la luce e le chiese nazionali di fatto appoggiarono le autorità  politiche dei rispettivi  Paesi  durante la seconda guerra  mondiale. In questo modo, come avvenuto nel primo conflitto mondiale,  vi furono uomini di fede cristiana che si combatterono su fronti opposti. Questo accade anche oggi. La strada non può essere questa, ma quella tracciata da Francesco e dagli altri papi recenti: quella di fare incontrare le religioni nel nome della pace e di condannare in modo assoluto la guerra. Anselmo Palini dalla rivista Città Nuova Magg...