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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Timothy King: La funzione dell'nsegnante nel rapporto educativo

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Timothy King   Nella mia formazione come insegnante, molti anni fa, mi è stato annunziato un principio pedagogico fondamentale: se i ragazzi non accolgono ciò che tu dici, non è colpa loro. La responsabilità è sempre dalla parte di chi insegna, che ha il dovere di capire se il ragazzo possiede  gli strumenti minimi necessari per comprendere quanto vuoi insegnargli. Timothy King

Abdulrazak Gurnah: il valore della scrittura

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Abdulrazak Gurnah  Un giorno sono uscito di casa per andare a comprare un quaderno in cartoleria con un animo diverso dal solito. Denro di me già sapevo che al ritorno mi sarei seduto al tavolo per provare a scrivere narrativa. Ero un ventenne, frequentavo lettere all'università di Canterbury...La scrittura mi è servita a guardarmi dentro, a capire i miei pensieri. Ho iniziato a scrivere non perchè volessi diventare scrittore, ma perchè quando avevo pensieri tristi mi faceva sentire meglio. Piano piano quegli scritti hanno cominciato a prendere una forma artistica, Abdulrazak Gurnah da Raffaella De Santis, Perché la scrittura è cura dell'anima, intervista, La Repubblica 23 febbraio 2022 

Valentino Bompiani e il non mestiere dell'editore

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  Valentino Bompiani (1898-1992) Sul suo non mestiere Valentino Bompiani scherzava: i libri li scrivono altri e altri li stampano, e altri ancora li vendono. L'editore di suo ci mette l'amore...Naturalmente una casa editrice è fatta  di tanti autori; l'editore tiene le fila, magari anche per moltissimi anni. Paolo Mauri da Paolo Mauri, Bompiani il non mestiere dell'editore, La Repubblica 22-2-2022

Ermanno Olmi: E' ora di finirla con le guerre!

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Nel suo ultimo  film Torneranno i prati Ermanno Olmi ci racconta la grande guerra del 15-18. Nell'intervista concessa  a Maurizio di Rienzo egli disse : "La guerra? Bisogna parlarne perché i conflitti non si accendano più. Bisogna sapere, conoscere, se no come può la  Storia essere maestra di vita? Le celebrazioni non devono essere sventolio di bandiere ma un modo per capire perché si arrivi sempre a massacrare il proprio e altri popoli... Sappiamo che la guerra è la più grande stupidaggine, ma in eterno rischiamo di ricascarci...Quando avremo il coraggio di ammettere di essere sempre stati stupidi e che è ora di finirla con la guerra?" Ermanno Olmi da Maurizio Di Rienzo, Uomini in trincea, Vivi il Cinema, n.5 2014

Nelson Mandela: Il mio ideale

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Nelson Mandela Nel corso della mia vita ho combattuto contro il dominio bianco e contro il dominio nero. Ho coltivato l'ideale di una società democratica e libera in cui tutte le persone vivano insieme in armonia e con pari opportunità  E' un ideale per il quale spero di vivere e che mi auguro di raggiungere. Ma, se sarà necessario, è un ideale  per il quale sono pronto a morire. Nelson Mandela Ultima parte del discorso:  Processo di Rivonia -  da "Umanesimo dialogo e fraternità eredità di Chiara", atti del convegno  Castelgandolfo 1-.3 aprile 2011

LAVORARE PER LA PACE

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        Lavorare per la pace è un invito ad uscire dall’indifferenza per diventare costruttori di concordia intorno a noi, partendo da noi stessi, impegnando la nostra intelligenza, il cuore, le braccia. Richiede lo sforzo di pensare agli altri, di guarire le ferite e i traumi personali e sociali provocati dall’egoismo che divide, e di indirizzare tutte le forze verso la concretizzazione della pace.       Anche noi possiamo trasformare ogni giorno in una “giornata della pace”, ponendo fine alle piccole o grandi guerre che quotidianamente si scatenano intorno a noi. Per realizzare questo sogno è importante costruire delle reti di amicizia e di solidariet à , offrire una mano per aiutare... e anche saper accettare la mano che gli altri potranno darci.    Come raccontano Denise e Alessandro: «Quando ci siamo conosciuti, stavamo bene insieme. Ci siamo sposati e l’inizio è stato molto bello, anche per la nascita dei figli. Con il passare del tempo sono cominciati gli alti e bassi; non

Sandro Ferri: Reagisco alla tragicità della Storia

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  Sandro Ferri e Sandra Ozzola Alle origini dell'avventura c'è stata la scoperta dell'Europa dellEst che da noi si conosceva poco. Era considerata un relitto della storia, un luogo quasi ridicolo...Per gli italiani l'Est era una cosa buffa. Più ancora dei loro libri vi interessavano le storie personali degli autori travolti dalla storia. Fu la ragione per cui li scegliemmo. Sandra ed io venivamo dalla militanza nell'estrema sinistra, pensando di essere nell'onda del Novecento.  Poi comprendemmo l'esito nefasto di certe ideologie. E ci fu di grande aiuto l'ironia praghese di scrittori come Hrabal e Kundera: per non farsi schiacciare dalla storia grande e terribile bisogna imparare a sbeffeggiarla. Tra gli incontri più importanti ci fu quello con Kazmierz Brandy, "lo zio Casimiro". Un ebreo polacco che ha attraversato le tempeste del secolo sempre con il sorriso ironico sulle labbra,  In fondo è da questi incontri che ho maturato una concezione t

W. Somerset Maugham: Abituarsi alla lettura

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William Somerset Maugham (1874-1965)   “Abituarsi alla lettura è costruirsi un rifugio da quasi tutte le miserie della vita.” W. Somerset Maugham

Accogliere tutti

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Canada: porte aperte per i rifugiati siriani e iracheni . Arabpress Troviamo in persone di riconosciuta traiettoria spirituale e ispiratori di molti, parole che ci incoraggiano a riconoscere il valore di chi ci sta accanto. Simone Well ci invita a vedere tutti come uguali, e parla di verità, giustizia, compassione come valori ispiratori nella nostra vita; Desmond Tutu valorizza la verità, il perdono e la riconciliazione per risolvere i conflitti; per il Dalai Lama la cosa più importante che possiamo fare in questa vita è insegnare ai nostri figli più compassione. Anche quello che Chiara Lubich ci dice sull'amore di misericordia può aiutarci. Scrive che «… è l’amore che fa allargare cuore e braccia ai miserabili, […], agli straziati dalla vita, ai peccatori pentiti. Un amore che sa accogliere il prossimo sviato, amico, fratello o sconosciuto, e lo perdona infinite volte. […] Un amore che non misura e non sarà misurato. E’ una carità fiorita più abbondante, più universale, più

Ryszard Kapuscinski: Con la gente

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Ryszard Kapuscinski (1932-2007)   "Bisogna essere buoni con la gente" Ryszard Kapuscinski la frase è riportata sulla tomba dello scrittore

Antonio Gramsci: Che cos'è la cultura?

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Antonio Gramsci (1891-1937)   "Cultura non è possedere un magazzino ben fornito di notizie, ma la capacità che la nostra mente ha di comprendere la vita, il posto che vi teniamo, i nostri rapporti con gli altri uomini. Ha cultura chi ha coscienza di sé e del tutto, chi sente la relazione con tutti gli altri esseri.” Antonio Gramsci, Quaderni del Carcere,

Anna Maria Ortese: Il mio Ideale

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  Anna Maria Ortese (1914-1998) «Il mio ideale: lavorare per l’umanità, mediante il mio lavoro di scrittrice, collaborare alla pace e al miglioramento degli uomini». Anna Maria  Ortese  (Anna Maria Ortese, Poveri e semplici, BUR 1974