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Visualizzazione dei post da agosto, 2013

Focolari: un movimento pacifista ed ecologico?

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L'isola di Procida, Italia La pace è la salute dell'umanità: pace dell'uomo con se stesso, con gli altri, pace con la natura. Per chi crede, pace con Dio, comunque pace con l'umanità. Pace: perdono, vincolo di amore, unità. Potremmo dire che siamo un movimento pacifista, che dona pace al mondo, i cui membri costruiscono rapporti di pace...Potremmo dire che il Movimento dei Focolari è un movimento ecologico, che contribuisce alla salvaguardia dell'ambiente, che vuole l'amore alla natura perché essa sia il più possibile se stessa e per l'uomo. Arnaldo Diana da Arnaldo Diana, Fatti di solidarietà fra gli uomini e con la natura per costruire la pace, Atti del Convegno "Costruire insieme un mondo unito" Castelgandolfo  2-3 maggio 1992

La solidarietà tra i popoli non si improvvisa

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la sociologa brasiliana Vera Araujo La solidarietà tra i popoli non si improvvisa. Scaturisce dalla dinamica della vita personale e si estende ai rapporti tra i popoli e le nazioni. I paesi industrializzati hanno sviluppato la cultura dell'avere che è arrivata alle massime conseguenze: accaparramento, difesa individualistica del proprio benessere, consumismo, spreco... Ora davanti ai cambiamenti storici, si trovano nella necessità di dare, di solidarizzare, di condividere, e non ne sono capaci.. Non sono capaci di muovere gli ingranaggi della burocrazia, di liberare i beni, di organizzare gli aiuti economici in modo funzionale. Il lavoro a cui tutti siamo chiamati è di ordine anzitutto culturale e spirituale. Bisogna puntare sull'educazione, sul cambiamento delle menti e dei cuori. E' un'opera di liberazione dalla mercificazione della vita. Bisogna far riscoprire a tutti e, ai giovani soprattutto, quei valori che non si vendono e non si comprano, che non sono ogg

Andare al di là delle differenze

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Un momento  di un Convegno  promosso dal "Centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose" del Movimento dei Focolari Moltissime persone di convinzioni non religiose per anni hanno lottato per ideali di giustizia sociale, di fratellanza e di equità, ed oggi attraversano momenti di demotivazione ideologica e di riflusso nell'individualismo. E' possibile recuperare la grandiosa carica morale e civile di costoro?  Riportiamo un brano della risposta data dal filosofo Giuseppe Maria Zanghì durante un convegno. Dobbiamo continuare ad affermare insieme, persone di convinzioni religiose e non religiose,  nelle idee e soprattutto nella vita che l'uomo è l'essere che vive veramente se è in comunione, se è essere sociale. E la comunione, la socialità autentica, domanda che si vada al di là non delle differenze in quanto esse sono fonti di reciproco arricchimento, ma delle differenze in quanto possono diventare mura di separazione. Andando al di