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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

DAVVERO LIBERI

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Francois van Thuan (1928.2002) L'idea di questo mese ci può dare uno spunto di riflessione su alcune delle difficoltà che possono sorgere nelle relazioni interpersonali, soprattutto quando non ci si vuole fermare a una frequentazione solo superficiale.   Da sempre, infatti, nei rapporti sociali esiste il dilemma: privilegiare l'amicizia o la verità?  Molto spesso la vita ci presenta situazioni diverse che richiedono di fare delle scelte. Questo ci porta a soffermarci sul concetto di libertà. Le dinamiche sono complesse: anche in gruppi con esperienza consolidata di impegno e di reciprocità i cambiamenti non sono mai indolori. Con l’aumentare della conoscenza reciproca si conoscono meglio anche i limiti e i difetti delle persone, ma anche la “ruggine” di consuetudini non sempre corrispondenti ai valori originari intorno ai quali ci si era incontrati. Non si può escludere di trovarsi di fronte a comportamenti persino poco etici, immorali o di abuso della fiducia altrui.   Alt

Perdonare: Sentimento o scelta?

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  Chiara Lubich (1920-2008) cittadina onoraria di Torino Quante volte dobbiamo perdonare? Non si tratta di perdonare una persona che offende continuamente, piuttosto di perdonare ripetutamente nel nostro cuore. Il perdono vero, quello che fa sentire liberi, di solito avviene   per gradi. Non è un sentimento, non è dimenticare: è la scelta saggia che la persona può fare, non solo quando l'offesa viene ripetuta, ma anche ogni volta che ritorna in mente. Per questo occorre perdonare ripetutamente. Chiara Lubich ci ricorda che dobbiamo comportarci in questo modo in famiglia, sul lavoro, a scuola o nella propria comunità. Ha scritto: «Lo sai come spesso si vuole compensare con un atto, con una parola corrispondente, l'offesa subita. Sai come per diversità di carattere, o per nervosismo, o per altre cause, le mancanze di amore sono frequenti fra persone che vivono insieme. Ebbene ricordati che solo un atteggiamento di perdono, sempre rinnovato, può mantenere la pace e l'unit

Jesùs Moràn: Il dialogo nell'arte

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  Jesus Moran Quando si ha la fortuna di incontrare qualche autore vivo, di cui si è letto qualcosa, si ha l'impressione di conoscerlo, perché ci ha trasmesso una parte di sé.  Questa è la grande missione dell'arte: che un artista riesce a dialogare con moltissime persone, con tutti quelli che godono della sua arte.  Io credo che nessun artista faccia dell'arte per se stesso, ma per poter dialogare con qualcuno. Credo che non sarebbe giusto, dal punto di vista concettuale, parlare di dialogo unilaterale, perché questa è proprio una contraddizione. Jesùs Moràn da Dialogo, dolore e..., Passi avanti nel dialogo di Jesus Moran, a cura del Centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose del Movimento dei Focolari, Marino 2017