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Visualizzazione dei post con l'etichetta cinema e comunicazione

Frank Capra: Gli uomini onesti

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Frank Capra Gli uomini onesti  di qualsiasi lingua sono apprezzati e amati. Attraggono gli altri come la calamita il ferro. Un uomo onesto porta con se la sua aurea, la sua corona, la sua armata, la sua ricchezza, la sua felicità, il suo stato sociale. Egli racchiude tutto ciò nel più nobile dei titoli: onest'uomo. Frank Capra da Frank Capra Il nome sopra il titolo Lucarini editore

ERMANNO OLMI: Necessario il dialogo tra le religioni

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Una scena del film "Il villaggio di cartone" Nel film Il villaggio di cartone   racconto la mia scoperta  di un'umanità, rimasta integra nei suoi valori, che vive l'esistenza come noi non siamo più capaci di viverla, ci riporta alle origini dell'uomo. Sarà l'Africa, coloro che vengono da lontano a salvarci. Ma ho anche voluto testimoniare come il dialogo tra le religioni  che si liberano del gravame delle Chiese, quando sono rigide istituzioni che separano, rende possibile non solo incontrarsi, ma suscita solidarietà condivise. Ermanno Olmi da Mariapia Bonanate , Il Vangelo laico di Ermanno Olmi, Famiglia cristiana n.31- 2011

Nanni Moretti: Le parole sono importanti

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Nanni Moretti In tempi di violenza verbale e di gente che usa le parole come proiettili, le urla dei protagonisti del mio film Palombella Rossa anticipavano ciò che abbiamo tutti oggi davanti agli occhi... Le parole sono importanti...Probabile che la forbice tra le parole pensate (e anche per questo dolorose) e quelle dette a vanvera si sia, nel frattempo molto  allargata. Nanni Moretti da Arianna Finos e Emiliano Morreale, Oggi la violenza verbale è la stessa di Palombella Rossa, La Repubblica 24 11 2016 

Spike Lee: Sconfiggere la violenza e il razzismo

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Spike Lee Già da piccolo, mia madre mi aveva insegnato che non tutti i neri   sono uguali né la pensano allo stesso modo. Quindi nel mio film Da   5 Bloods. Come fratelli   ho messo in scena un gruppo in cui ognuno è diverso dall'altro. Era necessario per tenere in piedi la storia. E d'altra parte anche la comunità afroamericana ha le sue contraddizioni…Il mio film ha un prologo e un epilogo guidati da due individui fondamentali: Muhammad Ali e Martin Luther King che si sono pronunciati contro la guerra immorale del Vietnam rendendola impopolare e pagando prezzi molto pesanti per questo. Nel film la speaker di Radio Hanoi che dà la notizia dell'assassinio di King evidenzia queste contraddizioni nella truppa afroamericana….Oggi è esplosa la violenza e il razzismo…Bisogna fare oggi un grande lavoro   per risollevare l'America. Lo spero e prego.                     ...

Anna Foglietta: Mostrare le nostre fragilità

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Anna Foglietta Amo molto il teatro; ce ne vorrebbe uno in ogni quartiere...La cultura non deve essere patrimonio esclusivo di certe zone...Non rinnego la mia anima popolare. Mi spiace solo di non aver avuto professionalmente molte occasioni per poterla esprimere...Non si creda che la normalità sia una condizione naturale: al contrario il più delle volte è frutto di un duro lavoro di un lungo percorso.  La normalità va coltivata e non tutte le donne ce la fanno anche per una serie di difficoltà oggettive: poco tempo, insufficienti risorse economiche. Da attrice mi piace prendere sotto la mia ala protettiva donne segnate da turbe psichiche. Sono donne per le quali provo una sincera tenerezza. Le donne sembrano  condannate a mostrare i muscoli, invece è bello mostrare le nostre fragilità. fare richiesta di essere ascoltate.  Anna Foglietta da la Repubblica intervista

Tarkovskij: Dove la felicità?

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Andrej Tarkovskij (1932-1986) “Perché esploriamo lo spazio, quando non sappiamo quasi niente di noi stessi? Certo questi sono i risultati del progresso, ma li possiamo intendere in diversi modi; è difficile dire se il progresso sia un bene o un male. Possiamo soltanto constatare che il progresso storico ha portato a un tremendo conflitto tra lo sviluppo spirituale dell’uomo e le sue conquiste materiali. Il nostro tempo ha un carattere drammatico proprio per questa scissione tra lo spirituale e il materiale, direi anzi un carattere tragico, visto che siamo sull’orlo della distruzione atomica…Galileo e Einstein in qualcosa si sbagliavano, visto che la conoscenza della vita non aggiunge nulla alla nostra felicità… Andrej Tarkovskij  (da un intervista di Antonella Baglivo al regista russo del 1984)

Andrei Tarkovskij: Come nascono i capolavori

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Andrei Tarkovskij (1932-1986) I capolavori nascono nello sforzo di esprimere degli ideali morali ed è alla luce di essi che sorgono le immaginazioni e le sensazioni dell’artista. Se egli ama la vita,  se prova l’irresistibile esigenza di conoscerla, di cambiarla, d contribuire a far sì che essa divenga migliore, insomma, se l’artista si sforza di collaborare all’elevazione  del valore della vita, allora non v’è alcun pericolo nel fatto che la rappresentazione della realtà passi attraverso il filtro della visione soggettiva e degli stati d’animo  dell’autore, perché il risultato sarà sempre uno sforzo spirituale in nome del perfezionamento dell’uomo. Un’immagine del mondo che ci affascinerà per l’armonia dei  sentimenti e dei pensieri, per la sua nobiltà e lucidità. Andrej Tarkovskij