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Visualizzazione dei post da novembre, 2014

Giù le mani dai territori

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L'isola di Procida (Italia) Erroneamente il politico pensa di possedere il luogo nel quale esercita il suo mandato! Questo era prima, quando c'era la Monarchia o quando imperava la Dittatura. La Democrazia ha capovolto la situazione.  A quanti si impegnano coraggiosamente nella vita politica di oggi doniamo questa poesia:  L'isola non è tua                    non è tua la città                    il mondo. Tu sei dell'isola,                 le appartieni con gli altri                 a custodire un bene. Vi abiti per arricchirla. Se all'ombra della tua casa si brama            e si possiede, tu guarda              il costone che sprofonda in mare. L'isola non è tua.                       Tu sei dell'isola, di una città,              del mondo. da Pasquale Lubrano Lavadera,  L'isola non è tua , Mobydick, Faenza 2007.

L'invidia per i sogni degli altri

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Luigino Bruni L’invidia collettiva verso un singolo è una grave e diffusa malattia sociale, organizzativa e comunitaria. La incontriamo tutte le volte che in un gruppo si crea una certa perversa solidarietà attraverso il processo di invidia-gelosia per una persona, che diventa ostracismo e persecuzione di quella persona da parte di tutti gli altri. E accade (quasi) sempre che i persecutori per giustificarsi trovino delle ragioni di colpevolezza del perseguitato, mascherando a loro stessi e agli altri la sola vera ragione: la gelosia-invidia. Non è poi raro che la prima ragione della persecuzione nasca dai “sogni” del perseguitato. Un membro di un gruppo, che si stava già distinguendo per qualche ragione, comunica – ai colleghi, ai membri della comunità – un progetto di vita, un piano di riforma, una visione più grande.  Gli ascoltatori interpretano il “sogno”, e conoscendo le qualità del sognatore, credono che quei progetti più grandi dei loro potranno avverarsi realmente.

"Terra di Maria": nasce in Italia il cinema crowdfunding

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Una scena del film Terra di Maria di Manuel Cotelo Una nuova tendenza si fa strada: lo spettatore può scegliere la sala per vedere il film che vorrebbe. E' il caso di Terra di Maria , il doc dello spagnolo Manuel Cotelo, distribuito dalla società InfinitoMasUno, responsabile dei diritti del film in Italia, già in sala a Firenze a metà settembre  e il 5 novembre al cinema Adriano a Roma, in una proiezione che ha avuto il tutto esaurito. Un film che intreccia realtà e finzione, e pone, attraverso un personaggio dalla fede vacillante alcuni interrogativi: davvero pregano e chi pregano i cristiani? La società ha trovato il suo posto nel mercato cinematografico, imparando dal metodo crowdfunding , con una soluzione semplice, una distribuzione "dal basso". Ovvero scelgono gli spettatori se vogliono vedere il film in una determinata città Emanuela Genevose da Emanuela Genovese, Cinema, il protagonista è lo spettatore , Avvenire 2 novembre 2014

Francesco De Gregori: Il gioco del pallone

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Il gioco del pallone si presta ad essere una buona metafora della vita. In quell'immagine, del giocatore che non si giudica da un calcio di rigore, ci sono le paure dell'adolescente di sbagliare. Ma c'è anche qualcuno che deve dirgli che non è da quel gesto che si misurerà il successo o l'insuccesso della sua vita...Tutto va ricondotto alla dimensione umana. Anche la sconfitta. Francesco De Gregori da Antonio Gnoli, Due uomini per un'Alice delle meraviglie , Il Venerdì di Repubblica 7 novembre 2014

Il giovane favoloso: grande successo di pubblico

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Elio Germano in una scena del film Il giovane favoloso di Mario Martone Digiuno di premi  al recente Festival di venezia, Il giovane favoloso di Mario Martone, interpretato da Elio Germano, ha superato, dopo oltre un mese di presentazione alla Mostra, i 3 milioni di euro in 20 giorni di programmazione. Un evento, un caso, un cambio di prospettiva improvviso? Dal trailer accativante (e per farlo serve contenuto) e dal cast forte (e non basta la presenza di attori famosi perché belli) si evince una certezza: il buon cinema, anche se non per tutti i palati, esiste. Come esiste, ed è vivo, lo spettatore, anche giovane, che sceglie al di là del film commerciale. Emanuela Genovese da Emanuela Genovese, Cinema, Il protagonita? E' lo spettatore , Avvenire 2 novembre 2014

Jeremy Irons: Nessuno vorrebbe lasciare la propria casa

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L'attore Jeremy Irons Sogno un mondo aperto, in cui tutti possano muoversi liberamente; un mondo pulito dove la prima regola sia il rispetto. Vorrei governi che gestiscano l'emergenza come l'immigrazione, che sappiano migliorare  le condizioni di vita  nei paesi di provenienza dei migranti, perché nessuno vorrebbe lasciare la propria casa. Chi lo fa, deve essere aiutato a monte, con più sicurezza e lavoro. Jeremy Irons da Claudia Cotalli, Devo tutto a due donne , Grazia Mondadori