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Visualizzazione dei post da ottobre, 2012

Premio Nobel per la Pace all’Unione Europea

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Catherine Margaret Ashton All’Unione Eropea va Premio Nobel per la Pace 2012. Riportiamo un passo di un articolo di Catherine Margaret Ashton - Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, dal titolo significativo: “Valori e diritti, la forza dell’Europa”. L’unione europea ha una posizione ecnomica di rilievo nelle classifiche economiche…Ciò conferisce all’Unione Europea notevoli mezzi di pressione per promuovere le questioni che ci stanno a cuore, come il rispetto dei diritti umani e della dignità umana. Nel mondo intero le persone credono negli stessi valori in cui crediamo noi. Prendiamo ad esempio la “primavera araba” e ciò che chiedevano i manifestanti in piazza Tahrir: lavoro, dignità e diritti. Riguardo al sostegno e alla realizzazione di tali richieste l’Unione Europea ha un punteggio superiore a qualsiasi altra potenza! La politica mondiale sarà sempre più plasmata dalle richieste delle persone comuni: richie

Ritornano Francesco e Chiara d’Assisi in un musical con Massimiliano Varrese

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Massimiliano Varrese, attore eclettico che spazia tra la recitazione, il canto e il balleto, già apprezzato per la sua interpretazione del film Fuoco su di me , Premio per la Cultura del Dialogo al Festival di Venezia del 2006, ha ricevuto il prestigioso Premio teatrale “Vittorio Gassman” per la sua   innovativa interpretazione del musical Tre metri sopra il cielo , e il Premio Fraternità Città di Benevento nel 2008. Poi. dopo una serie di fiction televisive, ha scritto col mio amico Francesco Serino il libro L’estate è già finita (Sonda Edizioni) ed è nato un progetto teatrale in collaborazione con il maestro Maurizio Mastrini,   Processi invers,i sulle poesie di Diego Maria Porena. Ultimamente poi è stato protagonista al cinema del film Il mistero di Laura di Giovanni Galletta”. Lo abbiamo intervistato dopo i primi spettacoli del musical Chiara e Francesco. L'amore quello vero. Oggi sei protagonista nella parte di Francesco con   Marina Murari nella parte di Chiara, ne

L’etica del vivere nel declino della mente

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Molti paesi, come il nostro, negli ultimi decenni si sono internazionalizzati, acquisendo nuovi abitanti e tematiche etico-religiose di riferimento differenziate e disperse, mentre le tradizionali si sono in larga misura attenuate e laicizzate. Questi fenomeni hanno avuto origine già da lungo tempo, ancor prima delle cospicue ondate migratorie degli ultimi tempi, altrimenti sarebbe impensabile che un paese, che appariva o si dichiarava ancora largamente cattolico,   avesse poi approvato con referendum popolare due istituti come il divorzio e l’aborto ( sia pure sotto la dizione un po’ attenuata di legge per la maternità e paternità responsabile ) dichiaratamente avversati e proibiti dall’etica   presupposta come maggioritaria. Rimane il fatto che le tematiche relative ai problemi dell’invecchiamento e del fine vita siano temi sensibili per almeno   quattro    motivi : 1) di   loro si è appropriata strumentalmente “la politica”; 2) interessano fatalmente tutta la popolazione, i

"Non fare della Politica una professione" di Giuseppe Dossetti

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Giuseppe Dossetti Vengono pubblicati in un interessante volume “Il Vangelo nella storia. Conversazioni 1993-1995” (Edizioni Paoline) le ultime interviste a Giuseppe Dossetti sulla sua esperienza politica. Con forza egli sottolinea alcune condizioni indispensabili per l’impegno politico: la pura gratuità , la doverosa non professionalità (un deciso NO ai politici di professione!) e un necessario limite della durata dell’impegno. Sono temi oggi molto dibattuti, ma che Dossetti con chiarezza estrema enunciava già nel 1993, all’indomani di “mani pulite”. Ne riportiamo alcuni passi. Una prima condizione sarebbe proprio questa: che non ci sia un proposito di impegno politico che nasca dalla convinzione di una “missione a fare”. Nego “la missione a fare”. Nella politica non c’è. Mentre abitualmente e nell’esperienza concreta, la politica è stata pensata come una “missione a fare”. E’ questo che secondo me avvelena tutto. La seconda condizione è la gratuità, che si misura

"Doppio Misto" di Raffaele La Capria

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Raffele La Capria e la moglie Ilaria Occhini Lo scrittore Raffele La Capria ha compiuto 90 anni e festeggia il suo compleanno con un nuovo libro di racconti, Doppio misto, per i tipi della Mondadori. Tra questi  racconti, particolarmente bello l'ultimo dedicato alla moglie dal titolo La vita sommersa e quella salvata, dove, come scrive Ida Bozzi "le vicende si fanno più vicine intime: il matrimonio con Ilaria Occhini, le vicissitudini della coppia, la casa caprese, l'amore ritrovato. E poco importa - scrive La Capria - se non proprio tutto quello che scrivo corrisponnde alla realtà, se la felicità non fu proprio così completa e c'era qualcosa in lei che talvolta d'improvviso l'offuscava: l'importante è che io possa raccontarmi quel tempo,..., come sto facendo senza sentire dentro di me nessuna vera contraddizione . Come una verità cercata a lungo, che l'autore scopre e accetta essere, infine, soltanto una versione dei fatti. Ma la mi

Una nuova classe dirigente

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giovani in un'aula universitaria Più che di un rinnovamento anagrafico,  la politica necessita oggi di una forte iniezione etica.  Con una nuova classe dirigenre  che non pensi solo a "sitemarsi" con vitalizi e benefici vari.  Chi va in politica deve "rimetterci".  E non guadagnarci.  Servire il paese è già un grande onore.  E dopo uno o due mandati si torna tutti alle occupazioni di prima. da Famiglia Cristiana - L'armata brancaleone nel Paese del Bengodi - 30 settembre 2012

Jordi Illa: Dobbiamo ridurre la povertà

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Loppiano Lab 2012 Dobbiamo ridurre la povertà attorno a noi e nel mondo. E la povertà più grande nel nostro mondo è la solitudine, la disperazione, l'angoscia. Penso che dobbiamo dare a queste persone bisognose fraternità,  e questo rappresenta una forma di amore reciproco:  dobbiamo vivere la fraternità per eliminare questo tipo di povertà. Jordi Illa da  Atti del corso di approfondimento per “amici del dialogo” di convinzioni non religiose – Castelgandolfo 27 febbraio, 1 marzo 2009

Corresponsabilità nel dialogo

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  Diana Pezza Borrelli col marito Antonio Borrelli Credo che dobbiamo tutti recuperare due grandissimi valori: la libertà e la responsabilità. Se io ho la libertà di amare, di portare avanti la realtà del dialogo, sia all’interno di un partito o di qualsiasi realtà sociale, non ho timore del giudizio degli altri, e non mi interessa se l’altro è del mio partito o di un altro. Il sentirmi corresponsabile insieme a tanti   in questo dialogo mi spinge ad essere sempre più concreta e a comunicare agli altri questa vita. Diana Pezza Borrelli da  Atti del corso di approfondimento per “amici del dialogo” di convinzioni non religiose – Castelgandolfo 27 febbraio, 1 marzo 2009

"Dio, questo sconosciuto" di Vincenzo Cerami

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“Dio, questo sconosciuto” si intitola così il dialogo tra credenti e non credenti che si svolgerà ad   Assisi il 5 e 6 ottobre. E’ l’ultima interessante iniziativa, in ordine di tempo, messa in piedi grazie al prezioso apporto del Pontificio Consiglio per la Cultura. L’occasione è l’Anno della Fede indetto da papa Benedetto XVI. Si tratta di due fitte giornate in cui si confronterà il mondo cattolico con quello laico (quando non propriamente ateo). Quel che si muove nell’asfittico clima culturale italiano lo si deve soprattutto alla Chiesa, mai come in questo periodo aperta ai confronti fino a ieri “impossibili”. Si parlerà del lavoro, dell’impresa, dell’ecologia, del dialogo interculturale e interreligioso, del nichilismo e, per quanto riguarda me, del rapporto tra arte e fede. Quel che renderà vivo il dibattito è la centralità della persona in sé per sé, al di là (o al di sotto) del suo ruolo sociale: la persona in quanto creatura francescana, con i suoi silenzi, i suoi