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Visualizzazione dei post da novembre, 2015

Caro fratello che hai scelto di combattere con l'Isis

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Un gruppo di jiadisti dell'Isis    Caro fratello che hai abbracciato il fucile per seguire  la politica di guerra dell’Isis, tu sei mio fratello anche se oggi mi sei nemico e vuoi uccidermi.     Gesù mi dice che devo amarti.     Ma come posso amarti se tu mi stai davanti con fucile pronto a colpirmi o a farmi salare in aria con la tua cintura di esplosivo?     Non lo so fratello.     Come cristiano posso solo chiedere al mio Dio di farti capire che con la violenza della guerra tutto è perduto e con la pace tutto è salvato.     Non ho altra arma se non la preghiera.     Resta un mistero per me la tua decisione di uccidere noi cristiani, solo perché un tempo anche noi siamo piombati con violenza nelle vostre terre per convertirvi.     Un crimine, il nostro, allora, un crimine, il vostro, oggi.      Ma non abbiamo già pagato abbastanza per questi crimini?    Perché ancora altro sangue, altra violenza.     Sei proprio sicuro fratello che la violenza e il sangue

Chiara Lubich: Il terrorismo è generato dall'ingiustizia

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Chiara Lubich (1920-2008)    La pace è oggi un bene così prezioso che tutti noi, adulti e giovani, persone responsabili e semplici cittadini, dobbiamo impegnarci a salvaguardarla. Naturalmente per sapere come comportarci, occorre conoscere bene le cause più profonde dell'attuale drammatica situazione.    E' noto come nel mondo non regni la giustizia, come vi siano Paesi ricchi e Paesi poveri, mentre il piano di Dio sull'umanità sarebbe quello d’essere tutti fratelli, in una sola grande famiglia con un solo Padre.    E' questo squilibrio uno dei fattori, forse più determinante, che genera risentimento, ostilità, vendetta, terrorismo.    E allora come creare maggiore uguaglianza, come suscitare una certa comunione di beni?  E' ovvio che i beni non si muovono se non si muovono i cuori. Occorre, quindi diffondere l'amore, quell'amore reciproco che genera la fratellanza. Occorre invadere il mondo con l'amore! Cominciando da noi stessi (...) Un amo

Scuola: una riflessione sulla valutazione e sulle prove INVALSI

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Cè un gran parlare oggi della riforma Giannini sulla nostra scuola. A favore o contro.   Vogliamo soffermarci un attimo sulla valutazione e sulle prove INVALSI. Intanto siamo molto contenti di sapere che esiste un vivo dibattito in corso e che in molte scuole c’è un giusto concetto della valutazione, e che si entra con delicatezza nel sistema valutativo, per favorire una progressiva maturazione dell’allievo senza troppi traumi . Nelle nostra esperienza di insegnamento, anni importanti perché entravano a buon diritto i Decreti Delegati, non poca fatica abbiamo fatto per convincerci della bontà di una maggiore democratizzazione scolastica.  Riteniamo, però, che la valutazione resta l’argomento più complesso, spinoso e controverso nel quale intervengono tanti fattori di carattere sociologico, psicologico, pedagogico, dove non è stato mai facile trovare unanimità. Ci siamo spesso rifatti a Don Milani e alla Montessori perché  abbiamo condiviso i loro sforzi e i risultati d

Quando la morte è una lezione di umanità

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Funerale civile per Valeria Solesin Oggi che il mondo si raggomitola su se stesso, che si chiude e inalbera una corazza a difesa dei suoi valori e della sua gente, che blinda frontiere e restringe passaggi, oggi c'è un uomo che a questo mondo dà una lezione di umanità commovente. È un uomo normale, o almeno lo era fino a 10 giorni fa: aveva un lavoro, una casa, una moglie, una figlia. Al mattino si alzava, afferrava gli occhiali dal comodino, si beveva un caffè, andava in ufficio, ci stava fino a sera poi, dopo un adeguato numero di ore, compiva il percorso inverso e tornava a casa, si levava gli occhiali e si addormentava nella rassicurante certezza della sua tranquilla quotidianità. Una notte però quella sua pacifica routine è stata scombinata, irrimediabilmente, da un gruppo di senza dio che in nome di dio gli hanno ammazzato la figlia. Che aveva 28 anni, questa figlia, ed era bella e anche buona: una di quelle che la gente te le invidia. E ora che la gente pensa di non ave

Come faceva Gandhi

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Una scena del film "Gandhi" di Richard Attenborough (1982) “Quando c'è vuoto di contenuti, mancanza di ideali si gratta nel secchio sporco e ci si infanga. La politica, purtroppo, è spesso in mano a qualche mestatore di odio...Non ci resta che combattere la nostra buona battaglia come faceva Gandhi: parola e azione, azione e parola, mai la violenza, mai la turpitudine, mai il marciume, mai il fango... ma la forza, il coraggio, la potenza dell'amore per l'uomo!”

Enzo Bianchi: Tradurre i valori in realtà concrete.

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Enzo Bianchi La spiritualità - se vuole realizzarsi e non restare confinata nel non luogo dell’utopia o nel segreto dei cuori - dovrà non solo accettare ma anche desiderare di «farsi carne» nella vita pubblica e  comunitaria; così come, reciprocamente, la politica dovrà sollevarsi dalla ripetitiva amministrazione dell’esistente per ricercare un «governo degli uomini» degno di tal nome. Governo che non è dominio sugli altri, né affermazione dei propri interessi, ma efficacia dell’autorità, capacità di «far agire», di promuovere cambiamenti, di suscitare attese e di confortarle con risultati concreti. In un mondo in cui si fa tanto parlare di «valori» e si fa così fatica a ritrovarli nel quotidiano, saper coniugare comunitariamente spiritualità e politica diventa allora un’esigenza ineludibile: le giovani generazioni presenti e future non ci chiederanno conto dei progressi di un mercato svuotato di senso né di una nobiltà d’animo nascosta nella nostra intimità, ma piuttos

Gibì, tu sei il più...

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di Walter Kostner