KAPUNSCINSKI : PER IL DIALOGO OCCORRE ACCETTARE LA DIVERSITA'

Ryszard Kapunscinski

Il dialogo con gli altri non è mai stato facile né mai lo sarà, specialmente ora che tutto assume una scala così vasta, così difficile da comprendere e controllare, e che tante forze lavorano per ostacolarlo, se non addirittura per renderlo impossibile. Ma a parte questi scopi e interessi puramente politici, ideologici ed economici, esistono anche altri problemi di fondo.
Uno di essi viene messo a fuoco dall'ipotesi di Sapir-Whorf sulla cosiddetta relatività linguistica.
Sostanzialmente essa sostiene che il pensiero viene formulato in base alla lingua e che, parlando diverse lingue, ognuno di noi si crea un immagine del mondo personale e diversa da quella degli altri.
Queste immagini non combaciano, non sono intercambiabili,
Quindi il dialogo, seppure non impossibile, richiede da parte degli interlocutori un grosso sforzo, una paziente tolleranza e il desiderio di capire e di intendersi,
Il rendersi conto che, parlando con un altro, abbiamo davanti qualcuno che in quello stesso momento vede e capisce il mondo in modo diverso dal nostro, è fondamentale per favorire un dialogo positivo.
RYSZARD kAPUSCINSKI
[da Ryszard Kapuscinski, L'altro, Feltrinelli 2006]

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