FERNANDO ARAMBURU: AL PRIMO POSTO L'ESSERE UMANO

Fernando Aramburu


La letteratura può essere una cura all'odio. Per me lo è stata. Mi sono salvato grazie ai libri...Leggevo compulsivamente da ragazzo, ma devo la mia formazione umanista a Albert Camus. La sua idea di "uomo in rivolta" è un antidoto al totalitarismo. Mi ha insegnato a rigettare ogni violenza come atto immorale, e a mettere sempre al primo posto l'essere umano. Camus dice una cosa in fondo semplicissima; non si può migliorare la società recando danno agli altri...Ho appreso da Camus a vivere pacificamente.
L'odio è una pulsione umana naturale, per combatterlo va abbracciata una prospettiva democratica. Bisogna mettere in campo cultura, educazione, rispetto, creare spazi di civilizzazione.
Guardiamo la guerra in Ucraina, purtroppo lì si sta consumando un'enorme tragedia collettiva, generata dal sentimento di superiorità di un capo di Stato che si sente legittimato alla violenza...I nazionalisti ritengono il proprio paese una proprietà da difendere, non guardano oltre. ...I nuovi populismi utilizzano linguaggi di esclusione verso le minoranze e fomentano l'odio.
Non riesco a farmene una ragione. Da parte mia non accetto neanche il concetto di straniero. Ogni volta che mi trovo davanti a un altro essere umano, chiunque esso sia, subisco una fascinazione.
Inizio a domandarmi chissà che cosa starà pensando, che cosa sente, che sogna. Quasi mai ottengo la risposta ma questa contemplazione della sensibilità altrui è la sostanza primaria della letteratura, che è sempre un'amplificazione dell'esperienza umana.
Fernando Aramburu
dall'intervista di Raffaella De Santis a Fernando Aramburu, La Repubblica 21 ottobre 2022

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