CI VORREBBE UN MIRACOLO


 Come vedete dall'immagine sopra queste poche righe (è un muro di Trastevere) per il nostro miracolo andiamo a cercare uno strano e dimenticato personaggio dell'antica dottrina dei soviet (perché del comunismo, alla fine, non si butta mai nulla!).Anton Semenovic Makarenko, che fu un grandissimo pedagogista, considerato l'educatore sovietico ufficiale, morto a Mosca nel 1939, prima di vedere il disastro dell’impero sovietico. Durante tutta la sua vita aveva immaginato la pedagogia come lo strumento per creare l’uomo sovietico(terribile previsione poi non realizzata,per fortuna nostra) che avrebbe portato il "sol dell'avvenire"e realizzato la rivoluzione rendendo l'umanità felice. Perché parlare di questo ormai dimenticato personaggio? Nel suo libro "Poema pedagogico" usa un'espressione che ci ha affascinati: "Moralmente handicappato", e parla della possibilità di trasformare un vulnus in una risorsa, ossia trarre vantaggio da un disagio. Noi siamo convinti che la disabilità, fisica, psichica e sensoriale può essere concepita come l'opportunità per rinsaldare i valori di una comunità, stabilire modelli positivi, rovesciare il concetto di differenza e, in particolare nel nostro mestiere (facciamo i comunicatori), mutare quella che viene chiamata da Lipovetsky “beneficenza mediatica”, ossia quando i dolori diventano occasioni di intrattenimento ed è ancora una volta la cultura edonista di massa che si afferma. . .


Paola Severini Melograni, Eugenio Giannetta, Andrea Battilana, Stefania Viglietta, Dominique Febin, Michela Mayla, gli Autorevoli Editorialisti per Angelipress, la redazione della Sfida della Solidarietà e la redazione di OancheNo.

Dall'Agenzia web angelipress.com

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