Dal Belgio una forte esperienza di dialogo con i giovani



In Belgio, il progetto Together4Peace
un percorso di formazione alla reciprocità, inserito
nella società multiculturale, ha messo in rilievo
valori come il rispetto, la solidarietà... Nasce
l’idea di coinvolgere 120 giovani nel preparare,
con il Gen Rosso, lo spettacolo “Streetlight”,
percorrendo un cammino pedagogico di formazione
al rapporto con l’altro, con il diverso da te. 

L’esperienza di Streetlight è stata “toccare
che l’unità, pur fra le varie diversità, è possibile.
Dopo lo spettacolo, con la forza della loro
età, i giovani hanno continuato ad incrementare
la fraternità fra loro, attraverso i mezzi di comunicazione
con slogan giornalieri o incontrandosi
per le varie attività.
.
Con gioia costatiamo che il “lifestyle4peace”
ha preso radici nella normalità della vita di
gran parte dei giovani protagonisti e lo stanno
mettendo in pratica assieme agli adulti, nelle
più varie forme. A Bruxelles ci si è lanciati in
un’attività sportiva con ragazzi di un quartiere
svantaggiato e giovani Rom in situazione precarie.
Un momento speciale è stato quando i
giovani Rom hanno cantato le loro tipiche canzoni;
pur conoscendosi da poche ore, regnava
un’atmosfera di famiglia.
Una musulmana, promotrice di rapporti fra il
cristiani e il mondo musulmano, ha aperto la
sua casa a questi giovani, per favorire il dialogo.
 Il 20 aprile, durante
un forum sul tema "fiducia nell’educazione",
hanno presentato quanto hanno vissuto, attraverso
espressioni artistiche ed interventi vari.
 
È un’esperienza di dialogo fra giovani credenti,
persone di altre religioni e di convinzioni
non religiose: piccolo bozzetto della nostra società
secolarizzata, che trova la strada della piena
realizzazione vivendo l’unità nella diversità.

Anne e Georges Lecoq
da "Dialogo tra amici" n.56 - Aprile 2013 - Centro del Dialogo con persone di convinzioni non religiose
Posted by Picasa

Commenti

Post popolari in questo blog

"...E miglia da percorrere" di Robert Frost

Francesco D'Assisi: Chi lavora con le mani, la testa e il cuore

Ennio Flaiano: C'è un limite al dolore