ANDREA SEGRE: Creiamo anticorpi culturali

Andrea Segre
Riportiamo alcuni passi di una interessante intervista al regista veneziano Andrea Segre:

Il Veneto ha perso l’occasione di essere un incredibile laboratorio di intercultura…Ha prevalso la paura. Hanno vinto ragionamenti così: : “La mia vita sta cambiando,  colpa dell’altro. Non so cosa sarà il futuro. Le mie certezze si sbriciolano, dipende dai nuovi arrivati.” Non accetto l’atteggiamento di certa politica che consapevolmente alimenta dolori e ansie del “popolino”. Dobbiamo tutti abituarci a questi cambiamenti…Siamo ancora in tempo per cambiare…La paura è perdente. E’ fondamentale la società civile attiva, che permette alle comunità  di dotarsi di anticorpi, evitando il pericolo della xenofobia…Non possiamo frenare i processi di immigrazione…Un alleato speciale per creare anticorpi è la  cultura, l’economia da sola non basta: l’economia è interazione non integrazione…La sfida dei prossimi anni sarà quella di ridefinire un welfare globale, nel nome di diritti globali, non negoziabili. Abbiamo in mano il futuro, possiamo sconfiggere la paura, fare dei nostri anticorpi un corpo civile e per farlo abbiamo a disposizione uno strumento in più: la memoria. Che a Venezia si respira ovunque, inevitabilmente. C’è qualcosa nella città che aiuta a fermare la fretta, l’ansia per il futuro, a riflettere, a concentraci su ciò che è veramente importante.
Andrea Segre

da Annachiara Sacchi, Interazione non è integrazione ma questa terra può accogliere, intervista ad Andrea Segre che gira film sui temi delle migrazionei, Corriere della Sera La lettura 20/11/2015

Commenti

Post popolari in questo blog

"...E miglia da percorrere" di Robert Frost

Francesco D'Assisi: Chi lavora con le mani, la testa e il cuore

Ennio Flaiano: C'è un limite al dolore