Il dialogo costruisce persone positive

Mreno Orazi
Nel presente il dialogo non ha più, socraticamente, lo scopo di approdare alla verità attraverso il confronto delle opinioni; esso è chiamato ad adempiere una funzione di armonizzazione delle spinte contrastanti che agitano l’animo dell’uomo.
La consapevolezza dei limiti interni della lingua, dell’impossibilità della parola di dire pienamente l’Essere dell’Uomo, assegna al dialogo una funzione positiva, tanto più utile nel presente in quanto tale funzione rischia di venir meno o di dissolversi a causa del rumore assordante prodotto dalla cacofonia mass-mediatica dei nostri tempi.
Attraverso il dialogo possiamo conseguire una maggiore consapevolezza e comprensione dei significati delle parole e dei condizionamenti negativi che l’eredità storica racchiusa nella lingua frappone alla comunicazione-comunione.
Il dialogo che stiamo sviluppando tra noi consiste in un esercizio responsabile della parola, in un'attività ermeneutica volta a identificare e a superare il negativo della lingua e a trasformare la comunicazione verbale in forza positiva aggregante.
Quando è orientato alla ricerca del bene, è sostenuto da un vigile senso critico, si alimenta di una spiritualità che scommette sulla bontà dell'uomo, il dialogo costruisce persone positive, rifonda i rapporti interpersonali e rigenera la socialità

Moreno Orazi



da Atti del convegno "Dialogo su coscienza e povertà" promosso dal Centro del Dialogo con persone di convinzioni non religiose del Mov. dei Focolari

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