David Grossman: Crescere oggi è dura

lo scrittore David Grossman

Crescere oggi è dura. Quando ero bambino e giovane genitore, i limiti erano più chiari. C’era una gerarchia, con i genitori, gli insegnanti e più tardi l’esercito. Un centro del mondo chiaro. Forse era un’illusione che dava stabilità. Ora tutto è saltato. E i bambini avvertono la fragilità degli stessi genitori, che sono bambini anche loro. Mi chiedo come si comporteranno quando avranno trent’anni. Il mondo è così crudele, e tutta questa ferocia arriva sulla TV e sul computer. Difficile proteggere l’innocenza dei figli così esposti alla violenza. Devi combattere. Internet è uno strumento meraviglioso. Ma quando un bambino vi approda e come se entrasse nella giungla. E’ un dovere genitoriale proteggerlo, accompagnarlo….Un bambino è un ambino dovunque. Solo più tardi arriva l’ansia per il terrorismo e si deve insegnargli a evitare  i posti pericolosi, sostenerlo quando saprà che un giovane è stato ucciso in guerra. Mostrare la realtà a degli occhi innocenti è pazzesco…L’intuizione di trattare i bambini come persone è stata salutare, ma porre delle frontiere  è importante e il genitore credo debba usare tutta la sua intuizione e capire i limiti che gli stessi bambini chiedono di mettere. Deve essere un gioco delicato in cui non basta dire di essere un modello morale, ma comportarsi davvero in modo etico. Solo così ti seguiranno, impareranno ad essere delle persone perbene, così come impareranno a mettersi le scarpe.

David Grossman

da  Susanna Nirestein, Crescere oggi è dura, servono più favole" La Repubblica  18 novembre 2016

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