Giacomo Marramao: Interrogandoci sul dopo

Giacomo Marramao

Queste piazze  e strade vuote offrono una visione esteticamente splendida ma fortemente estraniante. Quando tutto questo sarà alle spalle occorrerà capire quali ferite psichiche, quali sofferenze sociali e quale rabbia un evento di tali proporzioni ci avrà lasciato.
Interrogandoci sul "dopo" non dobbiamo trascurare l'origine di tutto questo.
Alludo alla violenza "estrattiva" e arbitraria, esercitata dalla specie umana sulle altre forme di vita, animali e vegetali, del pianeta. Abbiamo ignorato i vari messaggi di allarme e avvertimento giunti dal pensiero scientifico e filosofico. Ma quello che stiamo vivendo non è il segno della sventura o della punizione divina (come in certe parti del mondo si continua a credere) ma l'effetto del modo in cui la natura reagisce, con il  virus, all'alterazione che abbiamo prodotto in quel mondo-ambiente che è alla base della nostra sussistenza. Se non riflettiamo sull'origine, e non rinegozieremo il nostro rapporto con il pianeta, non vi sarà alcun dopo. E più rimuoveremo il problema, meno tempo avremo a disposizione.

Giacomo Marramao


Da Antonio Gnoli, la nuova peste  è l'ultima occasione, intervista a Giacoma Marramao Robinson 25 4 20

Commenti

Post popolari in questo blog

"...E miglia da percorrere" di Robert Frost

Francesco D'Assisi: Chi lavora con le mani, la testa e il cuore

Ennio Flaiano: C'è un limite al dolore