Antonio Borrelli: Quale rapporto educativo con gli allievi?

Antonio Borrelli con la moglie Diana
Antonio Borrelli (1928-2014), scultore, ha insegnato per molti anni "Tecnica della fusione" all'Accademia delle Belle Arti di Napoli. Riportiamo un suo pensiero sul rapporto educativo.

“E’ importante avere un bel rapporto con gli studenti, io cercavo di dare il meglio di me e di trasmettere competenza, tecnica e amore per la ricerca: loro coglievano questa mia disponibilità e l’apprezzavano.

Il rapporto con gli allievi è fondamentale: quando un maestro non instaura un rapporto - chiamiamolo pure “d’amore”- con gli allievi ,secondo me, sbaglia.
Ci deve essere il piacere di stare insieme, perché non è facile far lavorare notte e giorno dei ragazzi.
Quando per la fusione accendi il forno, devi seguire tutto il percorso per arrivare dalla cera alla forma. Il forno resta acceso tutta la notte e ci vuole chi si cura del fuoco: se non c’è passione e piacere non c’è neanche il risultato.
Io con i miei allievi ho sempre lavorato bene, un po’ per fortuna e un po’ per la capacità di trasmettere entusiasmo.
Ricordo alcune nottate passate nello studio con allievi e collaboratori. Lo studio era la Chiesa sconsacrata della Solitaria. Si parlava, fumando sigarette e bevendo caffè.
Si discuteva d’arte e di politica e senza che ce ne accorgessimo, si finiva per fare l’alba. A volte c’era da realizzare un’opera che doveva essere presentata per un concorso e la passione con la quale vivevo questo impegno era contagiosa per gli allievi che condividevano con me questi momenti , come nelle antiche botteghe d’arte.”

Antonio Borrelli 


da “Dialogo con Antonio Borrelli “ di Mario Franco, Edizioni Paparo 2009





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