Antonio Borrelli dona una scultura a Napoli



Scultore micro-mega. Una definizione insolita nell’arte del Novecento, ma calza a pennello ad Antonio Borrelli. Classe 1928, una vita scandita dall’insegnamento all’Accademia delle Belle Arti di Napoli e dalla ricerca artistica che volge, sul finire degli anni ‘70, verso modalità astratto-geometriche.

Oggi una delle sue sculture appartiene a Napoli. Si tratta di “Composizione”, creazione quasi “spaziale” che nell’accostamento e sovrapposizione di elementi geometrici sembra venire direttamente dal futuro.

Alla cerimonia di consegna dell’opera alla nostra città, svoltasi al Castel dell’Ovo, erano presenti il sindaco Rosa Russo Iervolino e l’assessore alla cultura del Comune Nicola Oddati.

L’artista napoletano ha esercitato proprio nel cuore del secolo passato la sua abilità. I risultati sono sorprendenti: nel passaggio dalle mega strutture monumentali, come la scultura per il Circolo Didattico Villanova a Napoli, alle micro strutture dei gioielli e degli oggetti d’arredamento, Borrelli ha costruito la sua poetica. Quella di un rigore formale che va oltre i semplici obbiettivi dell’arte plastica e trova la propria ragion d’essere in un’unica matrice, un universale, potremmo dire, che lega gli artisti di tutta la terra. Ecco che nella manipolazione paziente di metalli, precipuamente oro e argento, ha plasmato gioielli dalle forme geometriche i quali nascondono una progettualità più ampia. I gioielli stessi diventono modelli per grandi sculture. Molte di arredo pubblico, nell’ottica della funzione di utilità dell’arte in ambito sociale e civile.

Rossella Galletti


dal quotidiano Roma, 5 novembre 2010

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