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Visualizzazione dei post da 2025

In dialogo con Alessio Boni

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--> Dopo anni di serio e tenace impegno, Alessio Boni raccoglie oggi in tutto il mondo un meritato successo e importanti riconoscimenti. Tra questi il “Premio Fraternità – Città di Benevento 2008” promosso dai Gruppi del Dialogo della Campania, Puglia e Basilicata. Significativa la frase che egli cita per presentare il suo lavoro: “Un attore ha il dovere di afferrare il pieno significato della vita”. Di conseguenza ogni sua interpretazione è una ricerca senza risparmio, perché è in gioco sempre la possibilità di donare all’umanità questi frammenti di significato. Riportiamo l’intervista che ha voluto concederci ultimamente. Una delle tue performance più significative è stata certamente l’interpretazione di Andrej Bolkonskij in Guerra e Pace di Robert Dornhelm, dal capolavoro di Toltoj, con un cast internazionale di rilievo. Ma anche un’esperienza fondamentale nel tuo percorso. Beh, devo dire grande esperienza, perché recitare accanto ai russi, polacchi, au...

ANNA MARIA ORTESE: DOVE RISIEDE LA CIVILTA' DI UN PAESE?

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Anna Maria Ortese (1914- 1998) Vorrei chiedere a chiunque mi ascolti – aspettando risposta, naturalmente, solo nel cuore: credete davvero che la vita umana sia sempre e solo trionfo sull’altro? Che per essere contenti della propria vita bisogna aver posato il piede sul capo dell’altro? Credete che i deboli – paesi o individui – debbano essere eliminati anche se in modo indolore? Credete che zingari, poveri, pastori di gregge; che poeti, scrittori, preti e maestri non di parte o isolati, che attraversano questa vita lieti come fanciulli e vigili come madri, non servano proprio a nulla, e la vita, la società, lo Stato possano fare a meno di essi? Credete che tutte le diversità interiori – assolutamente prima delle accidentali diversità fisiche o di comportamento – non siano, insieme alle macchine e a una ordinata produzione, gran parte della ricchezza reale del paese? E che un paese non sia tale, non sia un paese, se non a causa della sua lingua e dei suoi pensieri, altrimenti lo vedrem...

LE DONNE FORTI

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  Le donne forti sono come uragani. Diventano indomabili, quasi irraggiungibili. Non si fermano davanti a nulla. Sono discrete e amano quasi in segreto. Hanno sguardi sicuri e il cuore pieno di lividi. Sorridono ma ingoiano lacrime. Loro sono le donne che fanno la differenza. L. del Grande

Marisa Madieri: "Solo gratitudine"

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Marisa Madiera (1938-1996) e suo marito Claudio Magris L’ora è tarda. Le stoviglie della cena sono riposte, le stanze, ordinate e avvolte nell’ombra, sono pronte per l’intervallo notturno. I ragazzi non dormono ancora. Uno guarda assonnato la televisione, l’altro ripassa una lezione per la prossima interrogazione programmata. Claudio mio marito corregge il dattiloscritto dell’ultimo articolo. I loro respiri tranquilli animano la casa. Fuori, la notte chiara, frusciante di stelle, custodisce volti e parole che non saprò mai dire. Molta parte della mia storia affonda in questa dolce oscurità, simile forse a quella, grande e buona, che mi accoglierà un giorno nella pace… Ma non provo tristezza, solo gratitudine…Sento di dover ringraziare mio marito, i mie figli e quelle persone che, amandomi, o semplicemente standomi accanto con la loro fraterna presenza, non solo mi hanno aiutato a vivere ma, forse, sono la mia stessa vita. Marisa Madieri da Marisa Madieri, Verde acq...

Nostalgia dell'infinito

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Il ritorno di Ulisse su Rai 1 con Alessio Boni La nostalgia è un sentimento decisivo per gli interrogativi morali, filosofici e spirituali dell’essere  umano. Etimologicamente significa "dolore del ritorno", in senso a volte indeterminato, perché non è tanto rivolto a un passato fatto di luoghi, persone o eventi concreti, quanto a un'emozione profonda  che ci fa anelare a un qualcosa di bello, giusto e universale, come se, in fondo, sapessimo di farne  parte o di esserne chiamati. Il tema dell’esilio attraversa la storia del pensiero umano: il viaggio di Ulisse(cantato nell'Odissea di  Omero) è un viaggio che richiama all’infinito perché sempre incompiuto ma che comporta una esperienza di saggezza. (...) “Sempre devi avere in mente Itaca – raggiungerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni (...) E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso gi...

E' tempo di abbandonare la retorica della guerra

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Lamartine (1790-1869)   I nostri libri scolastici nel  dividere la Storia dalla Preistoria, ossia dell’epoca degli uomini primitivi e selvaggi,  ci inducono a pensare che dopo  quel periodo selvaggio duro e violento, sia  cominciata l’epoca delle civiltà, l’epoca del progresso e che di conseguenza l’uomo primitivo sia del tutto scomparso e con esso la Preistoria, e che nessun paragone debba farsi, oggi, tra le guerre degli uomini preistorici e quelle venute dopo. Ho molti dubbi a riguardo!  Seppure ammantati di modernità, di progresso e di civiltà,  le guerre sia del passato che quelle in atto in questo terzo millennio, sono  la diretta  continuazione delle violenze preistoriche, che si avvalgono, si, dei ritrovati delle scienze tecnologiche,  ma che nella sostanza,  nel nucleo fondamentale, restano  identiche a quelle che gli uomini selvaggi della preistoria esercitavano. Lo scritto...

Alessio Boni: Accogliere i migranti è importante

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Alessio Boni Mi sono arricchito ogni volta che sono andato e continuo ad andare in Africa...Quei 15 gorni all'anno che passo con queste persone sfortunate per me sono un dono...Spesso si giudica il migrante perché si pensa che porti via il lavoro. E' vero che bisogna regolamentare, ma l'integrazione è la cosa più importante. Può dare un vantaggio economico a loro e a noi. Lo sforzo di queste persone per venire qua è enorme, si mettono insieme dei villaggi per mandare il migliore perché possa aiutare il villaggio.... Certo che se non lo integri e lo fai lavorare in nero...Io da giovane ho fatto di tutto per mantenermi all'accademia. Sia in Italia, sia in America ho fatto il cameriere, il pony express, il baby sitter. Non ho mai avuto paura del lavoro fatto con dignità. Alessio Boni

GUARDARSI SENZA GIUDIZI

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il giudizio rovina il nostro rapporto con gli altri Sembra evidente che siamo fatti per la relazione. Infatti tutta la nostra vita è intrecciata di rapporti. Ma a volte rischiamo di rovinarli con giudizi duri o superficiali.   Lungo la storia troviamo molteplici immagini che fanno anche parte del linguaggio comune. Così, nella tradizione antica troviamo un’espressione molto conosciuta che dice: “Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio?”1; altrettanto proverbiale è l’immagine delle due bisacce: una davanti agli occhi, con i difetti degli altri, che vediamo facilmente e l’altra sulla schiena, con i nostri difetti, che quindi facciamo fatica a riconoscere2 o, come dice un proverbio cinese, “l'uomo è cieco ai propri difetti, ma ha occhi d'aquila per quelli degli altri”.  Questo non significa accettare quanto accade, indiscriminatamente. Di fronte all’ingiustizia, alla violenza o alla sopraffazione no...

LUCIANA SCALACCI: LAVORIAMO INSIEME SUI VALORI CONDIVISI

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  Luciana Scalacci  saluta Chiara Lubich Luciana Scalacci, toscana, membro  della “Commissione internazionale del dialogo con persone di convinzioni non religiose” del Movimento dei Focolari, ha rappresentato per tanti una testimonianza viva  di impegno concreto e fattivo in questo dialogo, che lei ha condiviso con suo marito Nicola Cirocco. Di convinzioni non religiose, Luciana  ha sempre sentito il "vivere il  dialogo" come un aspetto fondamentale in una società  in cui è ancora molto presente la contrapposizione, e dove le diversità anziché una ricchezza diventano motivo di scontro e di conflitto. Ha lavorato per 42 anni  sia in ambito privato che in ambito pubblico. Sempre  contenta del proprio lavoro e della sua famiglia, una figlia con due nipoti, è stata molto impegnata in attività culturali e di promozione sociale. Ieri l'altro ci ha lasciati dopo una lunga malattia, Vogliamo ricordarla  ...

Albert Camus: Amare l'intera umanità

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Albert Camus (1013-1960) Ci si chiede di amare o detestare questo o quel paese, questo o quel  popolo. Ma siamo in tanti ad avvertire anche troppo bene le nostre somiglianze con l’umanità intera per accettare una scelta del genere. Albert Camus

CHIARA LUBICH IN DIALOGO COL MONDO

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Chiara Lubich in India Chiara Lubich, nasce a Trento il 22 gennaio 1920 e muore a Rocca di Papa il 14 marzo 2008. Maestra, scrittrice, fondatrice del Movimento dei Focolari, da sempre ha sentito la spinta al dialogo con tutti gli uomini e le donne del pianeta per concorrere a realizzare la fraternità universale. La sua proposta di un mondo unito e in pace è risuonata nei parlamenti di varie nazioni, nelle Università, a Strasburgo e all'ONU. In particolare, ha sentito che doveva portare avanti il dialogo con le persone senza riferimenti religiosi, tanto da creare un centro per tale dialogo. Molte le esperienze vissute in tante nazioni, i convegni e tantissimi i rapporti con uomini e donne di convinzione laica collaboratori attivi del Movimento da lei fondato. Un dialogo fraterno, nel rispetto reciproco delle proprie convinzioni senza ombra di proselitismo: un dialogo ben radicato nell'esperienza di ogni giorno, ossia un lavorare insieme nell'amore, su valori condivis...