Oltre mille studenti sul Monte Amiata
Oltre
mille
studenti,
provenienti da
varie regioni
d'Italia,
hanno visitato
nei giorni
scorsi la
mostra “Colori
di
un'Apocalisse
/ La
Decomposizione
dei Manifesti
Pubblicitari”
in corso
presso la suggestiva
Rocca
Aldobrandesca
di Piancastagnaio, sul Monte Amiata,
in provincia
di Siena.
Questo straordinario afflusso di giovani è coinciso con gli eventi finali della XIV edizione di Penne e Video Sconosciuti promosso da Osa Onlus e dal Comune di Piancastagnaio (SI) con la collaborazione di enti ed istituzioni del territorio. Grande l'interesse, da parte degli studenti, per le opere esposte, le cosiddette “lacer/azioni”.
Questo straordinario afflusso di giovani è coinciso con gli eventi finali della XIV edizione di Penne e Video Sconosciuti promosso da Osa Onlus e dal Comune di Piancastagnaio (SI) con la collaborazione di enti ed istituzioni del territorio. Grande l'interesse, da parte degli studenti, per le opere esposte, le cosiddette “lacer/azioni”.
Diverse
delegazioni
scolastiche,
dalle scuole
primarie e
fino alle
scuole
superiori,
hanno avuto il
piacere di
essere
accompagnate
in visita
personalmente
da Roberto
Alborghetti,
che ha
illustrato e
raccontato
aspetti,
retroscena e
realtà della
sua
incredibile
ricerca
artistica.
La Scuola primaria di Piancastagnaio ha inoltre partecipato ad un vero e proprio laboratorio creativo, di cui riferiremo prossimamente. E' stata un'esperienza davvero sorprendente - quante altre mostre registrano in pochi giorni un così alto afflusso di giovani? - che ha avvicinato i ragazzi al linguaggio dell'espressione artistica. A suo modo, come qualcuno ha segnalato, una scelta rivoluzionaria e controcorrente quella di privilegiare, da parte di un artista, il rapporto ed il dialogo con le nuove generazioni. Un tentativo, anche questo, di rompere gli schemi ed i tabù, che a volte condannano l'arte alla solita cerchia di addetti ai lavori.
La Scuola primaria di Piancastagnaio ha inoltre partecipato ad un vero e proprio laboratorio creativo, di cui riferiremo prossimamente. E' stata un'esperienza davvero sorprendente - quante altre mostre registrano in pochi giorni un così alto afflusso di giovani? - che ha avvicinato i ragazzi al linguaggio dell'espressione artistica. A suo modo, come qualcuno ha segnalato, una scelta rivoluzionaria e controcorrente quella di privilegiare, da parte di un artista, il rapporto ed il dialogo con le nuove generazioni. Un tentativo, anche questo, di rompere gli schemi ed i tabù, che a volte condannano l'arte alla solita cerchia di addetti ai lavori.
A
Piancastagnaio,
invece, oltre
mille studenti
si sono
addentrati tra
le sale della
suggestiva
Rocca
duecentesca,
toccando con
mano – nel
senso vero del
termine – tele
ed opere
esposte. Anche
questo un modo
inusuale di
conoscere e
vivere il
linguaggio
artistico, da
vicino, senza
filtri e
condizionamenti.
La
mostra “Colori
di
un'Apocalisse
/ La
Decomposizione
dei Manifesti
Pubblicitari”
presenta una
quarantina di
opere (tele,
litografie,
collages e tre
speciali
sciarpe di
seta in
edizione
limitata), con
le quali
Roberto
Alborghetti
racconta - con
il linguaggio
provocatorio
ed
affascinante
delle sue
“lacer/azioni”-
una singolare
ricerca che
l'ha condotto
ad esplorare
il mondo
incredibile
dei residui e
dei
particolari
della carta
delle
pubblicità
lasciati sui
muri, lungo le
strade di
varie città
del mondo. E i
ragazzi saliti
alla Rocca
Aldobrandesca
sono davvero
rimasti a
bocca aperta
di fronte alla
novità di
questa
ricerca, in
cui il colore
e le forme,
assolutamente
casuali, sono
la chiave per
vivere
emozioni e per
sentirsi tutti
“un po' più
vivi”.
a cura di Nicola Cirocco
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