"Il ragazzo con la bicicletta" di Luc e Jean -Pierre Dardenne


C’è sempre grande attesa per i film dei registi belga Luc e Jean-Pierre Dardenne, due volte Palma d’oro a Cannes con Rosetta e L’Enfant . Trame realistiche e spesso drammatiche hanno indagato il difficile mondo dell’infanzia segnato spesso da violenza e crudeltà.

Con Il ragazzo con la bicicletta, in concorso a Cannes 2011, e sui nostri schermi il 20 maggio, troviamo Cyril (Thomas Doret) un bambino abbandonato dai genitori che vive in un istituto, e Samantha (Cécile De France) una parrucchiera che decide di prenderlo in affidamento. Una storia decisamente positiva, una favola dove il bene trionfa sul male.

Alla giornalista Elena Martinelli che ha chiesto ai fratelli Dardenne i motivi ispiratori di questa nuova pellicola, così piena di speranza, hanno così risposto: “Jean-Pierre: In un momento in cui i rapporti nella società diventano sempre più duri, dove l’altro è visto come un nemico, dove tutti tendono a ripiegarsi su se stessi, ci sembrava giusto raccontare una storia in cui vince l’amore gratuito di una donna per un ragazzo. Luc: E’ raro trovare una persona come Samantha, in grado di fare un gesto di puro amore. Per questo ci siamo detti: facciamo un film in cui diamo per una volta ragione all’amore, contro la guerra, l’odio, il sospetto, la sfiducia, le rivalità che dominano il nostro quotidiano, facendoci dimenticare il valore della fraternità.”[1]


[1] Elena Martinelli, Un Pinocchio in bici ci ha fatto scoprire il bello del lieto fine, Venerdì di Repubblica 29 aprile 2011

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