L'amore: una roccia su cui appoggiarsi

 

Aljucer, cena di fraternità per l'Africa

Quanto è attuale il bisogno di stabilità e di pace! Anche noi, personalmente e collettivamente, stiamo attraversando momenti oscuri della storia, che minacciano di schiacciarci sotto il peso dell’incertezza e della paura per il futuro.

Come fare per superare la tentazione di lasciarci abbattere dalle difficoltà del presente, rinchiuderci in noi stessi e coltivare sentimenti di sospetto e sfiducia verso gli altri?

Una possibile risposta è quella di "rinnovare" innanzitutto, con coraggio, la nostra fiducia che l'amore tutto  può. Siamo incoraggiati a farlo perché sicuramente a volte abbiamo  sperimentato il sostegno di una mano amica, la presenza di qualcuno che si è fatto nostro prossimo e che condivide con noi il cammino della vita anche quando diventa buio, stretto e ripido.

Questa convinzione non significa restare in un’attesa passiva. Anzi, richiede di darci da fare, per essere protagonisti creativi e responsabili nel costruire una “città nuova”, fondata sulla legge dell’amore reciproco. Una città con le porte aperte, accogliente verso tutti, soprattutto i poveri e gli oppressi.

E su questo cammino siamo certi di trovare come compagni tanti uomini e donne che coltivano nel proprio cuore i valori universali della solidarietà e della dignità di ogni persona, nel rispetto del cosmo, nostra “casa comune”.

Nel villaggio spagnolo di Aljucer, una intera comunità è impegnata a costruire rapporti di fraternità attraverso forme di partecipazione aperta ed inclusiva. Raccontano: “Nell'estate del 2008 abbiamo dato vita ad una associazione culturale, con l’obiettivo di svolgere attività di vario genere, sia di nostra iniziativa che in collaborazione con altre associazioni del territorio, per promuovere spazi di dialogo e progetti umanitari internazionali.

Ad esempio, fin dal primo anno, abbiamo promosso una cena di solidarietà per il progetto Fraternity with Africa, per finanziare borse di studio per giovani africani impegnati a lavorare nel loro paese per almeno cinque anni.

Sono cene che riuniscono circa duecento persone, per le quali collaborano negozianti e associazioni. Siamo molto felici di lavorare da anni anche con un'altra associazione. Insieme organizziamo un evento annuale, aperto a personaggi del mondo della cultura, musica, pittura e letteratura, ma anche ad esponenti del mondo della politica, dell'economia e della medicina. È l’occasione per tutti loro di condividere esperienze di vita e le motivazioni più profonde delle loro scelte”.

Il Natale è alle porte. Festeggiamolo essendo costruttori di fraternità.

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