"Un altro mondo è possibile" di Antonio Sciortino

Antonio Sciortino

Oggi c’è una grave preoccupazione per la crisi economica in tutto il mondo. Le nazioni sono in ginocchio. Paghiamo le conseguenze di una finanza sganciata dall’etica e di un mercato senza regole. Un’economia poco responsabile e senza anima, dove le merci contano più dell’uomo e il profitto, da raggiungere ad ogni costo e mezzo, vale più della dignità delle persone. Paghiamo l’assenza di una “grande visione” a livello mondiale. Problemi irrisolti e una classe politica mediocre.
Scontiamo un modello errato di sviluppo, con pesanti tagli alla spesa sociale e forti riduzioni a crescita e investimenti. Ma anche la perdita di numerosi posti di lavoro e la chiusura di aziende.
Che non ce la fanno più a contrastare libero mercato e concorrenza sleale, e “gettano la spugna” anche nelle regioni più ricche ed avanzate del Paese.
Ma c’è un'altra crisi, cui poco si bada. Ancor più grave della recessione. E’ quella etica. La crisi dei valori, in ogni ambito. Economia inclusa, perché tutto correlato….La vera sfida del nostro tempo è dare un’anima all’economia e alla politica. Ma anche a tutta la società. Senza un vero umanesimo, è difficile costruire un mondo più giusto e in pace, nonché più fraterno. Se scienza, politica, economia e tecnica si allontanano dall’etica, si trasformano da forze di promozione umana in forze di autodistruzione.
L’economia o è etica o non è. In un mondo selvaggio e veloce,quanto più cresce la confusione tanto più sono necessarie regole comuni e un nuovo codice per l’era della globalizzazione. Perché un altro mondo è possibile. Con una più equa distribuzione delle ricchezze della terra, che sono universali, nel senso che appartengono a tutti; e con nuovi modelli stili di vita più sobri, che facciano a meno di sprechi e consumi superflui.

Antonio Sciortino

Da Antonio Sciortino, Il limite, Editori Laterza, 2011

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