Marisa Madieri:"Il ruolo di madre"

Marisa Madieri (1938-1996)


Oggi sono in disarmonia con me stessa e vorrei potermi stare lontana. Ho mancato nei confronti dei miei ragazzi, facendoli restar male con uno scatto di impaziente e aggressiva stupidità. A volte il vento della grazia soffia così lontano da noi da renderci cattivi e ottusi anche con le persone che ci sono più care.
Non ho nascosto la mia mortificazione e sono stata già perdonata. I figli sanno essere e spesso tanto più comprensivi e maturi dei loro genitori.
Talvolta mi sento a disagio nel ruolo di madre, mi sembra di essere inadeguata, di educare sbadatamente, di parlare poco, di lasciarmi sfuggire invano questi anni e giorni preziosi di convivenza con i miei ragazzi, già tanto grandi. Li guardo e li trovo amabili e belli e penso al vuoto che lasceranno nella mia casa quando se ne andranno. Li guardo e li trovo ancora indifesi e vorrei poter assumere su di me il carico di dolore che la vita riserba loro, come a tutti. Mi sento in qualche modo responsabile della loro felicità e mi chiedo se hanno ricevuto le armi e gli strumenti necessari per fare delle scelte consapevoli, per essere agguerriti nelle prove, forti nelle delusioni, generosi nel successo, per amare e vivere nel significato.
Marisa Madieri
Da Marisa Madieri Verde acqua Einaudi 1987

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