"Terraferma" di Emanuele Crialese

la locandina del film

Terraferma di Crialese è tra i film più attesi alla Mostra di Venezia. Nel cast una ragazza africana scampata alla morte. La solita storia di immigrazione? No, perché l’obiettivo è puntato su chi accoglie.

Crialese, perché porta Terraferma alla Mostra di Venezia?

“Non potevo rifiutare l’invito della Mostra. Ne sono anzi orgoglioso perché, al di là dei premi sono altre le cose che contano.

A che cosa si riferisce?

“Trovo aberrante il modo in cui i media minimizzano la tragedia dell’immigrazione dall’Africa verso le nostre coste. Altro che mafia! Quella che si consuma nelle acque della Sicilia è una strage. La più sanguinosa dalla fine della guerra mondiale. Guardo i Tg, sfoglio i giornali e leggo le parole pronunciate da certi politici: rifugiato, immigrato, clandestino. Ma cosa significano? Dietro etichette ci sono persone vere, in fuga da fame e guerre per un migliore avvenire. Per se e per i figli?”

E’ un’amara riflessione che tormenta le coscienze di tanti italiani…

“ A folgorare la mia è stata una foto. Tornato a Lampedusa mi ha colpito il mutamento: da scoglio incontaminato a vera e propria terra di frontiera. Marinai, poliziotti, recinzioni. Sul giornale ho visto poi la foto di una giovane donna: Timmit. Lei ed altri quattro, soli sopravvissuti sul gommone che per tre settimane era andato alla deriva nel Mediterraneo. In 73 le erano morti attorno. Atroce. Il suo viso era stravolto dagli stenti, dal sole, dalla sete eppure i suoi occhi splendevano di voglia di vivere.”

Terraferma sarà nelle sale italiane dal 7 settembre.

Maurizio Turrione

Da Maurizio Turrioni, La ragazza venuta dal mare, Famiglia Cristiana 4 settembre 2011

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