Fatti e non parole

 

Migranti a Lampedusa

      Chiara Lubich ci diceva che c’è un filo d’oro, o meglio, un divino ricamo che lega tutta la nostra vita, un amore che richiede una risposta, fatti concreti.  È il nostro dover essere, il nostro vero essere, la nostra piena realizzazione.  Ripetiamo quindi in modo esplicito di fronte ad ogni avvenimento allegro o indifferente: “sì”.  Scopriremo che questa semplice espressione sarà una spinta potente, una pedana di lancio, in modo da fare con amore, con perfezione, con totale dedizione, ció che dobbiamo fare.  Comporremo cosí attimo dopo attimo il meraviglioso, unico ed irripetibile mosaico della nostra vita; cose belle, grandi, immense, in cui anche la minima parte, come un atto d’amore forse inavvertito, ha senso e risplende, allo stesso modo dei minuscoli e variegati fiori hanno il loro perché nell’infinita bellezza della natura.

      Quest’IDEA ci aiuta ad aprire la nostra interiorità alla dimensione fraterna attraverso dei gesti concreti.  Ci spinge ad “uscire” da noi stessi per portare la riconciliazione e la speranza agli altri.

                                                   a cura del gruppo del dialogo in Uruguay                                                                         

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