Michele Mariotti: Un premio non è un punto di arrivo

Il Direttore di orchestra Michele Mariotti

Un riconoscimento, un premio non è un punto di arrivo…Mi dà stimolo per continuare ad approfondire la musica nel modo in cui ho sempre fatto, senza accontentarmi di letture superficiali, ma soprattutto senza corse contro il tempo…Ho sempre pensato che a 30 come a 60 anni bisogna studiare. A me piace farlo di continuo: apro una partitura come un libro, sul tavolo, a letto. E mi rammarico quando non ne ho una con me…Il successo del pubblico è importante, ma bisogna imparare a vivere con equilibrio, senza sentirsi cani o eroi. Far questo lavoro per piacere a tutti è impossibile. Se lo faccio è perché mi fa star bene. Amo provare con i musicisti, è un momento molto democratico. Sociale direi. Tra autorità  e autorevolezza scelgo sempre la seconda. I musicisti mi danno del tu, quasi tutti. Ma questo non mi fa perdere il rispetto.

Michele Mariotti 




Da La Repubblica 19 marzo 2017

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