"Nella crisi attuale" di Giuliano Montaldo

Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini in una scena di "L'industriale"
Nel suo ultimo film L’industriale, Giuliano Montaldo, autore di film come Sacco e Vanzetti,  Giordano Bruno, L’Agnese va a morire, ha raccontato la crisi economica che attanaglia  l’Italia oggi. Nella lunga e interessante intervista concessa a Federica Lamberti Zanardi ha detto tra l’altro:

Una crisi così totale non la ricordo nemmeno nel 1970 e negli anni Ottanta…Allora il momento difficile riguardava solo l’Italia..Abbiamo vissuto la violenza della dinamite, delle Brigate Rosse, i grandi misteri delle bombe sugli aerei, sui treni,, nelle banche e nelle piazze. E’ incredibile, ma siamo ancora prigionieri di questa strana, lunga, oscurità. Mi piacerebbe conoscere finalmente tutte le verità, quali esse siano, per poterci guardare negli occhi meglio, liberi e consapevoli.
Sì l’Italia è un paese che ogni tanto fa soffrire. Però dà anche delle grandi gioie. Quando ho visto i ragazzi del fango a Genova, che io chiamo eroi, fare cose straordinarie, com’era accaduto nel 1966 a Firenze, mi sono emozionato.
C’è questa grande forza del popolo italiano, una capacità di essere solidale, unito nei momenti di difficoltà…L’ho sperimentato personalmente mentre giravamo il film a Torino. La gente ci ha aiutato moltissimo. Se chiedevamo alle persone di liberare le strade dalle auto perché dovevano essere deserte, anche se avevano appena trovato parcheggio, quando venivano a sapere che il nostro film raccontava la crisi economica, le spostavano subito, ci aiutavano, partecipavano. E anche la troupe era unitissima. Era gennaio dello scorso anno, faceva un freddo pazzesco. Ma i tecnici, gli scenografi, gli attori hanno lavorato senza sosta. Ci siamo simbolicamente tenuti per mano. Stretti, gli uni agli altri, in un grande abbraccio di umanità e solidarietà che, ancora oggi, mi commuove.
Giuliano Montaldo


Da Federica Lamberta Zanardi, Montaldo: il mio “industriale” nello tsumani della grande crisi, Il Venerdì di Repubblica 13 gennaio 2012

Commenti

Post popolari in questo blog

"...E miglia da percorrere" di Robert Frost

Francesco D'Assisi: Chi lavora con le mani, la testa e il cuore

Ennio Flaiano: C'è un limite al dolore