I black bloc a Roma


In merito alle violente reazioni dei black bloc nelle strade di Roma, che hanno trasformato la manifestazione degli indignati in una vera e propria guerriglia, così si è espresso il Sindaco Alemanno: “Siamo di fronte a una rete di antagonismo illegale che agisce provocatoriamente in tutti gli scenari di conflitto sociale”[1].

Ma quale potrebbe essere una delle possibili cause di queste reazioni così violente ed eversive?

Ricordiamo quello che disse Chiara Lubich all’indomani del crollo delle torri gemelle in America: un sistema economico mondiale che non abbatte il divario profondo tra popoli ricchi e popoli poveri, lasciando morire milioni di persone per mancanza di cibo, è un’ingiustizia così grande che crea le premesse per forme di reazioni violente e di fenomeni di terrorismo.

Ebbene pensiamo che questo valga anche a livello nazionale, soprattutto quando una democrazia si ammala. E una democrazia si ammala quando dimentica che prima della Politica c’è il Sociale che chiede forme di partecipazione alle decisioni più importanti per la vita del paese, soprattutto a livello economico. Una Politica che dimentica di ascoltare continuamente il Sociale, riducendo l’esercizio della sovranità popolare al solo momento elettorale, vanifica nei fatti il senso vero della democrazia riducendo la gestione politica a una strisciante dittatura, che limita la libertà del popolo, creando quasi sempre reazioni violente. Lo abbiamo visto in Italia negli anni di piombo, in Europa, nei paesi del medio Oriente e del Nord Africa, potremmo vederlo domani nuovamente in casa nostra.


[1] Frignani, Sacchettoni, Arrestato il black bloc dell’assalto al blindato. Andava in Val di Susa. Corriere della sera 23/10/2011

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