CHIARA LUBICH IN DIALOGO COL MONDO
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Chiara Lubich in India |
Chiara Lubich, nasce a Trento il 22 gennaio 1920 e muore a Rocca di Papa il 14 marzo 2008.
Maestra, scrittrice, fondatrice del Movimento dei Focolari, da sempre ha sentito la spinta al dialogo con tutti gli uomini e le donne del pianeta per concorrere a realizzare la fraternità universale. La sua proposta di un mondo unito e in pace è risuonata nei parlamenti di varie nazioni, nelle Università, a Strasburgo e all'ONU.
In particolare, ha sentito che doveva portare avanti il dialogo con le persone senza riferimenti religiosi, tanto da creare un centro per tale dialogo. Molte le esperienze vissute in tante nazioni, i convegni e tantissimi i rapporti con uomini e donne di convinzione laica collaboratori attivi del Movimento da lei fondato.
Un dialogo fraterno, nel rispetto reciproco delle proprie convinzioni senza ombra di proselitismo: un dialogo ben radicato nell'esperienza di ogni giorno, ossia un lavorare insieme nell'amore, su valori condivisi, per migliorare la vita sociale li dove si presentano disfunzioni , essendo costruttori di pace li dove la violenza e la guerra portano distruzioni e morte, lavorando senza sosta li dove c'è povertà.
Proprio sulla povertà si è soffermata negli ultimi tempi, prima della sua morte avvenuta nel 2008.
Vedendo la bellezza dell'umanità, offuscata più che mai, e rivolgendosi ai partecipanti ad un convegno tenutosi nel 2007 a Castelgandolfo organizzato proprio dal Centro internazionale del dialogo con le persone di convinzione non religiose , chiese a tutti i presenti di lavorare insieme "con vigore" per porre un qualche rimedio alle gravi forme di povertà che erano sotto i nostri occhi . Si, usò proprio la parola "con vigore".
Una scelta decisa maturata in lei con maggiore forza negli ultimi anni della sua vita; quasi un ritorno alle origini quando nella Trento devastata dalla guerra lei lanciò la sua sfida soccorrendo i più poveri della città. Sfida che si era ripetuta nel 1967 quando inviò giovani medici a soccorrere nel Camerun dell'Africa una popolazione che stava morendo per una invincibile malattia, e chiedendo successivamente, attraverso l'Operazione Africa, a tutti i giovani del mondo di lavorare senza sosta per il continente africano da secoli e secoli schiavizzato e derubato dall'occidente civilizzato.
Nel 1992, poi, di fronte alla "corona di spine" delle favelas di San Paolo in Brasile sentì che bisognava contribuire a cambiare i parametri dell'economia per trasformala da economia a servizio del capitale ad economia di comunione a servizio anche dei poveri
Ed infine, nel 2007, come dicevo prima, sentendo forse prossima la fine della sua vita, vedendo annebbiato quel suo sogno di unità e di pace nel mondo per cui aveva pregato e lottato in tutta la sua vita, e vedendo la tenaglia della povertà farsi sempre più minacciosa, volle proporre iniziative più incisive per poter alleviare, soccorrere, aiutare chi era nella solitudine. nell'angoscia, nella sofferenza morale e fisica, o nella morsa della povertà più acuta.
A noi tutti, uomini e donne di questo secondo millennio di convinzioni religiose o non religiose giunga oggi il suo grido di amore per tutti i poveri della terra, e se ne ravvisiamo l'opportunità offriamo il nostro contributo affinché, in ogni città dove viviamo, possa nascere qualche esperienza concreta finalizzata a incrementare unità e pace dovunque e a donare ad ogni persona che è nel bisogno ciò di cui ha diritto.
Nella foto: Chiara Lubich (1920-2008) in uno dei suoi viaggi in Africa. Foto dall'archivio del CSC. Mov. Dei Focolari
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