Silvia Avallone: La Scuola

Silvia Avallone

 Si fa un gran parlare di merito in relazione allo studio, ma il silenzio sulle condizioni di partenza è assordante. È più facile eccellere crescendo in una casa piena di libri, con genitori benestanti in grado di pagare corsi musicali, sportivi, artistici, e che ti portano al museo, al cinema, in vacanza d’estate. È più facile ottenere ottimi risultati quando si parte in vantaggio, ma è difficilissimo se si proviene da case in cui si piange per racimolare l’affitto, in cui magari volano i piatti e gli schiaffi. La scuola, dal nido all’università, dovrebbe svolgere tra tutte una missione, la più alta: ribaltare il destino e realizzare la giustizia sociale.

(...)

Ora, vorrei che tutti potessero avere le stesse opportunità. Servono borse di studio e studentati, serve mettere l’istruzione al primo posto perché è la prima via verso un futuro concretamente migliore. E occorre abbattere le mille barriere invisibili tra un quartiere e l’altro, per cui se sei nato in certe periferie è ovvio che al liceo non ci vai, che l’università non fa per te. Occorre la volontà di prendere l’eccellenza e portarla dove i bambini vanno a scuola un giorno sì e due no, e magari hanno lividi sotto la felpa, e non hanno idea di cosa sia un teatro perché sotto casa c’è lo spaccio, c’è la bruttezza dei casermoni senza verde e senza occasioni, e i libri si crede non servano a niente. Servono di più, invece, proprio lì dove si aprono le crepe."

Silvia Avallone




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