Pasternak: Si può essere atei e nello stesso tempo...

Boris L. Pasternak  (1890-1960)

Si può essere atei, si può non sapere se Dio esista e per che cosa, e nello stesso tempo sapere che l’uomo non vive nella natura, ma nella storia, e che, nella concezione che oggi se ne ha, essa è stata fondata da Cristo, che il Vangelo è il suo fondamento. 
Ma che cos’è la storia? E’ un dar principio a lavori secolari per riuscire a poco a poco a risolvere il mistero della morte e in avvenire a superarla. 
Per questo si scoprono l’infinito matematico e le onde elettromagnetiche, per questo si scrivono sinfonie. 
Ma non si può progredire in tale direzione senza una certa spinta. Per scoperte del genere occorre una attrezzatura spirituale e in questo senso, i dati sono già tutti nel Vangelo. 
Eccoli. In primo luogo l’amore per il prossimo, questa forma suprema di  dell’energia vivente, che riempie il cuore dell’uomo ed esige di espandersi e di essere spesa. 
Poi le ragioni essenziali dell’uomo d’oggi, senza le quali egli non è pensabile, e cioè l’ideale della libera individualità e della vita come sacrificio…e ciò è ancora straordinariamente nuovo.

Boris L. Pasternak 

da Domenico Porzio: Incontri e scontri col Cristo Massimo Editore.

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