Chiara Lubich: In dialogo per la pace


Chiara Lubich (1920-2008)


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In questi giorni di violenze e di guerre, proponiamo il messaggio che Chiara Lubich inviò, il 28 maggio 2004, al Convegno internazionale “In dialogo per la pace”, promosso dal “Centro del dialogo con persone di convinzioni non religiose” presso il Centro Mariapoli di Castelgandolfo.

“Carissimi, eccoci di nuovo al nostro Convegno. A tutti il mio più caloroso benvenuto!
E’ passato ormai più di un decennio da quando abbiamo deciso di incontrarci per approfondire la nostra amicizia e per lavorare insieme per la stessa causa: la pace, l’unità.
Per molti di voi qui presenti, questi sono stati anni ricchi di scambi fraterni, di azioni comuni di solidarietà, di viva partecipazione alle vicende di ciascuno e a quelle del Movimento dei Focolari.
Mi auguro che questo cammino possa essere intrapreso e condiviso anche da chi, per la prima volta, è presente a questo convegno.
Sapete, carissimi amici di convinzioni non religiose, che senza di voi il Movimento dei Focolari perderebbe la sua identità. Voi, infatti, possedete in grande misura quei valori umani e belli che vorremmo divenissero patrimonio di tanti e che sono essenziali al nostro comune ideale: la fratellanza universale.
Questo ideale, quanto mai necessario oggi in cui sembrano prevalere l’odio e la violenza, vogliamo che informi tutta la nostra vita e illumini tutto il nostro agire.
La fraternità universale è stata da sempre l’aspirazione profonda dell’umanità e molti uomini illustri, da secoli, si sono impegnati a perseguirla.
Ma chi l’ha formulata nella maniera più audace e l’ha vissuta fino alle estreme conseguenze, perché per questo ha donato la propria vita, è stato Gesù.
Egli ha portato sulla terra l’Amore, un amore grande che si distingue per alcune sue caratteristiche: le abbiamo evidenziate nella cosiddetta “arte di amare”, che voi certamente già conoscete. Si tratta di amare tutti, di amare per primi, di amarsi scambievolmente, di amare anche il nemico. Si tratta cioè di amare con una misura di amore “senza misura”.
Ma voi, carissimi, che avete dato al vostro convegno il titolo “In dialogo per la pace”, non trovate che è questo il segreto per costruire la pace?
Allora coraggio! Mettete i vostri talenti, le vostre energie, la vostra volontà e soprattutto i vostri cuori al servizio della pace.
Sappiate che con voi ci sono già milioni di fratelli in tutto il mondo, di tutte le razze, di tutte le fedi, che condividono il vostro stesso ideale.
Ne ho avuto conferma pochi giorni fa a Stoccarda. Era tangibile in quella sala di 10.000 persone, collegate via satellite in tanti paesi d’Europa e del mondo, l’unità.
Quell’unità che Gesù ha chiesto al Padre prima di morire. Quell’unità che è sinonimo di fratellanza e di pace.
Tanti auguri allora! In quell’unità, Chiara.”

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