DINO BUZZATI: Sono pronto!

Dino Buzzati La mattina dell'8 dicembre 1971 lo scrittore Dino Buzzati si rassegnò, come i medici avevano consigliato, ad entrare in clinica. Sapeva di andarci per non tornare. Da un anno ormai aveva ricevuto "l'avviso". Prima di uscire, mi racconta Almerina, la giovane vedova, percorse lentamente le stanze del suo appartamento milanese, salutò in silenzio i quadri dipinti negli anni felici, ed i molti quadri comprati che gremivano le pareti. Si avvicinò al tavolo di lavoro e su un foglio disegnò la poltrona sulla quale ora sedeva per l'ultima volta, la poltrona silenziosa compagna di anni di veglie creative. La disegnò vuota e desolata, descrivendone le familiari curve dei braccioli barocchi, dei piedi, dello schienale. La disegnò per ringraziarla. Poi sul margine del foglio elencò tutti gli amici che lo avevano preceduto... Si alzò e sussurrò ad Elmerina: "Andiamo. Sono pronto. Ricordati di evitarmi ogni dolore; il dolore non lo sopporto. A morire con di...