MARIO POMILIO: ABBATTERE GLI STECCATI

 

Mario Pomilio 

Tutte le volte che vedo usata l'espressione "cultura cattolica" provo, francamente, un moto di disagio e mi tornano in mente le parole che scrisse De Gasperi a Spadolini nel ringraziarlo dell'omaggio di "L'opposizione cattolica: "Quanti steccati! Quanti steccati ancora da abbattere!"
Gli steccati ai quali alludeva De Gasperi erano quelli elevati all'indomani della presa di Roma, quando i cattolici preferirono chiudersi in una sorta di apartheid e, rifiutando di considerarsi cittadini del giovane Stato unitario, attesero a creare una specie di stato nello Stato. Si trattò di una grossa occasione storica mancata, come è ormai generalmente riconosciuto, e dalla quale derivò una serie di altri malanni specifici del contesto italiano.
Quale invece avrebbe potuto essere il cammino della nostra unità coi cattolici non schierati a difesa del potere temporale e invece a servizio dell'intera comunità, e ansiosi alla pari sia di un rinnovamento della società civile che del tessuto religioso del nostro Paese, ce lo mostrano i vari Manzoni, Rosmini, Gioberti, Tommaseo, l'insieme cioè del cosiddetto cattolicesimo liberale, per il quale l'accusa di integralismo non vale e nemmeno vale, a rigore, la formula di cultura cattolica.

Mario Pomilio

[da Mario Pomilio, "Scritti cristiani" a cura di Marco Beck. Vita e Pensiero editore, 2014]

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