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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

ELSA MORANTE: L'amore vero

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Elsa Morante “L' amore  vero è così: non ha nessuno  scopo  e nessuna  ragione , e non si sottomette a nessun  potere  fuorché alla  grazia   umana .” Elsa Morante da Elsa Morante La Storia Einaudi Editore

Elena Granata: Quando il pensiero diventa azione

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Elena Granata Ci sono poche cose che danno senso alla nostra esistenza come il trasformare un pensiero in un atto reale, un'intuizione in un gesto concreto che ci sazia e ci appaga…Dobbiamo ritrovare il fascino di un pensiero che diventa azione. E raccontarci storie di persone che ne sono state capaci perché il loro racconto diventa contagioso. Elena Granata Da Elena Granata:  Ogni idea una responsabilità . Città Nuova dicembre 2020

ERMANNO OLMI: Non sono un uomo di fede

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Ermanno Olmi “Ci sono figure che ti interrogano, come quella del Cristo ma anche quella di Toltoj, li sento miei amici, compagni che indicano un cammino. Non sono mai stato un uomo di fede, nel senso che non ho potuto raggiungere una condizione in cui poter dire, bene, da adesso credo, e nulla più verrà ad incrinare questa mia condizione. Non è stato così, e non è ancora così. Sono costantemente in cerca di fede. Ogni tanto afferro dei bagliori in cui provo il brivido di una fede totale, ma un momento dopo mi ritrovo in quello che è un continuo rimuginare, un continuo portare avanti i miei passi – ahimé, sempre più stanchi – verso una meta che chissà se raggiungerò…Ma tutto questo non mi spaventa, non mi fa sentire peccatore: mi fa sentire uomo, con tutto ciò che l’essere uomo comporta: la capacità di qualche atto nobile, e molti cedimenti, molti inciampi in quei compromessi che la vita, mi verrebbe da dire, ti impone; anche se è sbagliato dire ti impone, più onesto sarebbe ricono

Kecco Silvestre: Un ciocco alla volta

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Kekko Silvestre dei Modà Un giorno stavo tagliando la legna con mio padre…"Non ce la faremo mai con la sega", ho detto. "Andiamo a comprare una motosega". "Non guardare mai quello che c'è alle tue spalle" ha risposto lui. "Vedi la catasta che cresce pezzo dopo pezzo e diventa sempre più bella? E' questo che ti deve piacere. E se metti un ciocco alla volta, con calma, vedrai che non cadrà." In quelle parole e in quella metafora ritrovo un po' della mia vita. E del cammino dei Modà. Kekko Si lvestre da Kekko Silvestre MODA' Come un Pittore  Sperling e  Kupfer 2011

Piero Taiti: Un dialogo fondato sul valore della coscienza

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Piero Taiti La corale partecipazione dei presenti ha prodotto, credo in tutti, la profonda soddisfazione per aver provato la sensazione di aver scoperto un valore di fondo, un punto archimedico su cui fondare una visione condivisa del nostro modo di pensare e soprattutto di agire: noi (e quindi tutti gli altri, anche non presenti) siamo come portatori di un valore indisponibile che è la libera coscienza di ognuno, valore degno quindi di un rispetto connaturato alla nostra stessa natura umana. Penso che abbiamo scavato nelle nostre teste e nei nostri cuori, con grande libertà e soprattutto ciascuno di noi con profonda sincerità, trovando una sostanziale motivazione del nostro “dialogo” e forse un ancoraggio comune alle nostre azioni ed esperienze: oltre a tutti i valori che abbiamo riscoperto insieme, in questi anni di “lavoro”, abbiamo questa volta convenuto che se di fronte ad ogni nostra azione o pensiero ci sono degli uomini, ebbene allora dobbiamo aver rispetto prima di tut

Chiara Lubich: Un profondo bisogno di pace

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CHiara Lubich e Benjamin Barber 2003 Il profondo bisogno di pace che l'umanità oggi esprime, dice che la fraternità non è solo un valore, non è solo un metodo, ma un paradigma globale di sviluppo politico. Ecco perché un mondo sempre più interdipendente ha bisogno di politici, di intellettuali e di artisti che pongano la fraternità - strumento di unità .  al centro del loro agire e del loro pensare.  Era il sogno di Martin Luther King che la fraternità diventi l'ordine del giorno di un uomo di affari e la parola d'ordine dell'uomo di governo. Chiara Lubich dal Messaggio per la Prima giornata mondiale dell'Interdipendenza promossa dal politologo Benjamin Barber e dall'Associazione Civ-World. Filadelfia 2003

Alberta Camus: Respingiamo L'ingiustizia e la menzogna

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Albert Camus Il modo giusto per voler bene al popolo russo, riconoscendo quel che non ha mai cessato di essere, quel lievito del mondo di cui parlano Tolstoj e Gorkij, non è augurargli imprese degne di una grande potenza: è fare in modo di risparmiargli, dopo tutte le prove passate, un nuovo terribile tributo di sangue. E la stessa cosa vale per il popolo americano e l’infelice Europa. E’ questo il tipo di verità elementare da non dimenticare mai. Sì oggi vanno combattuti la paura e il silenzio, e con essi la separazione delle persone e delle anime che quelli comportano. Mentre vanno difesi il dialogo e la comunicazione universale e reciproca tra gli uomini. La subalternità, l’ingiustizia e la menzogna sono i flagelli che ostacolano la comunicazione e impediscono il dialogo. Ecco perché dobbiamo respingerle. Sennonché quei flagelli sono oggi la sostanza stessa della storia e, pertanto, molti li considerano dei mali necessari. E’ vero, infatti, che non possiamo sfuggire dalla

Maria Frakas: Natura morta

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Maria Frakas, Natura Morta

Piero Taiti: Come contrastare l'odio umano

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Piero Taiti e Luciana Scalacci Siamo convinti che solo nel rispetto dell'individuo che sono e che ogni altro e chiunque altro è, si possa erigere  quella "social catena" che ci impedisca di essere spazzati via dall'odio umano e dalla furia degli eventi del cosmo. In questa dimensione, il dialogo è risorsa, il dialogo è fiducia, il dialogo è tolleranza, è sapienza, è caritas , il dialogo è forza, il dialogo è vita, il dialogo è speranza, il dialogo è strumento di pace, è sorgente di unità, è partecipazione alla vita degli uomini e, per gli uomini di fede, è partecipazione alla vita di Dio. Con queste convinzioni, la dimensione utopica della nostra esistenza la vogliamo giocare "in ciò che non è ancora", nella sincera dosponibilità a rimettere nella partita tutto il nostro passato, per rileggere senza pregiudizi ciò che siamo stati, ciò che siamo e soprattutto ciò che vogliamo essere, con la convinzione che vogliamo partecipare alla costruzione de

Elsa Morante; L'inferno

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Elsa Morante (1912.1985) È un  inferno essere amati  da chi non ama né la  felicità , né la  vita , né se stesso, ma soltanto te. Elsa Morante da L'isola di Arturo, Einaudi

Vito Mancuso: l'iimpatto dell'epidemia

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Pllav, Enrico legge davanti al mare, 2005

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PLLAV, Enrico legge davanti al mare 2005

Don Lorenzo Milani: IL PERICOLO DELL'OBBEDIENZA CIECA

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Don Lorenzo Milani (1923-1967) A Norimberga e a Gerusalemme sono stati condannati uomini che avevano obbedito. L'umanità intera consente che essi non dovevano obbedire, perché c'è una legge che gli uomini non hanno ancora ben scritta nei loro codici, ma che è scritta nel loro cuore. Una gran parte dell'umanità la chiama legge di Dio, l'altra parte la chiama legge della coscienza. Quelli che non credono né all'una né all'altra non sono che un'infima minoranza malata. Sono i cultori dell'obbedienza cieca. Don Lorenzo Milani

In Dialogo con Giovanni Paolo II

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Giovanni Paolo II  con Diana Pezza e Antonio Borrelli 100 anni fa la nascita di Giovanni Paolo II. A Capua , il 24  maggio 1992, la Cooperativa Capuanova offriva al Papa una medaglia realizzata da mio marito Antonio Borrelli. Fummo ammessi al saluto che si tramutò in un profondo e cordiale momento di Dialogo. Gli raccontammo che avevamo partecipato al primo Convegno per il Dialogo con Amici di convinzione non religiosa che Chiara Lubich indicava a tutto il Movimento dei Focolari, come via privilegiata per salvare sempre la sua identità. Il Santo Padre volle sapere quanti eravamo, da dove venivano i partecipanti e come avremmo continuato.....mise un Suo autografo ad un libro di Sue poesie che recapitammo a Chiara Lubich. Diana Pezza Borrelli

Adriano Celentano: "Il virus del cemento"

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Adriano Celentano La Natura ci scuote, ma l’uomo continua a non capire. Costruisce in fretta e dove non si può, pur sapendo che un giorno la pioggia ti rinfaccerà la morte di quelle persone che hai sulla coscienza…Il virus del cemento ha infettato e continua a infettare non solo l’Italia, ma l’intero pianeta. Ciononostante confido in ciò che di più bello c’è nell’animo dell’uomo. Specialmente di quello italiano. Ma la strada purtroppo è lunga.   Adriano Celentano Da Michele Serra, Celentano, Il Venerdì di Repubblica, 2 dicembre 2011

Chiara Lubich: Insieme per la solidarietà, la pace, la giustizia,,,

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Chiara Lubich (1920-2008) in India con gli amici Induisti In un recente passato, milioni di uomini e donne hanno vissuto sognando un mondo più unito nella giustizia e nella pace, ideale che oggi pensano del tutto compromesso. Essi devono sapere che c'è chi è impegnato a tenere ancora vivi certi particolari  sogni che non possono perire ed altri ancora. Chi infatti, può pensare una convivenza umana senza i valori della solidarietà, della pace, dell'unità ma anche dei diritti umani, della giustizia della libertà e della vita? Essi sono sempre attuali, perciò vanno riproposti agli uomini del nostro tempo, rivitalizzati da nuove motivazioni. Ed è ciò che vogliamo fare tutti insieme. Chiara Lubich dal Messaggio al Convegno con gli amici di convinzioni non religiose del giugno 1997

Liliana Cosi: Un'arte per tutti

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Liliana Cosi Fin dalla mia prima permanenza al Bolscioi di Mosca, accarezzavo l'idea di poter un giorno insegnare balletto ai giovani. Sognavo: avrei avuto un giorno una compagnia di danza classica tutta formata da ragazzi che avrebbero imparato il balletto l'arte, la vita, da noi; avremmo portato nuovi spettacoli fuori dai vecchi circuiti legati ai grandi teatri, per chiunque: tutti avevano il diritto di usufrire dell'arte, un'arte portatrice di una dimensione più ampia, lungimirante, che comprenda l'uomo di oggi coi suoi problemi, e al quale si possa indicare una luce, una via. Noi l'avevamo scoperta e dovevamo farla scoprire anche agli altri... Nacque così l'Associazione di Balletto classico Cosi-Stefanescu a Reggio Emilia...e tutto avvenne abbastanza in fretta, senza troppi calcioli a tavolino, ma sotto una forte spinta ideale. Liliana Cosi da Liliana Cosi, Balletto classico, carriera, esigenze personali e risposte, da Costruire insieme un

Claretta Dal Rì: La forza dell'Amore

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Claretta Dal Rì ( 1930 -2016) In questi anni abbiamo costatato, attraverso contatti e incontri, che è nata in ciascuno di noi, credente o non, la convinzione che l'amore può tutto, ed ha la forza di cambiare ogni situazione, ogni rapporto; è infatti l'amore che rompe ogni indifferenza tra me e l'altro, che fa cadere pregiudizi e barriere, ed abbiamo costatato che l'amore è possibile a tutti. Claretta Dal Rì da  Claretta Dal Rì, L'Amore: fondamento della vita e dell'unità , Convegno Castelgandolfo 1997

Adam Biela: Un'universale nostalgia

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Adam Biela Abbiamo posto alla base della nostra vita il riconoscimento del valore della persona concreta...che determina  l'atteggiamento morale  nella ricerca di buone soluzioni per il singolo uomo in determinate relazioni: familiari, di vicinato, professionali e amichevoli. Si tratta quindi di  circondare di benevolenza, di amicizia , di amore l'uomo concreto con cui spesso ci incontriamo e che, a volte, aspetta da noi solo un buon gesto, una buona parola...per quell'universale nostalgia per l'unità e la fratellanza  tra gli uomini che è nella mente e nel cuore di ognuno. Adam Biela dalla Laudatio pronunciata a Lublino nel giugno 1996 per il conferimento a Chiara Lubich della laurea honoris causa in scienze sociali. Atti del Convegno In dialogo per un mondo più unito 1997.

Nicola Legrottaglie: Il mio sogno

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Nicola Legrottaglie "Quando mi chiedono: come vedi il futuro? Oppure: che cosa farai una volta attaccate le scarpe al chiodo? Rispondo sempre che il mio sogno è quello di rimanere all'interno di una grande società... in una struttura sensibile ai temi del sociale, che dia la possibilità di aiutare la gente e attraverso cui far passare messaggi positivi." Nicola Legrottaglie da Ho fatto una promessa , PiemmeEditore

"SUD" di Fiorella Mannoia

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Fiorella Mannoia L' album SUD di Fiorella Mannoia, contiene il brano Se solo mi guardassi composto da lei e musicato da Ivano Fossati. E’il primo testo dell'album che la Mannoia ha scritto, anche se, come confida al giornalista Angelo Carotenuto 1 da tempo pensava alla scrittura: “Ho scritto nello studio di casa mia, la scintilla me l’ha data un libro di Pino Aprile. Sono partita dal nostro meridione e sono arrivata al Sud del mondo, tutti i Sud hanno un destino comune. Gente che ci passa accanto e non ci giriamo nemmeno a guardarla. Il nostro Sud è stato saccheggiato, non era certo così disgraziato come ce lo raccontano. Dopo tutta la musica che ho ascoltato, credo che l’Occidente abbia dato ciò che doveva, adesso le novità vanno cercate altrove”. La Mannoia è convinta che oggi siamo più disponibili ad accogliere questi popoli in fuga dalle guerre dei loro paesi; c’è un grande fermento, ed è questo fermento che ha ispirato il  suo album: “La primavera araba,

Ezio Bosso: Cominciamo

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Ezio Bosso (1971.2020) Io li conosco i domani che non arrivano mai Conosco la stanza stretta E la luce che manca da cercare dentro Io li conosco i giorni che passano uguali Fatti di sonno e dolore e sonno per dimenticare il dolore Conosco la paura di quei domani lontani Che sembra il binocolo non basti Ma questi giorni sono quelli per ricordare Le cose belle fatte Le fortune vissute I sorrisi scambiati che valgono baci e abbracci Questi sono i giorni per ricordare Per correggere e giocare Si, giocare a immaginare domani Perché il domani quello col sole vero arriva E dovremo immaginarlo migliore Per costruirlo Perché domani non dovremo ricostruire Ma costruire e costruendo sognare Perché rinascere vuole dire costruire Insieme uno per uno Adesso però state a casa pensando a domani E costruire è bellissimo Il gioco più bello Cominciamo… Ezio Bosso

Piero Taiti: Abbattiammo i muri che ci sono fra noi

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Piero Taiti Qualcuno ha osservato che la nostra è una società che costruisce continuamente dei "muri": è vero, ne abbiamo di grandi e di piccoli, fra noi e con gli altri, nel cuore di ogni uomo si rischia di costruire continuamente strutture di separazione. Noi invece vogliamo cercare un nuovo umanesimo che si arricchisca delle differenze e delle diversità della famiglia umana, sul fondamento del quale costruire una nuova città dentro cui ogni uomo sia accettato e compreso, a cui possa partecipare qualsiasi "straniero", ma nella quale nessuno si senta estraneo, all'interno di qualsiasi tempo storico e di qualsiasi terreste topografia. Piero Taiti Someone has observed that our society is continuously building “walls”: it is true, we have high and low walls, among ourselves and with others, in the heart of every man there is the risk of continuously building structures of separation. Instead, we want to look for a new humanism that is enriched by the

Chiara Lubich: Alla II giornata dell'Interdipendenza

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Chiara Lubich alla II GIORNATA DELL'INTERDIPENDENZA   video Roma:Chiara Lubich alla II giornata dell'Interdipendenza con Walter Veltroni e Andrea Riccardi

Juliette Bertrand e Marino Moretti nell'isola di Procida

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Marino Moretti e Juliette Bertrand Nell’immediato dopoguerra, Juliette Bertrand, una delle più importanti traduttrici francesi  amica intima di Marino Moretti, si rifugia nel 1950, per alcuni mesi dell’anno, a Procida, piccola isola del golfo di Napoli, scoprendone la primitiva bellezza prima ancora che vi giunga la Morante, che proprio lì troverà ispirazione per il suo fortunato romanzo L’isola di Arturo . La Bertrand, che risiede a Parigi, elegge l’isola a sua seconda città Affitta infatti nell’isola una casuccia in uno dei posti più belli e suggestivi, Punta Pizzago, in una natura incontaminata, nell’assoluto silenzio e dinanzi al mare, e qui riceve i suoi amici scrittori italiani, ma più di ogni altro invita l’amico  Marino Moretti conosciuto fin dagli anni venti a Parigi nella Brasserie Lipp. Ci riuscirà dopo non poche resistenze da parte di Moretti, il quale si avventurerà nella piccola isola scoprendone il fascino mitologico. L’amicizia tra i due in quella c

Roberto Montanelli: Evitare ogni discriminazione e agire insieme

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Roberto Montanelli In questa giornata della fratellanza universale pubblichiamo il pensiero di  Roberto Montanelli, sull'importanza del dialogo tra persone di convinzioni religiose  e persone di convinzioni non religiose: Il dialogo ci porta a scoprire la diversità che c'è fra di noi, a confrontarci sui problemi della vita quotidiana, a mettere a fuoco situazioni che guardiamo da punti di vista diversi.  Praticamente è un dialogo su tutto, dalle cose più semplici e banali a quelle più importanti, cercando di non partire mai da preconcetti, ma di stabilire sempre un confronto aperto...  E' chiaro che esiste una differenza culturale, in molti casi anche di fede, ma penso che sia giusto così: è importante che ognuno conservi la propria identità e soprattutto il proprio cammino interiore.  Questo mi pare estremamente importante, altrimenti non si ha niente da dare all'altro. Ma il discorso sui valori, quali la fratellanza, la giustizia sociale, il cercare

Oleg Batrakov; Venice Grand Canal

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Oleg Batrakov: Venice, Grand Canal Olio su tela

Claudio Magris: Il mistero delle polene

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Claudio Magris Il mistero delle polene spiega il 900. E' quanto dice Claudio Magris nel suo nuovo libro Polene edito da La nave di Teseo. Si tratta di una fascinazione che mi sono trascinato per lungo tempo e che alla fine ha visto la luce non tanto sotto forma di invenzione quanto di resoconto tra storia, arte minore   e psicologia. Fascinazione dovuta a llo sguardo dilatato con cui questi esseri, a volte animali ma più spesso ammalianti donne e raramente uomini, annunciavano le catastrofe marine. In un certo senso le prevedevano offrendo ai marinai una forma di protezione. Era questa la loro funzione. Per anni, quando ho potuto, ho vistato luoghi dove le polene erano state raccolte e ammassate. Ricordo lo stupore nel visitare il cimitero delle polene alle isole Scilly, davanti alla Cornovaglia. Si diceva che gli abitanti di questi luoghi facessero apposta naufragare le navi per catturare le polene….Un attrazione misteriosa una forma inspiegabile di innamoramento    e mi

Giacomo Marramao: Interrogandoci sul dopo

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Giacomo Marramao Queste piazze   e strade vuote offrono una visione esteticamente splendida ma fortemente estraniante. Quando tutto questo sarà alle spalle occorrerà capire quali ferite psichiche, quali sofferenze sociali e quale rabbia un evento di tali proporzioni ci avrà lasciato. Interrogandoci sul "dopo" non dobbiamo trascurare l'origine di tutto questo. Alludo alla violenza "estrattiva" e arbitraria, esercitata dalla specie umana sulle altre forme di vita, animali e vegetali, del pianeta. Abbiamo ignorato i vari messaggi di allarme e avvertimento giunti dal pensiero scientifico e filosofico. Ma quello che stiamo vivendo non è il segno della sventura o della punizione divina (come in certe parti del mondo si continua a credere) ma l'effetto del modo in cui la natura reagisce, con il   virus, all'alterazione che abbiamo prodotto in quel mondo-ambiente che è alla base della nostra sussistenza. Se non riflettiamo sull'origine, e non rineg

Marshall B. Rosengerg:La malvagità è nella natura dell'uomo?

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Marshall B. Rosengerg (1934-2015) Il  negativo, la malvagità non è la nostra natura, risulta dall’educazione che riceviamo, che ci scollega dalla vita. Secondo alcuni studi antropologici, prima di ottomila anni fa non c’era quasi violenza su questa Terra. La violenza  è iniziata nel momento in cui i popoli, prima cacciatori e raccoglitori, hanno cominciato a rimanere fermi per coltivare. Questo ha portato al bisogno di avere organizzazioni più grandi, chiamate governi, e successivamente sono subentrate  rappresentazioni della natura difettosa dell’essere umano. Quindi la violenza ci è stata insegnata, ma non è nella nostra natura. Ci sono intere tribù di persone che non hanno mai usato la violenza e queste esperienze sono bene documentate da antropologi, come Ruth Benedict, che hanno identificato nel mondo molti popoli che non hanno mai praticato la violenza, non usano la punizione, non uccidono, non stuprano. La violenza non è nella natura umana, la violenza deriva dalla nostra e

Michel Pochet: Acquerello

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Michel Pochet: Acquerello

Dolors Dinarès: Capire il punto di vista dell'altro

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Dolors Dinarès Il dialogo dovrebbe essere qualunque spazio d'incontro in cui il significato fluisce liberamente tra coloro che comunicano, uno scambio libero come quel ruscello che viene e va, che si muove tra una sponda e l'altra, che apporta il suo proprio ritmo, senza limiti, allo stesso corso d'acqua. Non si tratta perciò di evitare o ridurre gli argomenti complessi, sui quali non abbiamo la stessa opinione. Non si tratta nemmeno di eliminare la critica, ma di far fluire i contenuti con un metodo che garantisca l'ascolto reciproco, il rispetto delle idee altrui, ed assicurare così, non tanto il consenso iniziale, ma piuttosto uno scambio gratuito di opinioni personali. Senza gli altri noi non esisteremmo, perciò l'obiettivo del dialogo è quello di imparare dall'altro, di fare seriamente l'esercizio di capire il suo punto di vista, anche senza condividerlo. Dolors Dinarès

Ogni bambino, a scuola, va ascoltato e valorizzato

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Riane Eisler Quando i bambini sperimentano relazioni di mutualità riescono a dare il meglio di sé. Sperimentare queste relazioni è particolarmente importante per quei bambini che, nelle loro case, nei loro quartieri, hanno imparato che esistono solo due alternative; sopraffare o essere sopraffatti. La scuola deve mostrare che c’è una terza alternativa, che è più piacevole e funziona meglio per tutti. E’ una suola in cui gli allievi e gli insegnanti si relazionano come partner, come collaboratori; una “scuola comunità di apprendimento” piuttosto che un’istruzione gerarchica impersonale.  In tal modo essa diventerà per gli allievi un luogo di esplorazione, un luogo dove condividere idee e sentimenti, un luogo sicuro e entusiasmante dove ogni bambino è ascoltato e valorizzato e dove lo spirito umano  è nutrito e può crescere. Riane Eisler da M.B. Rosenberg: Le parole sono finestre oppure muri. Ed. Esserci Reggio Emilia

Antonietta Righi: Ma basta 'na jurnata 'e sole...

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Antonietta Righi, "Ma basta 'na jurnata 'e sole..." Olio su tela

Franco Rella: I vecchi come bambini

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Franco Rella Non è una novità ma ho l'impressione che l'uomo sia capace di tutto…Prendi questa storia dei vecchi, della loro sacrificabilità, che alcuni insensatamente, egoisticamente, cinicamente, hanno proclamato. Mi ricorda la Rupe Tarpea, il sacrificio dei deboli. Come possiamo far rientrare ragionevolmente queste frasi nel territorio dell'umano? Canetti diceva che quando muore un vecchio muore più vita. ..Muoiono gli anni che costoro hanno interpretato e vissuto. Li ritroveremo - o saremo capaci di ritrovarli -  solo a patto di vedere i vecchi come dei bambini diversi che se ne vanno. Come dei volti antichi ma prossimi alla nostra empatia. Franco Rella da Robinson 176 La Repubblica   18 aprile 2020

Eduardo De Filippo: Come un Don Chisciotte

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Eduardo De Filippo (1900-1984) Oggi se dovessi prevedere qualcosa sarei ottimista, perché i giovani capiscono e le generazioni non si susseguono ogni vent'anni, o quindici,   ma con maggiore rapidità. Due o tre anni fanno già   differenza. I più piccoli vengono su con idee   molto avanzate, in meglio credo.   Il futuro secondo   me , verrà salvato dai ragazzini, come dice Elsa Morante,   e dalle donne che,   al contrario dei maschi,   esercitano una politica   indipendente da qualsiasi tradizione. Verrà il meglio, ma quest'alba non mi sarà dato di vederla; ci vorrà molto tempo. Mi è stato riservato di combattere i mulini a vento come un don Chisciotte. Eduardo De Filippo da Enzo Biagi, Dicono di lei, BUR, 1978