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Alessandro D'Avenia: Ascolare gli alunni

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Alessandro D'Avenia Spesso vengo criticato per il mio ottimismo. lascio il pessimismo e il cinismo agli altri... Non sono ottimista nel senso becero di chi non vede i problemi, sono ottimista perché spero. E non di quella malintesa speranza miracolistica "che tutto andrà bene", anche senza il mio impegno. Spero perché so cosa è alla mia portata. Spero perché mi sforzo di accettare ciò che non lo è. Di ciò che è alla mia portata dovrò rendere conto, perché i talenti ricevuti vanno trafficati. E' alla mia portata: preparare una lezione; dedicare qualche minuto ad un alunno in difficoltà fuori dell'orario scolastico; sorridere in classe evitando di far scontare i miei problemi ai ragazzi; correggere i compiti in tempo utile perché le correzioni servano a migliorare il loro lavoro; ... chiudere un occhio e distinguere tra persona e cosa fatta male; scambiare qualche parola con un collega stanco; proporre un percorso interdisciplinare a un altro collega la cui m

ALESSANDRO D'AVENIA : La BELLEZZA

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  Alessandro D'Avenia La vera bellezza amplia la capacità di amare. La bellezza di un paesaggio, di una melodia, di un volto, di un corpo... non sono il semplice accordo delle parti in un tutto armonico, ma l’accadere, in quel paesaggio, in quei suoni, in quel volto, in quel corpo, di altro. Quelle cose o persone divengono trasparenti e in se stesse fanno sentire l’amore che le abita, sono finestre dai vetri ben puliti che guardano su panorami aperti. La bellezza che vuole solo essere consumata invece si limita a imitare questo modo, ma non è amore che si realizza bensì potere che consuma: la cosa dice solo se stessa, non è trasparente ma opaca, non vuole dare ma prendere. Nella mia vita ho sempre sentito la seduzione di entrambe, le ho conosciute entrambe, ma solo la prima mi ha rubato il cuore e me lo ha restituito più capace di amare, la seconda me ne ha rubato un pezzo e non me lo ha più restituito. Cercate la prima e resistete alla seconda, anche se il suo richiamo è più poten

"IN BOCCA AL LUPO"

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Ebbene sì, dire "IN BOCCA AL LUPO" è uno degli auguri più belli che si possa fare ad una persona! Indica protezione e amore, quell'amore  della madre-lupo che prende con la sua bocca i propri figlioletti per portarli da una tana all'altra per proteggerli dai pericoli esterni. Esprime la speranza che tu possa essere protetto e al sicuro dalle malvagità che ti circondano. In bocca al lupo significa quindi "che lo spirito del lupo sia con te e ti protegga dai pericoli della vita " come la lupa protegge i suoi cuccioli tenendoli in bocca. Da oggi in poi, ogni qualvolta qualcuno ci dirà “in bocca al lupo” non risponderemo più "crepi il lupo" ma "grazie di cuore".

MARIAPIA VELADIANO: LA COMPETIZIONE A SCUOLA FA MOLTO MALE

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  Mariapia Veladiano La competizione fa malissimo alla salute della scuola, se è quella che comunemente pensiamo, e cioè l'arte coltivata di voler arrivare primi. Uno su mille ce la fa. Vinca il migliore. Sembra cosa giusta ma non lo è. Competere viene dal latino cum (con, insieme) e pètere (andare verso), ovvero andare insieme verso uno stesso punto. Il contrario della corsa solitaria immaginata dall'enfatizzazione del voto, del premio, dell'eccellenza intesa come una posizione che lascia il mondo ai lati o meglio ancora alle spalle. L'apprendimento è sempre cooperativo e solo una scuola che non rifletta su sé stessa può davvero enfatizzare la competizione e poi nello stesso tempo organizzare corsi di apprendimento cooperativo e peer to peer. Potrebbe essere "solo" una questione etica ma è anche una verità esistenziale, pedagogica e didattica. Andare insieme vuol dire non lasciare indietro, andare più lontano, fare meno fatica o comunque avere  più risorse pe

"Pace" per Massimiliano Varrese

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L'attore Massimiliano Varrese  “Ho capito che il valore più importante nella vita di un uomo è l’amore e che l’amore è strettamente connesso con la pace, quella pace interiore di cui andiamo continuamente alla ricerca. Se vivo una vera esperienza d’amore con gli altri, sono in pace con me stesso e riesco a stare anche in pace con tutti e a dare il mio contributo per la realizzazione di quel sogno di una umanità nella quale tutti hanno diritto di piena cittadinanza. ” Massimiliano Varrese

E' tempo di abbandonare la retorica della guerra

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  Alessio Boni in "Guerra e Pace" I nostri libri scolastici nel  dividere la Storia dalla Preistoria, ossia dell’epoca degli uomini primitivi e selvaggi,  ci inducono a pensare che dopo  quel periodo selvaggio duro e violento, sia  cominciata l’epoca delle civiltà, l’epoca del progresso e che di conseguenza l’uomo primitivo sia del tutto scomparso e con esso la Preistoria, e che nessun paragone debba farsi, oggi, tra le guerre degli uomini preistorici e quelle venute dopo. Ho molti dubbi a riguardo!  Seppure ammantati di modernità, di progresso e di civiltà,  le guerre sia del passato che quelle in atto in questo terzo millennio, sono  la diretta  continuazione delle violenze preistoriche, che si avvalgono, si, dei ritrovati delle scienze tecnologiche,  ma che nella sostanza,  nel nucleo fondamentale, restano  identiche a quelle che gli uomini selvaggi della preistoria esercitavano. Lo scrittore e politico francese Lamartine, nel 1840,  nei suoi discorsi alla Camera cercava d

L'AMORE RECIPROCO CI REALIZZA

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  Sicuramente ognuno di noi ha sperimentato fin dalla nascita, attraverso l’assistenza di chi  ha avuto cura di noi, l’amore gratuito. È così che abbiamo imparato anche noi ad amare, con la vita  più che con le parole. Questa esperienza d’amore ci fa capire che amare davvero implica coraggio, fatica e il  rischio di dover affrontare avversità e sofferenze. Di conseguenza, chi ama in questo modo  sperimenta la libertà e la gioia di chi si dona, ci si sente liberi dall'egoismo che chiude le porte alla  comunione con i fratelli e impedisce di crescere nella fraternità e nella verità. Se ci amiamo l’un l’altro, succede come quando i due poli elettrici si toccano e la luce si  accende illuminando quanto ci circonda. Così, l'amore reciproco ci realizza. Chiara Lubich ci dice che testimoniare questo amore è «la grande rivoluzione che siamo  chiamati ad offrire oggi al mondo moderno, in estrema tensione». Come farlo? come vivere questo amore superlativo? Imparando da modelli riconosciu