Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2022

Martin Luther King: Se non puoi essere...

Immagine
Martin Luther King (1929-1968) Se non puoi essere un pino sul monte, sii una saggina nella valle, ma sii la migliore piccola saggina sulla sponda del ruscello. Se non puoi essere un albero, sii un cespuglio Se non puoi essere una via maestra sii un sentiero. Se non puoi essere il sole, sii una stella. Sii sempre il meglio di ciò che sei. Cerca di scoprire il disegno che sei chiamato ad essere, poi mettiti a realizzarlo nella vita. Martin Luther King

PIERO TAITI: OGNI UOMO SIA ACCETTATO E COMPRESO

Immagine
  Piero Taiti (1941-2022) Qualcuno ha osservato che la nostra è una società che costruisce continuamente dei "muri": è vero ne abbiamo di grandi e di piccoli, fra noi e con gli altri, nel cuore di ogni uomo di rischia di costruire continuamente strutture di separazione. Noi invece vogliamo cercare un nuovo umanesimo che si arricchisca delle differenze e delle diversità della famiglia umana, sul fondamento del quale costruire una nuova città dentro cui ogni uomo sia accettato e compreso, a cui possa partecipare qualsiasi "straniero", ma nella quale nessuno si sente estraneo, all'interno di qualsiasi tempo storico e di qualsiasi terrestre  topografia.  Piero Taiti traduzione in inglese It is said that our society is one which continually builds walls, and it is true that there are big and small ones, between us and dividing us from others;   within each person lies the risk of continually building structures of separation. We, on the other hand, are seeking a new

PIERO TAITI: Una vita per il dialogo

Immagine
Piero Taiti (a sinistra) con Catherine Belzung e Moreno Orazi ad un Comvegno sul dialogo a Castelgandolfo Grande è il dolore per la scomparsa dell'amico Piero Taiti. Lo sentiamo ancora vivo e palpitante accanto a noi con quell'ansia ideale di un dialogo vero e profondo e nel grande amore per noi tutti. Conserviamo nel cuore la carezza del suo sguardo, la gentilezza delle sue parole, la forza e il coraggio che infondeva nel nostro animo, la concretezza del suo agire. Faremo tesoro delle sue parole, del suo pensiero, del suo amore per portare avanti il suo sogno: il dialogo tra noi e con quanti vorranno sul suo esempio lavorare per portare nei nostri ambienti il grande valore della fraternità.

GIUSEPPE LUPO: SCRIVO PER METTERE ORDINE DENTRO DI ME

Immagine
  Intervista a Giuseppe Lupo      Tra i giovani scrittori italiani Giuseppe Lupo è una delle voci più incisive   della nostra letteratura. Affascinato dalla modernità e dalle trasformazioni antropologiche. ha guardato con attenzione la civiltà industriale   e il mondo contemporaneo in tutte le sue sfaccettature, fermando lo sguardo sulle vicenda esistenziale dell'umanità più varia, entrando con grande capacità introspettiva   negli ultimi decenni con i due ultimi romanzi Gli anni del nostro incanto e   Breve storia del mio silenzio .  Storie emblematiche segnate da malinconia e speranza,   dove   il soggetto predominante resta sempre la famiglia, fino ad ieri porto sicuro, ora invece segnata da evidenti crepe. Ma, pur nelle debolezze del presente, nulla è perduto per sempre.   Giuseppe Lupo ci consegna pagine intrise di memoria evocativa e riabilitante, in un intreccio spesso iperbolico di quadri   indimenticabili: racconti intensi, a tratti poetici che ci permettono di cogli

Umberto Eco: La parola arguta

Immagine
  Umberto Eco (1932-2016) «Dovrete imparare a fare con la parola arguta quello che non potete fare con la parola aperta; a muovervi in un mondo, che privilegia l'apparenza, con tutte le sveltezze dell'eloquenza, a esser tessitore di parole di seta. Se gli strali trafiggono il corpo, le parole possono trapassare l'anima». Umberto Eco Umberto Eco, “L’isola del giorno prima”

Filippo La Porta: la lettura dei classici ci aiuta

Immagine
Filippo La Porta  Se l'opera di un classico " ribadisce il pregio dell'umano", allora la sua lettura ci  aiuta a restare umani.  In  una poesia sui  Re Magi  W, H,  Auden scrive che seguivano una stella, nonostante gli enormi disagi  del viaggio, solo "per scoprire come essere umani ora".   Non dobbiamo però pensare ad un umanesimo  libresco.   I classici ci  mostrano  tangibilmente - direi plasticamente   - che una vita in cui esiste il caso, l'avventura, il conflitto, ( perfino  la noia  ogni  tanto) il rischio di contagio, la precarietà di ogni conquista, la possibilità di fallire o di perdersi, la disperazione (capace di  convertirsi  in felicità), il disordine che sempre insidia l'ordine, risulta assai più avvincente  della vita illimitatamente manipolabile immaginata dai filantropi della Silicon Valley. Filippo La Porta da Filippo La Porta, Salviamoci dal metaverso con i classici, La Repubblica  18 gennaio 2022

Michele Mariotti: Un premio non è un punto di arrivo

Immagine
Il Direttore di orchestra Michele Mariotti Un riconoscimento, un premio non è un punto di arrivo…Mi dà stimolo per continuare ad approfondire la musica nel modo in cui ho sempre fatto, senza accontentarmi di letture superficiali, ma soprattutto senza corse contro il tempo…Ho sempre pensato che a 30 come a 60 anni bisogna studiare. A me piace farlo di continuo: apro una partitura come un libro, sul tavolo, a letto. E mi rammarico quando non ne ho una con me…Il successo del pubblico è importante, ma bisogna imparare a vivere con equilibrio, senza sentirsi cani o eroi. Far questo lavoro per piacere a tutti è impossibile. Se lo faccio è perché mi fa star bene. Amo provare con i musicisti, è un momento molto democratico. Sociale direi. Tra autorità  e autorevolezza scelgo sempre la seconda. I musicisti mi danno del tu, quasi tutti. Ma questo non mi fa perdere il rispetto. Michele Mariotti  Da La Repubblica 19 marzo 2017

TITO LABATE: COSA MUOVE IL MIO AGIRE

Immagine
  Tito Labate al Convegno "In dialogo per un mondo più unito" Sono un calabrese, trapiantato a Cuneo da 25 anni, lavoro in azienda e come volontario faccio il sindacalista. Diciamo che il mio agire è sempre stato guidato dalla mia coscienza. Quest'ultima frequentemente mi suggerisce se ho operato bene o male. Con la mia coscienza ho un rapporto costante che non si interrompe mai. Con gli amici dei Focolari condivido molti valori e soprattutto quello spirito bellissimo di unità per un mondo migliore che ci spinge ad un dialogo continuo, pur con convinzioni diverse in altri settori della vita, come la religione. Io infatti sono un non credente. Ciò che apprezzo in questi amici è la coerenza. Molti di loro hanno fatto una scelta di vita in perfetta sintonia con i principi ai quali credono. Io invece devo compiere sforzi notevoli per rimanere coerente a quei principi. Dopo che li ho incontrati, molto spesso, oltre a confrontarmi con la mia coscienza per verificare il mi

Un amore che è luce

Immagine
    Papa Francesco  lava i piedi a un prossimo Chi di noi, qualunque sia la sua cultura di provenienza, non ha sentito un desiderio di verità? E per possederla, ci avventuriamo per strade impensabili che ci portano verso quella verità: un libro, uno studio, momenti di confronto e dialogo tra idee diverse... Nell'antichità, i saggi guardavano le stelle alla ricerca di quella verità tanto agognata. Ed è questo fatto che ispira la nostra Idea del mese. Si sa che, più di 2000 anni fa, i saggi si misero a seguire una stella alla ricerca di una luce più grande che avrebbe dato loro speranza. Il loro desiderio di verità era così grande che lasciarono tutto e si misero in viaggio senza sapere dove andavano o quale sarebbe stata la loro destinazione. È un invito a ciascuno di noi a fare lo stesso, a lasciare la nostra zona di comfort per aprirci all'accoglienza reciproca, a lasciare tutto per intraprendere insieme un cammino che ci porterà a qualcosa di più grande. E come una

Agostino d'Ippona: La radice dell'amore

Immagine
Alessandro Preziosi  nel ruolo di Agostino d'Ippona (354.430)   Se taci, taci per amore, se parli, parla per amore, se correggi, correggi per amore, se perdoni, perdona per amore. Metti in fondo al cuore la radice dell'amore, da questa radice non può che maturare il bene. Agostino d'Ippona