Don LORENZO MILANI: A SCUOLA NESSUNO DAVANTI AGLI ALTRI
Barbiana 1958: Dialogo in aula, il ragazzo sulla destra è Michele Gesualdi |
La scuola di Barbiana: una scuola che si
impone, fin dai primi passi, con l'attraente novità di rompere i vecchi schemi
e tenere insieme seduti allo stesso tavolo, credenti e non credenti, militanti
di partiti e sindacati diversi, uniti dalla voglia del sapere e dal desiderio
di riscatto sociale. Fatto sconvolgente per un epoca in cui si elargivano
distintivi da mettere all'occhiello per marcare le differenze...
Un giorno un ragazzo di solida famiglia
cattolica criticò don Lorenzo Milani dicendogli: "Ma lei insegna anche a
chi è comunista e dichiarato nemico della Chiesa. Lui rispose: "Io insegno
il bene e ad essere una persona migliore, se poi continuerà ad essere
comunista, sarà un comunista migliore".
All'accusa di aver diviso il popolo,
replicava: "Io non l'ho diviso, ma l'ho trovato già diviso. Ho soltanto
scelto da che parte stare, mi sono schierato dalla parte dei poveri".
La sua è una scuola che forma i giovani ad
una coscienza critica, indicando obiettivi nobili per cui impegnarsi. Così i
giovani operai e contadini di ogni provenienza ideologica, in modo crescente
riempiono la canonica e la chiesa...
Barbiana in effetti era molto di più di
una scuola, era un vivere in comune. Una piccola comunità di uguali, dove
ognuno sapeva tutto di tutti. Non c’erano segreti.
Don Lorenzo parlava a noi di tutto. Quando
andava fuori portava sempre con sé un ragazzo e quando tornava stava ore a
raccontare cosa aveva fatto, dove era stato, chi aveva incontrato. Se c'era
qualche problema in una famiglia del popolo,
quel problema era di tutti e spesso si trovava la soluzione parlandone insieme.
Era una scuola che aveva al centro del suo
interesse sempre il ragazzo, i suoi bisogni, l’intreccio tra la teoria, l’agire
e la vita vissuta. Mai nessuno andava avanti rispetto agli altri. Si doveva
camminare insieme. Se uno rimaneva indietro veniva preso per mano e portato al
livello degli altri e solo allora la scuola riprendeva il suo cammino. Era una
scuola che apriva i ragazzi verso il mondo, sempre indicando alti obiettivi.
Michele Gesualdi
da Michele Gesualdi, Don Lorenzo Milani, L'esilio di Barbiana, San Paolo Editore
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