ANNA MARIA ORTESE: NE' SERVO NE' PADRONE

 

Anna Maria Ortese (1914-1998)

“L’uomo vive avulso dalla Natura, in questa grande casa passa come un servo o un padrone, quasi mai come un figlio o un fratello. E, invece, tutto ciò che tocchiamo è meravigliosamente vivo e permeato della sensibilità e dolcezza dello Spirito che ha generato l’Uomo: un cavallo, un uccello, una farfalla, e persino la vipera e l’orrido rospo, non sono, in diversa maniera, meno rispettabili dell’uomo. Essi palpitano. Chi è che palpita in essi, se non lo stesso Dio che ci rende coscienti? Alcuni non vogliono chiamarlo Dio. Lo chiamino come vogliono: è evidente che tutto ciò che vive è espresso da quest’Uno, che nei momenti più alti della vita si chiama Intelligenza, ma più spesso non è che sensibilità, e non bisogna offenderlo e tormentarlo, ma dedicargli rispetto e tenerezza infinita”.

Anna Maria Ortese
[da Anna Maria Ortese, Le piccole persone, Adelphi]

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